CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] 188), accuratamente delineato in prospetto e con uno schema di pianta per la "porta p[er] lo palatio del Cardinale di sto Giorgio di Roma", poi palazzo dell'interno. Ne consegue un insieme volumetricamente assai più compatto ed elementare di quello ...
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Nome con cui è noto l'architetto Antonio di Bartolomeo Cordini (Firenze 1484 - Terni 1546). Formatosi come carpentiere e maestro di legname, seguì gli zii materni Giuliano e Antonio il Vecchio a Roma (1503 circa), dove intraprese studî sull'antico entrando anche a far parte della bottega di Bramante. ... ...
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Fabrizio Di Marco
Una famiglia di architetti rinascimentali
Giuliano e Antonio il Giovane da Sangallo fecero parte di una nota famiglia di artisti, artigiani e architetti fiorentini provenienti dal ramo dei Giamberti; il soprannome da Sangallo deriverebbe dal nome della contrada in cui abitavano. Giuliano ... ...
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Gustavo Giovannoni
Architetto fiorentino del Rinascimento nato nel 1483, morto nel 1546. Il cognome e la data di nascita di questo grandissimo architetto erano finora falsati o incerti; il primo per l'errata notizia del Vasari che, confondendo forse col parentado di Giuliano da Sangallo, faceva appartenere ... ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] Sebastiano del Piombo - si erano assicurati l'esecuzione della sala di Costantino, portando così a termine il progetto appena iniziato dal loro maestro, e il 5 della sua opera. La concezione plastico-volumetrica delle facciate, l'adozione dell'ordine ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] le posture accentuando le virtuosistiche torsioni e l’enfasi volumetrica delle membra e dei panneggi. Già dal Vasari con l’aiuto di Raffaello da Montelupo e d’altri collaboratori, portò a compimento in San Pietro in Vincoli, sia pure in forma assai ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] Dreyfus, interpolata però con altro di maggior espansione volumetrica, che doveva essere anch’esso disponibile nel malato Domo» e l’architetto-medico51. Un’altra ragione che ci porta a datare la tavola dell’Ambrosiana non lontano dal 1487 è il ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] la calma espressività dello sguardo e il forte risentimento volumetrico del volto si inseriscono nello stesso schema, mentale e corpi si precisa una linea di ricerca espressiva in quegli anni portata avanti anche dal Pontormo a Firenze, e che di lì ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] Duomo di Teano, che riesce a coniugare la saldezza volumetrica e d’impianto spaziale appresa da Giotto, con il maniera diretta solo fino al completamento dello zoccolo di base per essere portato a termine, dopo la sua morte, da Andrea Pisano e ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] dimostrò, a più riprese, sensibile), il senso e la portata del tirocinio romano. Illuminante il confronto con l'altra Agonia resta sopraffatto dall'esaltazione plastica e dalla dilatazione volumetrica, che derivano da suggestioni di diversa matrice ...
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GIOVANNI dal Ponte (Giovanni di Marco)
Michela Becchis
Nacque da Marco a Firenze nel 1385 come si evince dalle portate al Catasto che egli presentò nel 1427, nel 1430 e nel 1433 (Horne, Appendice…, pp. [...] nella chiesa di S. Miniato al Monte a Firenze; infatti, nella portata al Catasto del 1427 e nelle successive del 1430 e del 1433, compare questi ultimi, la ricerca di un'ampiezza volumetrica, di una forte plasticità determinata dall'accentuato ...
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BIGORDI, Ridolfo, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Figlio di Domenico e di Costanza di Bartolomeo Nucci, nacque a Firenze il 4 febbr. 1483. Alla morte del padre passò a vivere con lo zio David, [...] Galleria Palatina di palazzo Pitti, in cui la fermezza volumetrica della forma acquista un valore quasi astratto, in parallelo Al 1513 è datata l'Annunciazione a mosaico della lunetta della porta d'accesso al chiostrino dei Voti della SS. Annunziata, ...
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BOTTONI, Pietro (Piero)
Maristella Casciato
Nacque da Vincenzo e da Carolina Levi l'11 luglio 1903 a Milano, città dove abitò sempre e a cui legò gran parte della sua attività.
Conseguito il titolo di [...] Aires a Milano, un edificio polifunzionale con una soluzione volumetrica che interrompeva la cortina delle quinte stradali e nella (1959), n. 7, pp. 443-451; E. Bonfanti-M. Porta, Città, museo e architettura, Firenze 1973, passim; Il razionalismo e l ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» come movimento delle gambe e come misura...
motore2
motóre2 s. m. [per sviluppo semantico dalla voce prec.]. – 1. a. In senso lato, ogni sistema materiale capace di trasformare una forma di energia qualsiasi in energia meccanica, atta a provvedere alla locomozione di veicoli, a servire...