CUCINIELLO, Domenico
M. Antonietta Fusco
Nacque a Resina (l'odierna Ercolano in provincia di Napoli) l'11 settembre del 1780. Fratello dell'architetto Ciro e zio del drammaturgo Michele, alternò l'attività [...] P. de Léopold, G. Forino e G. Dura. Le vedute, ben 178, furono dipinte dai paesaggisti della cosiddetta scuola di Posillipo, allora quasi agli esordi, in particolare da Giacinto Gigante, Achille Vianelli, Raffaele Carelli, e poi ancora da A. Marinoni ...
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FERGOLA, Luigi
Vladimiro Valerio
Capostipite di una famiglia di artisti attivi lungo quasi tutto l'arco del XIX secolo, nacque a Napoli l'11 febbr. 1768, come risulta dai "libretti di vita e costumi" [...] il Sepolcro di Virgilio (1823), le Vedute di Napoli da Capodichino (1823), dal Carmine (1823), dalla nuova strada di Posillipo (1823) e dalla nuova strada di Capodimonte (1824).
La serie risulta di valore artistico nettamente più elevato di quella ...
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GAITELGRIMA
Alessandra Daga
Figlia di Guaimario IV, principe di Salerno, e della seconda moglie di questo, Gemma, nacque in epoca a noi ignota, da porsi intorno alla metà del sec. XI e, in ogni modo, [...] e da diritti in Sorrento, in Nola, nel territorio di Acerra, in Savignano, in Pozzuoli, in Cuma e in Posillipo.
Buoni dovettero essere i rapporti di G. con l'abate di Montecassino, Desiderio: su istanza della principessa, "dilecte mee uxoris ...
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PROTO CARAFA, Francesco
Giuseppe Pesce
PROTO CARAFA, Francesco. – Nacque a Napoli il 22 marzo 1821 da Donato duca di Albaneta e da Clorinda Carafa, dalla quale ereditò il titolo di duca di Maddaloni [...] a scrivere e pubblicò La leggenda del poverello di Assisi (Napoli 1881) per finanziare il monumento di S. Francesco a Posillipo del padre Ludovico da Casoria, al quale si legò particolarmente, abbracciando la regola del terz’ordine. In quegli anni ...
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CASCIARO, Giuseppe
Lucio Galante
Nacque a Ortelle (Lecce) il 9 marzo 1863, da Giovanni e Salvatora Mauro. Rimase orfano a dodici anni, fu avviato agli studi classici da uno zio paterno sacerdote, ma [...] 22; Id., G. C., in Brutium, XXXIV (1955), pp. 1 s.; D. Maggiore, Arte e artisti dell'800 napoletano e Scuola di Posillipo, Napoli 1955, pp. 192 ss.; B. Barletti e altri, Nuovo annuario di Terra d'Otranto, Galatina 1957, pp. 177 s.; A. Strini, Perizie ...
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Nella terminologia edilizia moderna, tipo di abitazione unifamiliare, di un certo lusso, accompagnata da un giardino più o meno esteso.
Nella corografia medievale, piccolo centro rurale comprendente svariate [...] Settecento sorgono le più famose v. napoletane, specie presso la v. reale di Portici (1737-43), di A. Canevari, a Posillipo e sulla collina del Vomero (la Floridiana, inizio 19° sec.); esempio di v. monumentale sarà la reggia di Caserta (Vanvitelli ...
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VITTORIO EMANUELE III (XXXV, p. 517)
Augusto Torre
III L'aver affidato il potere a Mussolini dietro la minaccia della rivoluzione, il non averlo congedato in seguito all'indignazione sollevata dal delitto [...] permisero, e così dovette firmare l'atto a Ravello (5 giugno 1944). Ritiratosi quindi nella Villa Maria Pia a Posillipo, alla vigilia del referendum istituzionale, nell'intento di facilitare un responso favorevole alla dinastia, il 9 maggio 1946 ...
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. I locali al primo piano della casa romana (v.) si dicevano generalmente cenacŭla, secondo Varrone (De lingua lat., V, 162), "dopo che vi si cominciò a cenare". Nella casa antica, non occupavano mai l'intera [...] gruppo di Barbizon (nella foresta di Fontainebleau), che dal 1830 contò, tra gli altri, C. Corot, T. Rousseau, N- V- Diaz; di Posillipo, diretto verso il 1850 da G. Gigante; di Rivara (Val di Lanzo), di cui dopo il 1860 fu anima C. Pittara; e quelli ...
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CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] bello.
Anni dopo, nell'esilio, il C., ricordando i "giorni felici" nei quali "sulle deliziose colline di Posillipo" dedicava alcune ore del giorno al dibattito intellettuale con l'amica, sottolineerà come egli fosse allora filosoficamente distaccato ...
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MAZZACURATI, Giancarlo
Matteo Palumbo
Nacque a Padova il 9 giugno 1936 da Adeodato e Mariarosa Gherardi.
Ebbe anche un fratello, Benedetto, di poco più giovane. Il ramo paterno era originario di Galliera, [...] , poi a Padova, ma Mazzacurati decise di restare a Napoli. Lì, dopo aver abitato in via Petrarca, si trasferì in via Posillipo, nella stessa casa in cui aveva vissuto con i suoi genitori, e dove risiedette fino agli inizi degli anni '90.
Sempre ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
verso2
vèrso2 (tronc. poet. vèr o vèr’) prep. [lat. vĕrsus o vĕrsum]. – Si unisce direttamente al sostantivo o pronome (v. il monte, v. tutti), ma ha per lo più dopo di sé la prep. di davanti a pronome personale (v. di me) e spesso anche dimostrativo...