Filosofo del diritto, nato a Forlì il 5 settembre 1886. Dopo avere militato nel giornalismo - fu prima redattore, poi direttore del Resto del Carlino - entrò nell'insegnamento universitario come professore [...] esponenti dell'indirizzo filosofico dell'esperienza giuridica, C.S. scopre innanzi tutto l'ambivalenza che tacitamente scorre fra tendenze tenute tradizionalmente per opposte, quali il giusnaturalismo e il positivismo, accumunandole sotto il segno di ...
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Filosofo del diritto, nato a Lecce il 27 dicembre 1877; dal 1924 professore di filosofia del diritto a Firenze prima presso la facoltà di Scienze Politiche, poi (dal 1927) presso la facoltà di Giurisprudenza.
Formatosi [...] negli anni del predominio del positivismo nella cultura italiana, ha partecipato, a suo e autonomia, nell'ambito della tradizione spiritualistica italiana.
Bibl.: F. Battaglia, Il rapporto giuridico secondo F.B.C., in Riv. int. fil. d. dir., 1940, ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] ) dovette averla il concetto - mutuato dal socialismo giuridico (del quale si interessò negli anni 1883-85) de L. a Gramsci, Caracas 1986, pp. 17-64; S. Barbera, L. e il positivismo, in Critica marxista, XXV (1987), 4, pp. 65-90; L. d'un siècle à l ...
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Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] moderne teorie dello scambio. Sebbene l'osservanza delle norme giuridiche sia nell'interesse a lungo termine di tutti, e che secondo Habermas (v., 1965) sfugge alle insidie del positivismo e che dovrebbe indicare la connessione tra le regole logico- ...
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Utilitarismo
Carlo Augusto Viano
Le origini
John Stuart Mill diceva che "in uno dei romanzi di Galt, Gli annali della parrocchia, [...] il membro della Chiesa scozzese di cui il libro costituisce un'immaginaria [...] , che nel 1820 pubblicò Jurisprudence (un compendio delle teorie giuridiche di Bentham) ed Essay on government, nel 1821 Elements 'utilitarismo originario con le dottrine socialiste, quelle positiviste e il liberalismo europeo continentale, e aveva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] critico con altre correnti filosofiche (principalmente con il positivismo), interrotto dalla morte avvenuta il 20 febbraio di un’idea ‘progettuale’ della nazione, come personalità giuridica e risultato di una presa di coscienza libera e riflessa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] programma, se da un lato portò alla luce l’arretratezza del sistema giuridico italiano, dall’altro attenuò considerevolmente la carica emancipatrice del positivismo, favorendo la convinzione che la soluzione dei gravi problemi del Paese (malattie ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] di R. Carnap (Introduzione a M. Schlick, Tra realismo e neo positivismo, Bologna 1974). Per il G. si trattava di attuare una riforma della fondante sia della scientificità sia dell'analisi giuridico-politica e permetteva la coincidenza del problema ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] , secondo la strada Peirce-Vailati, le conseguenze che la scuola giuridica positiva aveva tratto dalla metafisica deterministica in cui era finito il positivismo sostenendo l'impossibilità di fondare la responsabilità degli atti. Giustamente è ...
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metafisica
Anna Lisa Schino
La conoscenza della struttura ultima della realtà
Il termine metafisica designa una disciplina filosofica dalla storia assai ricca e complessa, ma ha avuto un’origine del [...] quindi come conoscenza razionale pura che investe l’ambito etico e quello giuridico-politico.
Per Georg Fr. W. Hegel, invece, poiché il razionale dell’Ottocento e del Novecento, con il positivismo e il neopositivismo, la discussione filosofica ha ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...