Rilievo diretto da NE a SO, che separa il Golfo di Napoli da quello di Pozzuoli, noto per la bellezza del paesaggio. Scuola di P. Gruppo di pittori paesisti napoletani, quasi tutti allievi di A. Pitloo, che nel secondo ventennio del 19° sec., reagendo e combattendo contro i canoni accademici, instaurarono la consuetudine della pittura all’aperto (luogo prediletto dei loro studi erano P. e i dintorni) ...
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Pittore (Napoli 1818 - ivi 1900); appartenne alla cosiddetta scuola di Posillipo. Lavorò anche a Roma, Parigi e Milano, dipingendo vedute con piacevolezza decorativa e coloristica. Suo padre Raffaele (1795-1864) [...] fu anch'egli pittore, attivo nella cerchia di A. Pitloo, G. Gigante; e così pure suo fratello Gabriele (1820-1880), paesista e pittore di architetture, e suo figlio Giuseppe (1849-1921) autore di paesaggi ...
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Pittore (Napoli 1806 - ivi 1876). Allievo del padre, Gaetano, fu dapprima disegnatore cartografico. In seguito fu vicino ad A. Pitloo e si ispirò a W. Turner; più volte a Napoli fra il 1819 e il 1828, [...] fece parte della scuola di Posillipo. Nel 1826 soggiornò a Roma dove dipinse piccole vedute a olio. Successivamente, con l'uso dell'acquerello, rese più luminosa l'atmosfera dei suoi paesaggi: Tramonto a Caserta (1857, Napoli, Museo nazionale di S. ...
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Pittore (Napoli 1816 - ivi 1869); allievo di A. Pitloo, fece parte della scuola di Posillipo. Eseguì soprattutto acquerelli e disegni di vedute architettoniche e scene napoletane, interpretati con freschezza [...] e vivacità. Sue opere nel museo Correale di Sorrento e nell'Accademia di Napoli ...
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Pittore italiano (Casandrino 1812 - Napoli 1885). Allievo di A. Pitloo, fra i pittori della "scuola di Posillipo", dipinse paesaggi segnati da preciso verismo e finezza cromatica (Paesaggio con ponte, [...] Napoli, museo Capodimonte) ...
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Pittore (Vasto 1818 - Napoli 1899). Rinnovatore della pittura napoletana ottocentesca, P. abbandonò lo stile accademico per dedicarsi allo studio del vero, soprattutto di paesaggi e di animali, in sintonia [...] sua pittura verso un realismo di intima intonazione poetica.
Vita
A Napoli nel 1837, fu a contatto con la scuola di Posillipo, che contribuì a fargli abbandonare la pittura accademica. Nel 1855, in un viaggio di studi, visitò l'Olanda, il Belgio e ...
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Pittore e incisore (Porto Maurizio 1803 - Benevento 1894), allievo a Napoli di W. Huber e di A. S. Pitloo; fu tra i fondatori della scuola di Posillipo; ha lasciato diversi paesaggi e interni di chiese [...] dipinti ad acquarello ...
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Cammarano, Michele
Pittore (Napoli 1835 - ivi 1920). Iniziò i suoi studi, nel 1853, al Reale istituto di Belle Arti di Napoli e li completò alla scuola naturalistica di Posillipo, allievo di Gabriele [...] Smargiassi e dei fratelli Palizzi. In lui la vena naturalistica convisse con un forte sentimento di partecipazione civile agli eventi contemporanei, che si ampliò e precisò dopo il 1860. Sviluppò uno stile ...
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Pittore italiano (Salerno 1858 - Sala Consilina 1911), allievo di D. Morelli e di F. Palizzi, seppe liberarsi dalla retorica morelliana attraverso lo studio attento, talvolta quasi fotografico, della realtà [...] (Palazzo di Donn'Anna a Posillipo, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). Nei paesaggi e nei ritratti della maturità (L'incisore Pisanti, Napoli, Acc. di belle arti) seppe trovare un linguaggio semplice, immediato, non privo di una certa forza. ...
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GUERRA, Camillo (XVIII, p. 94)
Fu figlio di Pasquale e non dell'incisore Giuseppe. Fu anche affreschista (vòte del palazzo reale di Napoli, abside del duomo di Anversa, soprattutto cupola della chiesa [...] dei Gerolomini di Napoli). Il mausoleo di Posillipo fu disegnato in ogni particolare da Alfonso G., che ne diresse anche la costruzione. ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
verso2
vèrso2 (tronc. poet. vèr o vèr’) prep. [lat. vĕrsus o vĕrsum]. – Si unisce direttamente al sostantivo o pronome (v. il monte, v. tutti), ma ha per lo più dopo di sé la prep. di davanti a pronome personale (v. di me) e spesso anche dimostrativo...