secolarizzazione Termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648), allo scopo di indicare il passaggio di beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, [...] spiccano le secular societies, sviluppatesi in Inghilterra nella seconda metà dell’800 e variamente ispirate al positivismo e al materialismo: esse fecero del secularism un programma politico e ideologico, spesso improntato all’anticlericalismo ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] insieme delle cose stesse, compresi i fatti di carattere giuridico-morale. Una determinazione particolare del concetto di ϕύσις al neoidealismo, evita di ricondurre, come aveva fatto il positivismo, le forme superiori della n., comprese quelle umane, ...
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Filosofo del diritto italiano (Sassari 1879 - Genova 1963); prof. univ. dal 1910, insegnò a Parma, poi a Genova. Dapprima seguace, poi critico del positivismo (Intorno al concetto scientifico di diritto [...] ; Le esigenze metafisiche della filosofia del diritto e il valore dell'apriori, 1910; La teoria del diritto nel sistema della filosofia giuridica, 1926; Filosofia propedeutica, 1941; ecc.), ha pubblicato anche studî di storia del pensiero politico e ...
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LEVI, Alessandro
Pietro PIOVANI
Filosofo e storico, nato a Venezia il 19 novembre 1881, morto a Berna il 5 settembre 1953; insegnò filosofia del diritto nelle università di Ferrara, Cagliari, Catania, [...] istituzionalistica del diritto, elaborò una dottrina del "rapporto giuridico" che è cardine della sua teoria generale del politica di Mazzini, Bologna 1917, 2ª ed., ivi 1922; Il positivismo politico di Cattaneo, Bari 1928).
Bibl.: N. Bobbio, A. L ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] movimento di idee complesso e il cui contenuto ha variato col tempo: il positivismo di E. Mach o quello di R. Carnap sono, per es., Torino 1978 (L. Gallino); N. Luhmann, Sistema giuridico e dogmatica giuridica, Bologna 1978 (A. Febbrajo); Id., Stato ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] prestito o dovuta ad altro titolo". In quest'accezione giuridica di responsabilità in solido il concetto è già registrato In Francia, in particolare, le venne mossa l'accusa di positivismo. Già G. Schmoller aveva messo in luce le conseguenze negative ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] in tutti i dominî della vita dello spirito rinnovando le scienze giuridiche (E. Gans), la teologia protestante (R. Rothe), la psichici.
Ammettendo soltanto la certezza dei "fatti", il positivismo aveva finito con l'esautorare anche il pensiero, ...
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VANNI, Icilio
Filosofo e giurista, nato a Città della Pieve il 20 agosto 1855, morto a Roma il 20 marzo 1903. Laureato a Perugia nel 1876, nel 1878 fu nominato professore di storia del diritto nella [...] 1893 fu chiamato a Bologna e nel 1899 a Roma.
Nella filosofia in genere, e in quella giuridica in specie, seguì piuttosto il corrente indirizzo positivista, ma non ciecamente e con metodo empirico, ché anzi egli fu uno dei più strenui propugnatori ...
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Filosofia pratica
Franco Volpi
sommario: 1. Che cos'è la ‛filosofia pratica'? 2. La ‛riabilitazione della filosofia pratica' in Germania. 3. Temi, problemi ed esponenti dell'odierno neoaristotelismo [...] esiti unilaterali della scienza politica moderna, quali il positivismo e lo storicismo, sia contro le concezioni moderne assegnata a tali discipline nell'ambito della teoria dell'argomentazione giuridica (v. Viehweg, 1953; v. Perelman e Olbrechts- ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Le filosofie cristiane
Michele Lenoci
I contributi offerti, nel secondo dopoguerra, dalle correnti filosofiche ispirate al cristianesimo non solo risentono di una serie di questioni discusse nei decenni [...] dispiegano gran parte del loro impegno nella polemica contro il positivismo, prima, e contro il neoidealismo, poi, allo scopo essere riconosciute anche dallo Stato. Così radicato, l’imperativo giuridico ha per oggetto la giustizia e per fine il bene ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...