Sebbene il nome sia in parte greco e significhi portico coperto, tuttavia l'applicazione di questo edificio, se non pure l'invenzione, è merito prettamente romano e presuppone l'uso completo della vòlta [...] . Infatti il criptoportico si costruiva per metà, o per tre quarti, sotterraneo, come sostegno di un ambulacro o di un portico superiore, con lo scopo di fornire un luogo di passeggio, fresco nell'estate e riparato nell'inverno: era illuminato per ...
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Console nel 110 a. C., vinse i Traci Scordisci, e riportò il trionfo in Roma; eresse in Roma un portico (porticus Minucia), usato specialmente per le distribuzioni di frumento. ...
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Scultore (sec. 12º); operò in Abruzzo, firmando il pulpito della chiesa di S. Angelo a Pianella. Lavorò forse al portico del monastero di S. Clemente di Casauria. ...
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Architetto, pittore e incisore (Siracusa 1670 - ivi 1743), autore, tra l'altro, della Chiesa dello Spirito Santo (1727), del portico esterno della chiesa di S. Lucia e delle decorazioni della chiesa della [...] Madonna del Carmelo, tutte situate a Siracusa ...
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Vedi OLIMPIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1973 - 1996
OLIMPIA (᾿Ολυμπία, Olympia)
U. Jantzen
Antico santuario ed oracolo di Zeus, situato sul lato occidentale del Peloponneso, nella parte meridionale dell'Elide, [...] altezza (la media di quanto si è conservato è circa 4 m) che racchiudeva a N il tempio di Zeus e a S il portico meridionale. La lunghezza dei lati ammontava rispettivamente a 94 e 110 m, così che il muro comprendeva, in complesso, una zona di circa 7 ...
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. Sotto questa voce va inteso tanto l'ambulacrum quanto l'ambulatio dei testi latini. Ambulacrum è adoperato nel significato di "passeggio" e particolarmente di passeggio fiancheggiato da alberi, "viale"; [...] , 83), ma doveva certo essere una costruzione almeno nella sua parte inferiore. Vitruvio chiama ambulatio anche il piano superiore dei portici (V, 1, 1) e adopera inoltre tale parola per indicare il corridoio tra il colonnato e la cella del tempio ...
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MENIANO (maenianum)
Giovanni Patroni
Il significato originario della parola è: sporgenza (oltre la verticale dei muri o di un portico) collocata ad una certa altezza, e fatta in modo che le persone possano [...] fermarsi su essa a godere la vista della via o della piazza, o gli spettacoli che vi si dànno; quindi loggia, balcone. Si traeva il nome da Gaio Menio (v.), censore nel 318 a. C., che primo avrebbe fatto ...
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ARCHIDEMOS (᾿Αρχίδημος)
Red.
Scultore greco di Megalopoli, figlio di Aristandros, probabilmente di età ellenistica. Firma con ἐποίεσε un blocco trovato reimpiegato nel portico a colonne doriche messo [...] in luce dai recenti scavi sull'agorà di Messene; il portico situato davanti al muro settentrionale del Sebastèion e a questo posteriore, è databile alla prima età romana.
Bibl.: Bull. Corr. Hell., LXXXVII, 1963, pp. 774 ss.; A. K. Orlandos, in ...
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Centro della prov. di Forlì-Cesena (191 ab. nel 2008) a 598 m s.l.m. nell’Appennino Romagnolo. Forma un unico comune con Portico di Romagna (a 11 km), con il nome di Portico e San Benedetto (➔).
Ebbe [...] origine nell’11° sec. come mercato di fondovalle del vicino monastero benedettino detto l’Eremo ...
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BĪT KHILĀNI (variante assira: bīt khitlāni; detto pure bit hilani)
G. Castellino*
Designazione di un tipo di palazzo della Siria settentrionale, caratterizzato da un portico a colonne che immetteva in [...] si accedeva mediante una scalinata fiancheggiata da leoni o colossi. Le colonne del portico poggiavano su basi, talvolta a forma di animali scolpiti. I re assiri Tiglatpileser, Sargon, Sennacherib e altri affermano, nelle loro iscrizioni, di aver ...
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portico
pòrtico s. m. [dal lat. portĭcus -us (femm.), affine a porta «porta1» e a portus -us «porto3»] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. Ambiente limitato, in almeno uno dei suoi lati, da una serie di colonne o pilastri, e lungo gli altri lati da...