Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] socialisti come Alfredo Pozzolini e Zerboglio fondavano una rivista, intesa a superare l'«urto sistematico fra i classici e i positivisti». Si negava il senso di «terze o quarte scuole» per un «diritto penale una branca di sapere a sé» (A. Zerboglio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Comte, sia sul piano epistemologico sia nelle sue connessioni politico-sociali, [...] in corrispondenza con lui e aveva perfino contribuito a sovvenzionarlo, a un certo punto, in un libro su Comte e il positivismo (1865) e altrove sottopone a un deciso sfrondamento le sue dottrine: accetta la sua divisione delle scienze e il suo ...
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Psichiatra, sociologo e letterato argentino (Buenos Aires 1877 - ivi 1925), prof. di patologia nervosa e mentale e poi di psicologia all'univ. di Buenos Aires. Scrittore fecondo, ha tentato, attraverso [...] (biologia, fisiologia, psicologia, sociologia), di giungere a formulazioni di carattere filosofico generale, nell'ambito di un positivismo di marca spenceriana. Tra i suoi studî: La psicopatología en el arte (1902); Sociología argentina (1913 ...
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Filosofo e storico della filosofia, nato a Biebrich (Renania) il 19 novembre 1833 e morto a Siusi (Bolzano) il 3 ottobre 1911. Insegnò successivamente nelle università di Basilea, Kiel, Breslavia e Berlino.
La [...] dell'Ottocento un'orma assai notevole. In quanto teorico il D. ha il merito di aver criticato alcune posizioni del positivismo, contrapponendo ad esse una concezione delle scienze storiche assai più viva e vitale. La realtà storica e sociale ha ...
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MIGLIO, Gianfranco.
Alessandro Campi
– Nacque a Como l’11 genn. 1918, terzo di quattro figli, da Leonida, di professione pediatra, e da Maria Rosa Pagani.
In famiglia – di nobili origini per la parte [...] paterna e da secoli insediata nell’Alto Lario – il M. respirò un clima intriso di positivismo e di passione per la scienza, che ne condizionò la formazione ideale e gli interessi culturali; per tutta la vita, accanto agli studi politici, egli avrebbe ...
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Croce e il neokantismo
Massimo Ferrari
Croce e Cassirer
Nel 1943 Benedetto Croce scriveva una recensione del volume Zur Logik der Kulturwissenschaften di Ernst Cassirer, pubblicato nell’esilio svedese [...] 2° vol., 19473, pp. 19-20, 104-05). Per Croce, in fondo, il neokantismo italiano non solo era finito nelle secche del positivismo, ma non era mai iniziato e non poteva certo stare alla pari con quanto era avvenuto nella vicina Germania a cavallo tra ...
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Diritto
Documento diplomatico destinato ad attestare il raggiungimento di un accordo internazionale e idoneo a produrre gli stessi effetti giuridici di qualsiasi documento di accordi (trattati, convenzioni [...] un documento accessorio o complementare rispetto a un accordo principale.
Filosofia
Nella terminologia del positivismo logico, p. o anche proposizioni protocollari, enunciazioni semplicissime, elementari, non scomponibili o riducibili, che ...
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Filosofo (n. Ploeşti 1872 - m. 1951). Fu deputato e ministro della Pubblica Istruzione (1920 e 1926); prof. di storia della filosofia nelle univ. di Iaşi (dal 1896) e di Bucarest dal 1910, succedendo nella [...] Maiorescu, di cui era stato allievo all'univ. di Bucarest. Il suo pensiero è informato ai principî del positivismo. Opere principali: Filozofia Renaşterii ("La filosofia del Rinascimento", 3 voll., 1910-14); Geneza formelor culturii ("La genesi delle ...
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LEROUX, Pierre
Pubblicista e uomo politico francese, nato a Bercy (Parigi) il 17 aprile 1797, morto a Parigi l'11 aprile 1871. È uno dei principali rappresentanti del movimento di pensiero che, capeggiato [...] dal Saint-Simon, continua in Francia, nella prima metà dell'Ottocento, la tradizione illuministica, e prepara l'avvento del positivismo comtiano. Molte fra le più tipiche idee del Comte si trovano infatti già delineate nel L., che tende anch'egli a ...
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LORIA, Achille
Riccardo Faucci
Stefano Perri
Nacque a Mantova il 2 marzo 1857 da Salomone, detto Girolamo, di famiglia di origine catalana, e da Anaide D'Italia, entrambi israeliti.
Della città padana [...] dire falsandone il pensiero per meglio criticarlo. Croce, però, meditando sulle debolezze del L., si accorse che non soltanto il positivismo, di cui il L. era rappresentante, ma anche il marxismo come concezione della storia non era esente da gravi ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....