ANTIOCHIA sull'Oronte
D. Levi
Detta anche "presso Dafne" (Epidaphne) dal nome del suo magnifico sobborgo e luogo di soggiorno estivo, famoso per le cascate del fiume e per il venerato santuario oracolare [...] dopo il terremoto del 528; in seguito alla conquista araba l'intera strada si ridusse a quello che prima era stato solo il suo portico occidentale. Su un certo punto è stato riscontrato che la strada posa su un ponte di due ampi archi (di m 6,40 di ...
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DELL'ERA (Dellera, Dall'Era), Antonietta
Concetta Lo Iacono
Nacque a Milano il 10 febb. 1860 da Domenico e Maria Prandoni. Secondo la Gazzetta dei teatri (24 giugno 1880), avrebbe iniziato lo studio [...] Giocoliera di P. Borri. In quest'ultimo ballo, la cui trama ricorda quella dell'opera di D. Auber La muette de Portici, la D. "nella popolare tarantella suscitò entusiasmo, che si rinnovò di poi in tutte le sortite" (Gazzetta musicale di Milano, 2 ...
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Vedi ASSISI dell'anno: 1958 - 1994
ASSISI (Asisium)
C. Pietrangeli
U. Ciotti
Centro umbro, poi municipio romano appartenente alla tribù Sergia; patria di Properzio. Fu presa e distrutta da Totila nel [...] , chiusa verso monte da un muro sostruttivo e aperta verso valle, era il piazzale del Foro, circondato su tre lati da portici e dominato a N dal tempio cosiddetto di Minerva. Ancor oggi sotto la piazza del Comune sono visibili la pavimentazione a ...
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Nel suo significato più generico denota luogo per riporvi oggetti di ogni sorta. In seguito servì anche a designare la stanza od officina da lavoro degli artefici e quella dove i mercanti vendono le loro [...] bottegucce si annidarono dovunque; sotto la breve scala esterna del palazzo di parte guelfa in Firenze; o fatte di tavole, nel portico del palazzo ducale a Venezia; o di muratura, tra le colonne dell'atrio del Pantheon in Roma.
Col tempo però il ...
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OSCILLO (lat. oscillum, da obs "verso" e cilleo "nuovo")
Gioacchino Mancini
Gli oscilla erano oggetti di carattere sacro; i più antichi consistevano in piccoli dischi (clipei) di legno scolpito o di [...] furono in progresso di tempo appesi anche negli intercolunnî degli atrî nell'interno delle case private, e anche nei portici dei templi e degli edifici pubblici. Grande uso degli oscilla si faceva dai contadini nelle campagne. Oscilla erano appesi ...
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LOUIS, Victor-Nicolas
Andrée R. Schneider
Architetto, nato a Parigi il 10 maggio 1731, ivi morto il 3 luglio 1800. Allievo (1740) della Reale scuola di architettura, ottenne nel 1755 il pensionato di [...] le larghe vedute urbanistiche, lo sfarzo del suo stile corinzio, l'amore per l'ordine colossale e per i porticati. Disegnò per Bordeaux, che li conserva nei suoi archivî municipali, grandiosi progetti di abbellimenti, palazzi e castelli. Il teatro ...
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Vedi CIRENE dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIRENE (Κυρήνη, dorico Κυράνα, lat. Cyrene e Cyrenae)
G. Pesce*
G. Sgatti
E. Paribeni
Antica città nella regione che da essa ebbe il nome di Cirenaica, nella [...] III sec. a. C.) a Zeus Sotèr, il quale figura poi unito nel culto con Roma e con Augusto nella grandiosa dedica del portico a colonne ioniche, elevato sul lato N della stessa agorà.
Analogamente munite di basi sono le due colonne doriche in antis del ...
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Vedi CASA dell'anno: 1959 - 1994
CASA
S. M. Puglisi
S. Bosticco
G. Garbini
L. Guerrini
R. A. Staccioli
R. A. Staccioli
A. Giuliano
J. Auboyer
1. - Preistoria. - Il primitivo concetto di c. implica [...] ; non mancano però piccole c. di soli due ambienti. In tutte è sempre presente la corte, preferibilmente circondata su tutti i lati da portici a colonne. Il primo esempio del III sec. è la C. di Kerdon, ma in seguito, nel II sec. è molto diffusa la ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province greche: Macedonia, Epirus, Achaia, isola di Creta
Sergio Rinaldi Tufi
Graecia capta
Le province greche dell’impero romano: macedonia, epirus, achaia; [...] (le ipotesi spaziano fra II e IV sec. d.C.): dovevano far parte di una serie ben più ampia, probabilmente di un portico che costituiva un passaggio monumentale fra l’agorà stessa e una vicina basilica.
Più a est è il celebre complesso fatto costruire ...
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Vedi VILLA dell'anno: 1966 - 1973
VILLA (villa; vella, in Varr., Re rust., i, 2, 14; connesso con vicus)
G. A. Mansuelli
Il termine latino indica l'edificio per abitazione e attività agricola, isolato [...] di Capri e nel Laurentinum di Plinio (Plin., Ep., ii, 17). La V. di Diomede presenta un giardino fra avancorpi porticati, raccordati da un terzo braccio di chiusura, che in proporzioni molto maggiori si ritrova nella v. tiburtina ritenuta di Orazio ...
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porticato2
porticato2 s. m. [der. di portico]. – In genere, lo stesso che portico; in partic., portico lungo e spazioso, o complesso di portici distribuiti lungo il perimetro di una piazza, di un cortile, di un chiostro, ecc.