Nacque a S. Germano Vercellese, il 4 settembre 1830; conseguì nell'università di Torino la laurea in filosofia (1853), e poi l'aggregazione alla facoltà di filosofia e lettere (1858). Dopo alcuni anni [...] e la pedagogia, da lui insegnate nell'università di Torino; e i suoi massimi sforzi furono dedicati alla lotta contro il positivismo. Con questi intendimenti l'A. diresse, dal 1868 al 1873, una rivista filosofica, Il campo dei filosofi italiani ...
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Gentile, Giovanni
Giuseppe Bedeschi
La filosofia al potere
Gentile è stato, insieme a Benedetto Croce, l’artefice della rinascita della filosofia idealistica in Italia nei primi decenni del Novecento, [...] , in Sicilia, nel 1875, Gentile fu uno dei protagonisti della rinascita dell’idealismo, che egli contrappose nettamente al positivismo e a qualunque concezione naturalistica della realtà e della storia. Ma, rispetto all’idealismo di Croce, quello di ...
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Neuropsichiatra (Modena 1852 - Genova 1929). Direttore degli ospedali psichiatrici di Macerata (1877) e di Torino (1880), prof. di psichiatria nell'università di Torino e di malattie nervose e mentali [...] materie affini, quali la psicologia sperimentale, l'antropologia e la metapsichica. Inoltre prese vivo interesse ai problemi filosofici e negli anni di maggior rigoglio del positivismo italiano diresse la Rivista di filosofia scientifica (1881-91). ...
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Poeta e critico statunitense (Springfield, Mass., 1904 - Princeton, New Jersey, 1965); esordì sulla rivista The hound and horn, organo della "nuova critica", di cui fu anche direttore (1928-29). Entrato [...] altri: The Lion and the Honeycomb (1955); Form and value in modern poetry (1957); il B. aderì a quelle moderne correnti che, influenzate dalle posizioni del positivismo logico, basano l'intero procedimento critico su una sottilissima analisi formale. ...
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OPZOOMER, Cornelis Willem
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Filosofo e giurista olandese, nato il 20 settembre 1821 a Rotterdam, morto a Osterbeek il 23 agosto 1892. Dal 1846 professore di filosofia [...] la personalità speculativa più notevole nella cultura olandese dell'Ottocento, contribuì vivacemente ad avvicinare tale cultura al positivismo, pur cercando di render conto dell'esperienza religiosa, e in genere del mondo dei valori, col distinguere ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] di quella nozione comporti l'adozione di una prospettiva strutturalistica. Auguste Comte, Herbert Spencer e in generale il positivismo; Karl Marx, Friedrich Engels e il marxismo; Wilhelm Dilthey e lo storicismo tedesco; Martin Heidegger, Jean-Paul ...
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neoidealismo
Termine con cui si indica una serie di posizioni e di orientamenti filosofici che riprendono e svolgono variamente alcuni temi dell’idealismo tedesco, soprattutto di Hegel. Più in partic., [...] del pensiero di Kant, in funzione antipositivistica e antievoluzionistica. Sempre nel quadro della reazione polemica contro il positivismo si collocò la riflessione di Green (Introduzione alla edizione di A treatise on human nature di Hume del ...
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Parsons, Talcott
Sociologo statunitense (Colorado Springs, Colorado, 1902 - Monaco di Baviera 1979). Dopo aver seguito i corsi di biologia e di economia all’Amherst College, proseguì gli studi di economia [...] ; trad. it. La struttura dell’azione sociale), P. mise in discussione le correnti dominanti dell’empirismo e del positivismo sostenendo che è impossibile formulare ipotesi e ordinare i dati empirici in assenza di un contesto teorico che stabilisca ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] 'opera che ancora attendeva il nuovo stato italiano in questo campo, erano stati consapevoli un po' tutti gli uomini del positivismo a cominciare dal Villari. Ma soltanto la formazione d'un'industria e quindi d'una classe operaia negli ultimi decennî ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] . Il successo, poi, di orientamenti culturali e di movimenti socio-politici a forte timbro anticlericale (positivismo, socialismo, massoneria) concorreva, nella corrente valutazione cattolica, ad aggravare il quadro di poco rassicuranti presagi1 ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....