Architetto (Roma 1792 - ivi 1873), figlio di Giulio e nipote di Pietro il Vecchio. Partecipò alla ricostruzione della basilica di S. Paolo; trasformò il Teatro Argentina (1837), costruì il portico di pal. [...] Wedekind in piazza Colonna con colonne provenienti da Veio (1838), l'Ospedale degli orfanelli presso S. Maria in Aquiro e l'Istituto di belle arti in via Ripetta, tutti a Roma ...
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Architetto bolognese (m. 1587). Operò sulla scia della tradizione locale con qualche spunto tibaldesco: tra le opere a lui attribuite, a Bologna, i palazzi Poggi (1549), Vizzani (1549-62; su portico architravato [...] e con due bei cortili) e Malvezzi de' Medici (1560) ...
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Scultore (Firenze 1791 - ivi 1847), allievo e aiuto di L. Bartolini; ebbe molte commissioni ufficiali, tra cui notevoli le statue di Arnolfo e Brunelleschi (1830, palazzo Canonici) e di Leonardo (portico [...] degli Uffizi) a Firenze, e il monumento al granduca Pietro Leopoldo in S. Caterina a Pisa ...
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VETTIUS (T. Vettius)
P. Moreno
Architetto romano attivo a Grumento in Lucania, nel I sec. a. C.
Un'iscrizione del 43 a. C. lo ricorda come autore di un portico di cui si sono rinvenuti elementi architettonici [...] (C.I.L., x, 8093).
Bibl.: v. architetto, p. 578; grumento; inoltre O. Vessberg, in Enciclopedia Univ. dell'Arte, IV, 1958, s. v. Ellenistico romane correnti, c. 758 ...
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Scultore rodio (sec. 2º a. C.), di cui Plinio ricorda un simulacro di Apollo e quelli di Latona, di Artemide e delle nove Muse, esistenti nel tempio di Apollo al portico di Ottavia, e un Apollo nudo e [...] un'Afrodite nel tempio di Giunone, a Roma. Le muse furono identificate in quelle riprodotte in due rilievi del British Museum (uno noto sotto il nome di Apoteosi di Omero opera di Archelao di Priene, l'altro ...
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Architetto (Bologna 1670 circa - ivi 1759); lavorò sempre a Bologna, dove costruì, sfruttando scenograficamente la struttura naturale del Colle della Guardia, la chiesa della Madonna di San Luca (a pianta [...] ellittica, portico a tenaglia e alta cupola), sua opera principale, l'arco del Meloncello, il palazzo Bosdari, e rinnovò l'interno della chiesa di S. Domenico. È il più significativo architetto barocco bolognese; adottò, in modo personale, forme e ...
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PHILON (ϕίλον, Philon)
L. Guerrini
2°. - Architetto greco, figlio di Exekestides, di Eleusi, attivo in Attica nella seconda metà del IV sec. a. C. Le fonti lo ricordano come autore dell'Arsenale del [...] e per la mano d'opera; in esse non figura mai il nome di Ph.) e dovettero continuare per circa 20 anni. Il portico (m 57 × 11,50) si componeva di una piattaforma accessibile mediante scalinata, entrambe in pietra nera locale, e di un colonnato dorico ...
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ALEXANDROS (᾿Αλεξανδρος)
Red.
Scultore di Afrodisiade, figlio di Zenon (v. Afrodisiade). La sua firma appare sul punto della statua onorifica di Claudia Antonia Taziana recentemente (1964) scoperta ad [...] Afrodisiade nel portico dietro l'odèon. Un A. è nominato su di una statua da Lyttos (Creta), come padre dello scultore Zenon (v. vol. vii, p. 1251, s. v. Zenon, 5°), databile all'età di Traiano-Adriano. L'autore della statua di Taziana, che si può ...
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ALDROVANDINI (Aldobrandini), Mauro
Rezio Buscaroli
Pittore quadraturista e prospettico, ornatista, di famiglia originaria di Rovigo, nato a Bologna nel 1649. Fu attivo in patria, dove lavorò nella seconda [...] cappella del portico di S. Luca e nella volta dell'oratorio superiore di S. Giovanni dei Fiorentini. Questa seconda è l'opera sua più importante, elaboratissima, a cartocci e vasi barocchi, di bella intonazione grigio-calda. Fu operoso anche in altre ...
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Costantino e l’autorappresentazione del papato
Arte, architettura e cerimoniali romani
Alberto Cadili
Già entro il V secolo, mediante la redazione degli Actus Silvestri1, la biografia costantiniana [...] vaticana, in Federico II e l’arte, II, cit., pp. 33-39; A. Tomei, Le immagini di Pietro e Paolo dal ciclo apostolico del portico vaticano, in Fragmenta picta, cit., pp. 141-146; S. Sodi, La basilica di San Piero a Grado, Pisa 1996, pp. 33-38, 59-66 ...
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portico
pòrtico s. m. [dal lat. portĭcus -us (femm.), affine a porta «porta1» e a portus -us «porto3»] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. Ambiente limitato, in almeno uno dei suoi lati, da una serie di colonne o pilastri, e lungo gli altri lati da...