DE FRANCHI, Giacomo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1590 da Federico De Franchi Toso, doge nel 1623-25, e da Maddalena fu Gerolamo Durazzo. La potenza politica ed economica della famiglia [...] mossa a Genova dal duca di Savoia, alleato del re di Francia (nel quadro della guerra dei Trent'anni), fece richiamare il D 1623 e il 1624, eletto padre del Comune, diresse in porto i lavori di ricostruzione del molo vecchio, che era fortemente ...
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CARNAZZA, Gabriello
AAgnello
Nato a Catania il 26 apr. 1871, figlio del sen. Giuseppe Carnazza Amari, studiò legge nella università locale, coltivando gli studi romanistici in cui ebbe maestro Pietro [...] , pp. 861-63).
La traduzione del Goldschmidt venne stroncata da L. Franchi nella prestigiosa Rivista italiana per le scienze giuridiche (XI [1891], pp. autostrade, il completamento e l'arredamento dei porti principali del paese.
Intanto, mentre si ...
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GRIMALDI, Raniero
Riccardo Musso
Figlio di Lanfranco di Grimaldo, dovette nascere poco dopo il 1272, forse a Nizza. Fu uno dei capi della fazione guelfa e acquistò grande fama quale ammiraglio al servizio [...] la carica di ammiraglio al G., che in tutta fretta si portò dal Mediterraneo in Atlantico con una decina di galee armate a fiamminga, egli fece ritorno con il grosso delle sue navi in Francia, a Boulogne, da dove inviò in catene il conte di Namur ...
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GRIMALDI, Raniero
Riccardo Musso
Secondo di questo nome, primogenito di Carlo e di Luchinetta di Gherardo Spinola, nacque probabilmente a Genova, intorno al 1325. Trascorse la giovinezza alla corte [...] portoghesi, effettuarono una devastante scorreria lungo i porti inglesi della Manica; l'anno successivo egli di giugno del 1384, diretto in Puglia dove si trovava l'esercito franco-angioino. Il 22 agosto, a Bari, Luigi gli concesse l'investitura ...
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DURAZZO, Giovan Agostino
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 13 marzo 1632, secondogenito maschio dei dieci figli di Gerolamo e di Maria Chiavari di Gian Luca (doge nel 1627-29).
La famiglia [...] Parigi a Londra e sopratutto la persistente ostilità della Francia al progetto costrinsero Genova a cercare altre strade: fama di uomo colto, ricco e curioso legittimava - che doveva portarlo in Ungheria, in Polonia e fino ai confini della Turchia, ...
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DRAGONETTI, Giacinto
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila nel 1738 dal marchese Gianfilippo, studiò a Roma nel collegio "Nazareno", dove si mise in mostra come scrittore di eleganti versi italiani e latini. [...] per il D. non esiste la possibilità di una guerra che porti a vantaggi territoriali di uno Stato ai danni di un altro.
Per al giudizio della Giunta di Stato e fu costretto all'esilio in Francia, dove rimase fino al 1803. Tornato nel Regno, si ritirò ...
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DROCTULFO (Drocton, Droctulfus)
Stefano Gasparri
Svevo o alamanno di stirpe, crebbe, secondo quanto afferma Paolo Diacono, presso i Longobardi e, poiché era "fórma idoneus", aveva ottenuto da loro la [...] (l'ultima?) della sua vita rimane incerta, il fatto che egli porti un nome che è unico in tutta l'età longobarda, induce ad alle circostanze favorevoli create per i Bizantini dall'invasione franca in Italia (la ribellione di Faroaldo, invece, ...
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PESCATORE, Enrico
Enrico Basso
PESCATORE, Enrico. – Discendente della nobile famiglia genovese dei Di Castello, Pescatore sposò la figlia di Guglielmo Grasso, conte di Malta e ammiraglio di Sicilia [...] per prevenire il prevedibile contrattacco veneziano, edificando (o più verosimilmente ristrutturando, come porta a ipotizzare la mescolanza di nomi ‘franchi’ e greci) ben quattordici castelli: Mirabello, Monforte, Bonifacio, Castelnuovo, Belriparo ...
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FRANCESCHI, Giovan Francesco de
Aurelio Cevolotto
Figlio di Giovan Pietro e Catetta (o Caterinetta) Sauli, appartenente a una famiglia della nobiltà "nuova" genovese ascritta all'"albergo" De Franchi, [...] e il re cattolico, provocato dal rifiuto del podestà di Savona di acconsentire allo sbarco di truppe spagnole in quel porto.
Sofferente di gotta e a lungo impegnato nel problema (non privo di implicazioni politico-cerimoniali di un certo rilievo) di ...
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Lateranense IV, concilio
GGirolamo Arnaldi
Nei Dictatus papae di Gregorio VII, la XVI proposizione prescrive che "nessun concilio possa essere chiamato generale senza l'autorizzazione del papa". Si [...] Sei anni prima del Natale dell'800, il sovrano dei franchi indisse e presiedette a Francoforte (giugno 794) un concilio cui obbedire, non comandare. Ci duole che il raffreddarsi della carità porti alcuni a violare con le loro leggi o, per meglio dire ...
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franco2
franco2 agg. [dal prec.: propr. «uomo libero del popolo dei Franchi»] (pl. m. -chi). – 1. ant. o letter. Ardimentoso, intrepido: affrontò f. il pericolo; la Persia e il fato assai men forte Fu di poch’alme f. e generose (Leopardi);...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...