BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] chiudere questo mio libro" (p. 275).
Poco dopo questo estremo attestato dei legami che lo avvincevano alla tradizione linguistica del positivismo, da lui piuttosto combattuta che vinta, il B. si spegneva a Torino il 20 genn. 1946, a settantadue anni ...
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Qualsiasi dottrina che tenda alla riduzione della pluralità degli esseri a un unico principio, a un’unica sostanza. L’introduzione del termine monista nel linguaggio filosofico sembra sia dovuta a C. Wolff, [...] es., eleatismo) o moderne (per es., Spinoza). Il termine m. ha avuto poi larga fortuna nel positivismo: The monist si intitolò la rivista di orientamento positivista fondata (1888) da E.C. Hegeler e P. Carus. E. Haeckel lo ha usato per indicare la ...
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Giurista e uomo di stato (Ebeleben, Turingia, 1823 - Dresda 1891). Studioso di diritto privato (prima) e di diritto pubblico (poi), ha insegnato nelle univ. di Jena, Erlangen, Tubinga e Lipsia. Deputato [...] c.d. giurisprudenza dei concetti e, per questo suo orientamento metodologico, viene considerato il fondatore del positivismo giuridico tedesco (Diritto costituzionale).
Tra le sue opere prinicpali, si segnalano: Das wissenschaftliche Prinzip des ...
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SCARPELLI, Uberto
Gaetano Carcaterra
Filosofo del diritto e della morale, nato a Vicenza il 9 febbraio 1924, morto a Milano il 16 luglio 1993. Ha insegnato nelle università di Perugia, Pavia, Torino [...] S. ha lasciato un segno anche nell'ambito della teoria della scienza giuridica soprattutto a proposito della discussione sul positivismo giuridico che è stata vivace negli anni Sessanta: per es., la scienza giuspositivistica nel concepire il diritto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon [...] in modo che esse si accordassero con il monopolio giuridico dello stato e cioè con il potere che questo impersonava. Positivismo giuridico e limitazione delle libertà in nome delle ragioni dello stato si danno la mano e sono due aspetti di una ...
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BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] del B. rivela un interesse prevalentemente documentario, da inserire nella generale condizione della letteratura italiana della crisi del positivismo. Il suo tentativo di un teatro idealistico e psicologico è compiuto sì sotto l'insegna di Ibsen, ma ...
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(ted. Verstehen/ Erklären) Dicotomia che nasce all’interno del cosiddetto storicismo tedesco contemporaneo, con particolare riferimento a Windelband, Rickert e Weber, che riflettono sull’eredità di Dilthey. [...] quali risultano dalla rivoluzione scientifica del 17° sec. e dalla sua divulgazione settecentesca, e successivamente dal positivismo. Esse vanno alla ricerca di leggi generali sotto le quali il particolare viene completamente assorbito perdendo ogni ...
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Opzoomer, Cornelis Willem
Filosofo e giurista olandese (Rotterdam 1821 - Oosterbeek 1892). Insegnò filosofia nell’univ. di Utrecht (dal 1846). La sua opera principale è De weg der wetenschap («La via [...] ). O. fu la personalità speculativa più notevole nella cultura olandese del sec. 19°: tentò di avvicinare tale cultura al positivismo, pur cercando di tenere conto dell’esperienza religiosa e distinguendo l’ambito della fede, dell’arte e della morale ...
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Studiosa di logica e filosofia (Wimbledon 1885 - Londra 1943), dal 1933 prof. all'univ. di Londra. Allieva del logico W. E. Johnson, risentì l'influenza di B. Russell e A. N. Whitehead e, in modo particolare, [...] a una lucida analisi dei problemi epistemologici e metafisici connessi alle teorie logiche. Svolse un'attività di divulgazione del positivismo logico e dei metodi di analisi del linguaggio in ambiente inglese. Altre opere: Logic in practice (1934 ...
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Filosofo (Montpellier 1815 - Prades 1903). Discepolo di A. Comte, R. può considerarsi l'iniziatore del neocriticismo francese riallacciantesi, oltre che a Kant, anche alla tradizione del razionalismo francese. Notevole [...] , sotto l'influenza di J. Lequier, nasce il personalismo di R., a partire dall'Esquisse (1822): in polemica con il positivismo, R. pone in primo piano la persona; in rapporto a questo nuovo orientamento si aprono anche prospettive religiose, ma nel ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....