Pittore greco (seconda metà 4º sec. a. C.); Quintiliano ne ricorda le "fantasie". Fra i suoi quadri sono nominati un Tamiri citaredo, un Oreste furente, e un oplita che si slancia contro il nemico. In [...] Roma, nei portici di Filippo, era conservato un ciclo pittorico di T. sulla guerra troiana; di tale ciclo si sono visti riflessi in pitture pompeiane. ...
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Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (Κωνσταντινούπολις, o Κωνσταντίνου πόλις; Constantinopolis)
G. Becatti
F. W. Deichmann
A. M. Mansel
L. Rocchetti
È l'antica capitale [...] , ed essendo a un livello più alto, era raccordato al corridoio con quattro gradini larghi m 3,85. Nella zona ad O di questo portico sono venuti in luce i resti di un bagno e una natatio ovale di periodo tardo, posteriore forse al V sec. d. C.; il ...
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Città della Francia (54.421 ab. nel 2004), capoluogo del dipartimento di Tarn-et-Garonne, sul fiume Tarn. Industrie alimentari, meccaniche, elettrotecniche, delle calzature, tessili e delle ceramiche.
Su [...] un impianto d’origine medievale, la piazza principale a portici (ricostruita nel 17° sec.) emerge tra gli esempi francesi. Notevoli anche il ponte sul Tarn, a sette archi (1303-16); S. Giacomo (14°-15° sec.); la cattedrale (18° sec.), con il Voto di ...
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DE GREGORIO, Marco
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio di Francesco di Gregorio e di Elisabetta Beato nacque il 12 marzo 1829 a Resina (ora Ercolano, in provincia di Napoli). Il pittore mutò il cognome [...] scuola di Resina si può risalire al 1860-61, quando il D. - di ritorno dalle battaglie garibaldine - aprì uno studio a Portici nell'ex palazzo reale (De Nittis, [1895], p. 119). Gli intenti del D. erano quelli di continuare la lezione palizziana, in ...
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PALESTRA (παλαίστρα, palaestra)
G. Carettoni
In Grecia è il luogo ove i giovani e gli atleti si esercitano alla lotta (πάλη) ed al pugilato (Verg., Aen., iii, 281; Paus., vi, 23, 4) e tale significato [...] era probabilmente la sala centrale del lato N, fornita di banchi di marmo lungo le pareti; a O erano due ambienti da bagno. I portici sono un'aggiunta del II sec. a. C. (I. Delorme, in Rev. Arch., xxix-xxx, 1948, p. 252 Ss.: id., Expl. de Délos, xxv ...
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Modellatore di porcellane (m. Madrid 1770). Fu il più grande modellatore della manifattura di Capodimonte. Il suo capolavoro fu il salotto creato, tra il 1757 e il 1759, per la regina Maria Amalia, moglie [...] di Carlo di Borbone, nella reggia di Portici, e trasferito successivamente nella reggia di Capodimonte. L'ambiente è rivestito da una serie di pannelli in porcellana modellati a rilievo con cineserie, secondo i dettami del gusto rococò. Trasferitosi ...
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DI FIORE (De Fiore, Fiore)
Carla Benocci
Famiglia di intagliatori, cui appartennero alcuni tra i migliori artefici attivi a Napoli nella seconda metà del XVIII secolo. Capostipite fu probabilmente Francesco [...] pp. 85 s.; C. Garzya, Interni neoclassici a Napoli, Napoli 1978, pp. 152 s.; S. Musella Guida, Precisazioni sul salottino di Portici, in Antologia di belle arti, II (1978), 5, pp. 73-76; A. Gonzales Palacios, The furnishings of the Villa Favorita in ...
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FUGA, Ferdinando
Gaetana Cantone
, Ferdinando. Figlio di Giovanni e di Antonia Seravalli, nacque l'11 nov. 1699 a Firenze, dove fu tenuto a battesimo dal principe ereditario di Toscana, presso il quale [...] della contaminazione tra antico e moderno. Tra il 1771 e il 1772 si collocano i lavori per la fabbrica di porcellana nella reggia di Portici e nel palazzo reale di Napoli e, tra il 1777 e il 1778, la ristrutturazione del palazzo dei Regi Studi per la ...
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CARASALE, Angelo
Arnaldo Venditti
Il nome del C., di cui si ignorano il luogo e la data di nascita, è legato ad alcune tra le più importanti opere edilizie di Carlo di Borbone in Napoli, quali il teatro [...] nel 1738, vediamo il C. collaborare di nuovo con il Medrano ai rilievi e ai lavori di stima per la real villa di Portici (Schipa), in seguito ai lavori nell'ex palazzo del conte di Palena: del resto il C. aveva condotto, ancor prima dell'ingresso di ...
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OSCILLO (oscillum)
G. A. Mansuelli
Termine latino senza un preciso corrispondente greco nel lessico - se non nell'uso - di etimologia controversa che indica genericamente le figurine, maschere e dischi [...] votivi che si appendevano agli alberi sacri, più tardi anche all'architrave dei portici di edifici; il loro significato è in origine rituale e magico, poi forse soltanto decorativo. Nonostante le incertezze etimologiche, la storia dell'o. si può ...
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porticato2
porticato2 s. m. [der. di portico]. – In genere, lo stesso che portico; in partic., portico lungo e spazioso, o complesso di portici distribuiti lungo il perimetro di una piazza, di un cortile, di un chiostro, ecc.