DERCHI, Giovanni Battista
Alessandra Quattordio
Nacque a Genova Sampierdarena il 4 giugno 1879 da Antonio Martino e da Elena Palazzo. Dopo aver frequentato l'istituto tecnico professionale dal 1892 [...] con grande impegno alla pittura divenendo fra il 1901 e il 1904 aiuto di A. Filippini Fantoni (noto per aver decorato i portici di via XX Settembre a Genova) in qualità di pittore murale e restauratore. Prestò come tale la sua opera nella pittura ...
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Vedi PAPHOS dell'anno: 1963 - 1996
PAPHOS (Πάϕος)
P. Bocci
Città sulla costa occidentale di Cipro. Strabone (xiv, 6, 3) distingue tra la Palàipaphos, o vecchia P. (ove è l'odierna Kuklià) e la Nèa Pàphos [...] tombe presso Palàipaphos.
A Palàipaphos si trovava il famoso tempio di Afrodite; gli scavi hanno messo in luce un edificio con portici, di cui alcune parti risalgono ad età preromana, che si è identificato col tempio, la cui ricostruzione resta però ...
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Treviso Comune del Veneto (55,5 km2 con 85.456 ab. nel 2020, detti Trevisani o Trevigiani, ant. Trivigiani), capoluogo di provincia. Situata nella pianura veneta, alla confluenza del Sile con il Botteniga, [...] una pianta rettangolare, con vie strette e tortuose, su cui si affacciano case dalle facciate affrescate, dotate di portici e barbacani. Una cinta muraria risalente all’epoca cinquecentesca delimita la città storica, la quale ha conservato l’assetto ...
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(ted. Meran) Comune della prov. di Bolzano (26,3 km2 con 36.795 ab. nel 2008). Situata alla confluenza del Passirio nell’Adige, M. è costituita dal vecchio centro ai piedi del Monte Benedetto (517 m) [...] truppe italiane.
La parte più antica di M., che si stende sulla destra del fiume, è attraversata dalla Via dei Portici e conserva notevoli monumenti antichi (duomo, dalla facciata merlata, 14°-15° sec., all’esterno trecentesca statua di s. Nicolò ...
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(gr. Γέρασα) Antica città della Giordania (od. Jarash, nel distretto di Irbid), fondata in età ellenistica da (o in onore di) un re seleucidico di nome Antioco, come mostra l’altro nome, frequente in [...] rovine risalenti alla sistematizzazione dell’impianto urbano del 1° e 2° sec.: una grande piazza ovale circondata da portici, un grande ninfeo, i propilei del santuario di Artemide, ottimamente conservato, un arco onorario, un ampio ippodromo, due ...
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Luogo consacrato alla sepoltura dei cadaveri, sia per inumazione, sia per tumulazione. Il trattamento delle salme non può essere considerato con gli stessi criterî che regolano la polizia sanitaria dei [...] torinesi, Torino 1883-88; G. Crugnola e A. Frizzi, I cimiteri dei piccoli comuni, Torino 1887; T. Prinetti, I nuovi porticati nel cimitero generale di Torino, Roma 1888; H. Thompson, Modern Cremation, Londra 1891; I cimiteri di Milano, in Il monitore ...
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FORO
Giacomo GUIDI
Giuseppe CARDINALI
Arturo SOLARI
Guido BONOLIS
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Giulio GIANNELLI
Filippo UGOLINI
Dante BERTELLI
. La parola latina forum significò in origine il breve spazio libero che circondava [...] dà agli architetti le regole per la costruzione del foro di tipo romano: "I Greci costruiscono i fori di forma quadrata con portici amplissimi e doppî e con colonne serrate, e l'adornano con epistilî di pietra o di marmo, e al disopra della copertura ...
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URBANIA (A. T., 24-25-26)
Ettore RICCI
Pasquale ROTONDI
Giuseppe CASTELLANI
Piccola città interna delle Marche, in provincia di Pesaro e Urbino; è posta a 273 m. s. m., al centro di una verde conca, [...] il nome di Casteldurante; poi da Urbano VIII si disse Urbania. Le vie sono rettilinee e parallele, ampie, molte con portici, disposte intorno alla "Piazza", al Palazzo e all'alta torre comunale; alla periferia sono una solatia strada sopraelevata sul ...
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. Sotto questa voce va inteso tanto l'ambulacrum quanto l'ambulatio dei testi latini. Ambulacrum è adoperato nel significato di "passeggio" e particolarmente di passeggio fiancheggiato da alberi, "viale"; [...] , 83), ma doveva certo essere una costruzione almeno nella sua parte inferiore. Vitruvio chiama ambulatio anche il piano superiore dei portici (V, 1, 1) e adopera inoltre tale parola per indicare il corridoio tra il colonnato e la cella del tempio ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte (v. vol. VI, p. 939)
M. Cristofani
P. Zanker
W. Raeck
dalle ORIGINI fino all'età medio-repubblicana. - Appare problematica, fino al momento della [...] Palatino), mentre l'assetto della Regia rimane ancorato al modello più antico di ambienti modesti compresi entro un cortile porticato. Il tempio, isolato su un podio modanato, sembra inizialmente quadrato, di tipo in antis, forse con tre celle nella ...
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porticato2
porticato2 s. m. [der. di portico]. – In genere, lo stesso che portico; in partic., portico lungo e spazioso, o complesso di portici distribuiti lungo il perimetro di una piazza, di un cortile, di un chiostro, ecc.