SERRA, Giacomo
Giampiero Brunelli
– Nacque a Genova intorno al 1570, da Antonio e da Claudia Lomellini.
Apparteneva a una famiglia di banchieri di Portico Vecchio, che però nella riforma degli ordinamenti [...] comunali del 1528 non era riuscita a costituirsi in albergo.
Morto il padre nel 1579, Giacomo si avviò agli studi di diritto. Si spostò a Roma nel gennaio del 1601, acquistando un posto di chierico della ...
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AGNAPTOS (᾿Αγνάπτος)
G. A. Mansuelli
Architetto greco di epoca incerta, tardo-ellenistica o romana. Secondo Pausania (v, 15, 6 e v, 10 e 13) elevò in Olimpia un portico, costituente la fronte monumentale [...] lo Hirt, il Lehndoff-Köner, il Wernicke, alla seconda il Visconti e il Pollak. Parimenti poco chiare rimangono le relazioni del portico di A. col rimanente - e preesistente - ippodromo e con gli impianti dell'ἄϕεσις.
Bibl: E. Q. Visconti, Museo Pio ...
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peristìlio Cortile circondato da porticati, come quelli dei templi egizi e della parte centrale delle case greche e poi delle romane. Vitruvio chiama 'rodio' il p. con il portico del lato settentrionale [...] più alto. Per il colonnato intorno alle celle dei templi più che p. si usa il termine 'peristasi'. Per estensione, ancora nell'uso moderno, il p. è il portico a colonne che recinge l'esterno di un edificio. ...
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Famiglia di pittori bolognesi. Giovanni Maria (Bologna 1636 - ivi 1700), allievo di F. Torri, seguace di S. Cantarini e di G. Reni, dipinse affreschi nel portico dei Servi e quadri in varie chiese. Il [...] figlio Domenico Maria (Bologna 1668 - Pistoia 1711), allievo del padre e di C. Cignani, studiò, a Venezia, Tiziano e Veronese; tra le sue opere, notevole è la pala con il Miracolo di S. Antonio da Padova ...
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Scultore greco (2º sec. a. C.); con Sauro partecipò alla decorazione e costruzione dei templi di Giove Statore e di Giunone Regina, poi compresi nel Portico di Ottavia; non avendo potuto firmare l'opera, [...] scolpirono sulle basi delle colonne simboli dei loro nomi, una rana e una lucertola. Tutte queste notizie dateci da Plinio il Vecchio sembrano essere un'invenzione aneddotica sorta a spiegare le figurazioni ...
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POLYCHARMOS (Πολύχαρμος)
Red.
Scultore greco, fece, secondo Plinio (Nat. hist., xxxvi, 35), una Afrodite stante che era nel tempio di Giove di Metello, nel Portico di Ottavia a Roma. Da un'iscrizione [...] di Thasos (Jahrbuch, xxvii, 1912, p. 9) è noto un P. padre di un Philiskos, da Rodi, da riportare attorno all'80 a. C., e si è proposta l'identificazione con questo scultore.
Bibl.: H. Brunn, gesch. der ...
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(italiano San Giacomo di Compostella) Città della Spagna nord-occidentale (94.339 ab. nel 2008), nella prov. di La Coruña, capoluogo della Galizia, situata a 264 m s.l.m. sopra un poggio isolato. Arcivescovado [...] spagnolo, fu una grande impresa decorativa (motivi di arte tolosana, aragonese di León e dell’Alvernia). Importanti sculture di maestro Matteo sono nel Pórtico de la Gloria (1188). Il 17° sec. segnò una fase di rinnovamento con gli architetti J. Peña ...
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Marmorario romano (prima metà sec. 13º), il rappresentante più notevole di una delle botteghe che vanno convenzionalmente sotto il nome di Cosmati. Attivo con il padre nel portico del duomo di Civita Castellana [...] (1210) e nel portale di S. Tommaso in Formis a Roma, in seguito lavorò con i figli Iacopo e Luca nella cattedrale di Anagni (1231) e completò il chiostro di S. Scolastica a Subiaco. Da solo eseguì, prima ...
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Architetto (Parigi 1797 - Bordeaux 1870). Allievo di F. Debret, fu a Roma dal 1823 al 1828. Approfondì lo studio dell'arte antica (piani per la ricostruzione del portico di Ottavia) e del Rinascimento [...] italiano, cui ispirò la facciata del Palais de l'École des beaux-arts (1858-62). Nel 1840 iniziò il restauro della Sainte-Chapelle, ricostruì varî edifici antichi, costruì palazzi e case private a Parigi; ...
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Distanza tra due appoggi successivi di una trave o un arco. In una struttura architettonica costituita dalla ripetizione ritmica di membrature uguali (per es., le colonne di un portico), è la superficie [...] compresa tra gli assi di due membrature vicine; in particolare, in una navata è lo spazio risultante dall’intersezione degli archi longitudinali con quelli trasversali ...
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portico
pòrtico s. m. [dal lat. portĭcus -us (femm.), affine a porta «porta1» e a portus -us «porto3»] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. Ambiente limitato, in almeno uno dei suoi lati, da una serie di colonne o pilastri, e lungo gli altri lati da...