Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il sistema giuridico internazionale e l’ordinamento comunitario
Giuseppe Palmisano
L’evoluzione del contesto giuridico internazionale ed europeo nella seconda metà del Novecento
A partire dalla fine [...] giusrazionalista dei «padri» del diritto internazionale, sia dal dialogo con le posizioni di positivismo critico sostenute soprattutto, nel dibattito giuridico italiano degli anni Trenta e Quaranta, da Norberto Bobbio.
Quanto invece alla sensibilità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L'amministrazione
Aldo Sandulli
La rinascita degli studi amministrativi nel secondo dopoguerra
Rispetto al ventennio fascista, l’età repubblicana segnò una profonda cesura costituzionale, nel senso [...] aveva condotto al formalismo e al positivismo, nonché alla chiusura disciplinare), dando luogo a un vero e proprio processo di rinascita del diritto amministrativo in Italia.
Giovanni Miele e l’Umanesimo giuridico
In coincidenza con la fine della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] , dai tempi del Pessina al c.p. Rocco sarebbe stata bollata come una «eresia giuridica» (Principii di diritto criminale, 1928, p. 51).
Dalla riflessione positivista sul rapporto tra la società e il delitto e tra scienze penali e progresso della ...
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Croce e il fascismo
Salvatore Cingari
L’avvento del fascismo e il sostegno di Croce
Dopo una fase giovanile ispirata politicamente anche dalle istanze democratiche e socialiste, con l’acuirsi del conflitto [...] in grado di creare un nuovo assetto costituzionale e giuridico che sostituisca l’assetto del liberalismo, deve reggersi con cedimento, rifiutando un paradigma che mescolava rozzo positivismo e irrazionalismo e sfociava nell’antisemitismo: l’alleanza ...
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Individuo, Stato e società in Gentile
Carlo Altini
Tra filosofia, storia e politica
Nelle opere di Gentile non è presente l’interesse per la storia del pensiero politico che caratterizza invece la riflessione [...] e Stato non è dunque di tipo strettamente politologico o giuridico, perché è parte del suo più ampio sistema filosofico, giusnaturalismo e del contrattualismo, dell’illuminismo e del positivismo – rappresenta per Gentile soltanto un’illusione dell’ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il socialismo giuridico e il solidarismo
Monica Stronati
Socialismo giuridico e solidarismo rappresentano due ambiti tematici complessi e strettamente connessi i quali presentano profili di autonomia [...] la totalità della vita sociale», così come dall'«adesione al positivismo filosofico [traeva] la ripugnanza per ogni castello di forme astratte e l'esigenza di verificare il mondo giuridico in una realtà ben più ampia». Vivante chiedeva «al giurista ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia penale
Marco Nicola Miletti
Retorica dello scontento
Nell’Italia postunitaria la giustizia penale è ambito di elezione per sperimentare le conquiste statutarie, sostanziare la libertà politica, [...] p. 329), attirò il radicale dissenso dei positivisti della prima ora, persuasi che nelle aule 175, fs. 718, 16 nov. 1901, pp. 236-55.
E. Carnevale, L’Ideale giuridico della Procedura Penale, «Rivista penale», 1903, 57, 1, pp. 5-25, poi in Id ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] , il marxismo, la scuola storica, e anche il positivismo evoluzionistico. L’opera maggiore di Loria – o considerata uffici attivissimi, pronti a sostenere, con elaborazioni economico-giuridiche adeguate, la battaglia per il monopolio statale delle ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] sviluppo imperiale di Roma e trova infine la sua sanzione giuridica nella Constitutio antoniniana di Caracalla (212 d.C.), con fa sì che la tendenza cosmopolitica virtualmente contenuta nel positivismo non giunga a una piena espressione, poiché essa, ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] muoversi nelle questioni religiose: "la religione acquista vigore giuridico soltanto in seguito al decreto di coloro che hanno di Benedetto Croce con l'anticlericalismo "becero" dei positivisti, all'interno di una filosofia che si voleva laica ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...