BIANCHINI, Lodovico
Pasquale Villani
Nacque a Napoli l'11 agosto 1803, da Domenico e da Margherita Sciullo; già a soli quindici anni, mentre faceva ampie letture soprattutto di economia e di storia, [...] di una industria nazionale del ferro (1834), di stabilimenti per raffinare lo zucchero, e schierandosi contro l'istituzione di portifranchi a Nisida o in altri luoghi del Regno (1835). In quegli stessi anni - certo i più fecondi dell'attività ...
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DE AUGUSTINIS, Matteo
Silvio De Majo
Nacque a Felitto (nella provincia di Salerno) da Domenico e da Angela Migliaccio il 15 aprile del 1799, come riferiscono i suoi contemporanei Moreno e De Sterlich: [...] l'8 ott. 1845.
Opere del D., oltre a quelle citate: Del gelso e della seta per gli italiani (Napoli 1833); De' portifranchi e della influenza di essi sulla ricchezza e Prosperità delle nazioni (ibid. 1833); Alcuni pensieri intorno a una misura di ...
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BROGGIA, Carlo Antonio
Luigi De Rosa
Nato a Napoli nel 1698 da agiata famiglia e rimasto orfano a diciassette anni, si trasferì a Venezia presso uno zio parroco, da cui fu avviato alla pratica commerciale. [...] reputava utili per arricchire non gli Stati che li istituivano, ma soltanto alcuni mercanti, specie stranieri. Inoltre i portifranchi rendevano impossibile l'istituzione di altri dazi. Il B. era anche contrario agli appalti di imposte, dazi, gabelle ...
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ERRERA, Alberto
Alessandro Polsi
Nato a Venezia il 14 apr. 1842 da Giacomo, commerciante ebreo, la cui famiglia esercitava anche attività bancaria, e da Elena Ventura, intraprese gli studi di giurisprudenza [...] 1872; La vita e i tempi di D. Manin: narrazione (in collaborazione con C. Fenzi), Venezia 1872; Vantaggi e danni dei portifranchi, con particolare riguardo a Venezia, Genova, Trieste e Fiume, ibid. 1873; Il "krach" del 1873-74, in Nuova Antologia ...
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BIUNDI, Giuseppe
Francesco Brancato
Nato a Palermo il 30 ott. 1822 da Salvatore e da Emanuela Compagno, frequentò la facoltà di giurisprudenza della città natale dal 1837 al 1840, senza però conseguire [...] tariffe doganali, "le quali - rilevava - per taluni generi sarebbero sempre dannose ove non equivalessero ad assoluta franchigia" (I portifranchi, con alcune riflessioni economiche su quello di Messina,ibid., VI [1857], pp. 5-7).
Il B. non prese ...
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CAPPELLO, Piergiovanni
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 21 maggio 1681 da Andrea e da Paolina Bonfadini. Non molto attiva né particolarmente brillante fu la sua carriera politica, che non gli consentì [...] da vari autori stranieri, tratta in modo ordinato e organico di numerose istituzioni connesse al commercio (dazi, portifranchi, fondaci, mercati, privilegi ecc.), sempre ricorrendo all'esempio della legislazione della Repubblica veneta di cui elogia ...
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franco2
franco2 agg. [dal prec.: propr. «uomo libero del popolo dei Franchi»] (pl. m. -chi). – 1. ant. o letter. Ardimentoso, intrepido: affrontò f. il pericolo; la Persia e il fato assai men forte Fu di poch’alme f. e generose (Leopardi);...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...