Shakespeare, William
Rosa Maria Colombo
Il creatore del teatro moderno
Poeta e drammaturgo inglese di assoluta grandezza, Shakespeare compendia in sé un’epoca di feconda creatività teatrale, la cosiddetta [...] pubblico, dietro la quale correvano balconate e si aprivano le porte per l’entrata e l’uscita degli attori.
Un suo assassino, come gli rivelerà il fantasma paterno, apparso dinotte sugli spalti del castello a chiedere vendetta.
La tradizione delega ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] scuderie un quadrupede che non ebbe mai l’alto onore diportare sul suo dorso il suo Augustissimo sovrano»). In missive pee) o a notte chiusa ‘fonda’ (lomb. nocc serrada) e altre coniazioni originali come arrossevoli, detto di debiti ‘da arrossirne’ ...
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CAMPANA, Dino
Alberto Asor Rosa
Nacque a Marradi (Faenza) il 20ag. 1885 da Giovanni, maestro elementare, e da Fanny Luti, casalinga benestante. Dopo aver frequentato il ginnasio inferiore presso il [...] diversi: il suonatore di triangolo nella marina argentina, lo sterratore, il garzone, lo stalliere, il portiere in un circolo, Torre rossa - Scorcio (i primi otto capoversi de La notte):la composizione dei Canti orfici era dunque in pieno svolgimento. ...
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portiere
portière s. m. [dal fr. portier, che a sua volta è dal lat. mediev. portarius]. – 1. a. In genere, chi ha la custodia di una porta (di un edificio, di una città, ecc.). Nell’uso ant., denominazione anche del gabelliere che riscuoteva...
portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...