MAGNAGHI, Alberto
Geografo, nato a Torino il 3 giugno 1874, allievo a Firenze della scuola di G. Marinelli, ma voltosi particolarmente a studî di storia della geografia; professore di geografia all'università [...] di Palermo e dal 1928 in quella di Torino.
Importanti soprattutto le sue ricerche Sulle origini del portolano normale nel Medioevo (Firenze 1909) e sugl'inizî della cartografia nautica, della quale rivendicò le origini italiane, gli studî su G.B. ...
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Storico dell'antichità (Bolotana 1883 - Napoli 1970), prof. di storia antica nell'univ. di Cagliari (1925-53); tra le sue opere: Saggi di storia e letteratura giudeo-ellenistica (1925); Studi di storia [...] e filologia (1927); Caesariana et Augusta (1933). Si è occupato anche di storia della geografia e della navigazione, curando, fra l'altro, l'edizione critica di un portolano italiano della metà del sec. 13º (Il compasso da navigare, 1947). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il problema della strumentazione nautica è molto antico: da tempo i mari, e in particolare [...] o truppe. I punti di riferimento prescelti sono il Sole e la Stella Polare; l’impiego della bussola e del portolano poi migliora le condizioni della navigazione. Con i grandi viaggi di esplorazione, tra Quattro e Cinquecento, e per impulso della ...
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Brindisi (Brandizio)
Adolfo Cecilia
La città pugliese, che ai tempi di D. conobbe un periodo di rinnovata prosperità sotto gli Angioini, è citata in Pg III 27, ove Virgilio, parlando del proprio corpo, [...] esempio in quella annessa allo Speculum di fra Paolino minorita (circa 1320), e nel Portolano di Parma (I metà sec. XV; cfr. Revelli, Italia 175). Nel Portolano del Vesconte (1311), invece, troviamo " Bladizo " (forse, per caduta della nota tironiana ...
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DELLA MARRA (de Marra), Risone
Mario Caravale
Figlio di Angelo di Giovanni e fratello, molto probabilmente minore, di Giozzolino, nacque all'inizio del sec. XIII.
La famiglia, originaria di Ravello, [...] nominato da Carlo I giustiziere di Terra d'Otranto, insieme con Berneto de Marsiliis. Fu poi di nuovo secreto e maestro portolano di Sicilia fino al 25 ag. 1269: il 25 maggio 1270 presentò il rendiconto della gestione di tali uffici svolta sia sotto ...
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Così chiama sé stesso l'autore (un veneziano "padron di nave") di un Isolario ossia Corografia del Mar Egeo in versi, pubblicato senza note tipografiche a Venezia fra gli anni 1477-1485 e dedicato al doge [...] 49 carte intagliate in legno e un testo, che altro non è se non una serie di istruzioni ai naviganti (un portolano dunque) messe in versi. Le carte hanno maggiore importanza, perché costituiscono il primo atlante speciale stampato.
L'autore non è ...
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Romano, nato nella seconda metà del sec. XVI, navigò per molti anni come ufficiale sulle galee pontificie. Fin dal 1591, come ha dimostrato il Guglielmotti, scrisse un'operetta, intitolata il Proteo militare, [...] molti errori delle carte allora in uso presso i marinai italiani. A queste opere seguì nei primissimi anni del sec. XVII un Portolano, in cui s'indicano con chiarezza gli approdi del Mediterraneo adatti per le navi a remo e per le navi a vela ...
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COPPOLA, Luise
Franca Petrucci
Mercante napoletano, di famiglia originaria di Scala nell'Amalfitano, fu attivo dal quarto decennio del sec. XV.
Doveva essere ancora piuttosto giovane quando nell'ottobre [...] della miniera, sia per i prodotti ricavati da essa ed esportati a Napoli. Del medesimo anno è la nomina del C. a màstro portolano di Gaeta.
Oltre che di granaglie il C. sì occupava del commercio di altri generi alimentari, fra cui vino e olio, di cui ...
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ROTA, Berardino
Luca Milite
ROTA, Berardino. – Nacque a Napoli nel 1509 da Antonio e da Lucrezia Brancia. La famiglia, che la tradizione vuole originaria di Asti e scesa a Napoli con gli Angioini, era [...] nel 1535, 1542 e 1543; Salvatore, abate di Castelfiore in Calabria, morto nel 1552; Alfonso, combattente a Tunisi, maestro portolano in Terra di Lavoro. Diventò titolare dei feudi di famiglia solo alla morte di Alfonso, ultimo fratello sopravvissuto ...
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Nacque a Napoli, verso il 1420. Ereditò la fortuna del padre, fabbricante di sapone e appaltatore della vendita del sale a Napoli, e l'accrebbe di molto. Oltre alle saponerie, infatti, egli aprì in Sarno [...] e capitano di Castellamare e d'Ischia, di doganiere del maggior fondaco e della dogana di Napoli e, infine, di maestro portolano generale del regno. Oltre a ciò dava in prestito danaro ai nobili e alla corte, allestendo navi a proprie spese per ...
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portolano
(ant. portulano) s. m. [dal lat. mediev. portulanus, der. di portus -us «porto2»; cfr. il rapporto hortus - hortulanus]. – 1. Anticam., nell’Italia merid. sotto il dominio degli Svevi, Angioini e Aragonesi, e poi nel Regno delle...
portolata
s. f. [voce venez., di etimo incerto]. – Nel linguaggio marin., spec. in Adriatico, barca a vela o a motore, spesso fornita di un vivaio per i pesci, la quale raccoglie dalle flottiglie di pescherecci, operanti al largo, il prodotto...