(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] e del regno di Sicilia, gli elementi di una comune cultura giuridica, che è poi il nuovo diritto italiano.
E Firenze? , I profeti del Risorgimento, Firenze 1923; A. Levi, Il positivismo politico di Carlo Cattaneo, Bari 1928; id., Il pensiero politico ...
Leggi Tutto
(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] . La pace di Vestfalia (1648) fu il coronamento giuridico di questo processo. Ma per quasi un secolo e in estensione, perdendo in profondità. Contemporaneamente l'avvento del positivismo, spostava su fondamenta fisiche, materiali, le basi della vita ...
Leggi Tutto
SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] Salmerón, coincide sulla fine del secolo con un ondeggiante positivismo agnostico; il quale fu, in politica, la rinunzia contatti con le scuole italiane e francesi e con la letteratura giuridica da esse prodotta. S'inizia in Castiglia con Alfonso X e ...
Leggi Tutto
POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] convegno di Horodło (1413), pure lasciando intatto il rapporto giuridico-politico tra i due stati, si giunse a un vero - la fine del secolo muove all'attacco contro il positivismo. Ritornano in auge, portati da un'ondata fresca di spiritualismo ...
Leggi Tutto
SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] di tre ministri senza portafoglio con funzioni di consiglieri giuridici, tutti responsabili davanti al parlamento. Il potere legislativo nella considerazione spregiudicata del problema morale; positivismo nella filosofia; radicalismo nella politica; ...
Leggi Tutto
il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] dal punto di vista pratico, realizza una felice fusione dell'elemento giuridico col biologico, mostrando di avere saputo valutare alcuni risultati delle indagini positiviste.
Non manca chi avrebbe preferito una semplice integrazione del codice penale ...
Leggi Tutto
(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] J. Esser, A. Kaufmann, W. Hassemer, M. Kriele, J. Hruschka -, apertamente critici verso la metodologia giuridica del positivismo tradizionale e convinti del minor valore, nella determinazione del concetto di diritto, del dato legislativo rispetto all ...
Leggi Tutto
Il concetto di confine
La Terra disabitata, priva di uomini e di storia, ci apparirebbe come una superficie indistinta. Certo, presenterebbe corsi di fiumi e crinali di montagne e rive di mari, ossia la [...] e fa coincidere la sfera dell'economia con la sfera politico-giuridica. Si restaura così l'unità territoriale, e i c. tornano si riconduce così alla concezione kelseniana, ossia al nudo positivismo della volontà. E amiamo dirlo nudo, poiché si ...
Leggi Tutto
ESPOSITO, Carlo
Fulco Lanchester
Nato a Napoli da Michele, noleggiatore marittimo, e Concetta Angelino il 18 ag. 1902, compì in quella città gli studi medi ed universitari e conseguì - con lode e pubblicazione [...] in alcun modo un ritorno al formalismo astratto del positivismo liberale. L'E. adotta infatti un metodo che E., cit., pp. VII ss.; A. C. Jeniolo, C.E., in Archivio giuridico Filippo Serafini, CLVII (1964), pp. 3-6; R. Orecchia, La filosofia del ...
Leggi Tutto
CALASSO, Francesco
Ennio Cortese
Nato a Lecce il 19 luglio 1904, da Vincenzo e da Adele Maria Longo, compì nella città natale gli studi secondari classici e a Roma quelli di giurisprudenza. Conseguita [...] Prese l'avvio dalla decisa polemica con quel positivismo erudito ch'egli riteneva avesse fatto scempio della storicità pp. 47-53; infine i discorsi di E. Betti, ora nella Rivista giuridica umbro-abruzzese, XLI(1965), p. 3, edi R. Nicolò, P. Fiorelli ...
Leggi Tutto
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...