In botanica, si dice della deiscenza dei frutti secchi pluriloculari, che si aprono per mezzo di pori dai quali escono i semi. I pori si formano in seguito alla trazione esercitata da porzioni di tessuto [...] zone più sottili e più deboli del pericarpo. Per es., papavero (tanti pori al disotto del disco stigmatico quanti sono i carpelli), bocca di leone (3 pori presso l’apice), campanula (3 pori presso l’apice o presso la base del frutto) ecc.
È detta p ...
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xiloporosi In patologia vegetale, malattia caratterizzata da alterazione del legno adiacente al cambio, con formazione di pori che presentano all’interno ciuffi di elementi corticali. ...
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Botanica
Stato di sofferenza delle radici di una pianta che cresce in terreno asfittico, nel quale cioè la circolazio;ne dell’aria nei pori del terreno difetta o manca per eccessiva quantità di acqua [...] o per eccessivo costipamento del terreno. Se prolungata, l’a. risulta dannosa all’intera pianta.
Medicina
Impedimento più o meno grave, talora mortale, della respirazione. Può avvenire per alterata composizione ...
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Famiglia di piante tradizionalmente classificata nelle Parietali, ma inclusa dalla sistematica cladistica nel nuovo ordine Poligonali. Il monofiletismo delle D. è sostenuto da caratteri morfologici sinapomorfi [...] (➔ cladismo) riguardanti la struttura del polline, che presenta da 3 a molti pori, e le caratteristiche foglie sensitive che hanno sviluppato diversi meccanismi per la cattura degli insetti, dai quali traggono elementi nutritivi.
Vi appartengono ...
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botanica Ognuna delle piccole aree che nella parete cellulare punteggiata corrispondono a punti di minore ispessimento per limitata crescita in spessore della parete primaria e mancata formazione di quella [...] secondaria; si formano così dei canalicoli (porocanali) i cui orifizi corrispondono ai pori che si osservano al centro delle punteggiature. Un tipo particolare di p. è quella areolata (➔ areola), nel legno omoxilo delle conifere. linguistica Il ...
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In botanica, lo strato più esterno della membrana del granulo pollinico.
L’e. è costituita da sporopollenina, formula C90H129O12(OH)15, una sostanza resistente prodotta dalle cellule secretrici dello strato [...] del tappeto o dal periplasmodio dell’antera.
Spesso l’e. mostra sculture di vario tipo (aculei, lamelle, verruche, reticoli) e pori, cioè punti dove manca o è sottilissima. Corrisponde all’episporio delle spore di alcune piante. ...
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(o Alismacee) Famiglia di erbe palustri e acquatiche Monocotiledoni delle regioni calde e temperate, con foglie basali e ricche infiorescenze, costituite da fiori trimeri. La monofilia delle A. è sostenuta [...] . I caratteri morfologici sinapomorfi (➔ cladismo) riguardano la presenza di vasi laticiferi con lattice bianco, il polline dotato di aperture simili a pori e l’embrione nel seme fortemente curvato. I generi principali sono Alisma e Sagittaria. ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni erbacee, arboree o arbustive, ordine Mirtiflore, affine alle Mirtacee. Il monofiletismo delle M. è sostenuto dall’analisi della morfologia e del DNA. Alcuni caratteri morfologici [...] : gli stami, che sono ripiegati e portano le antere verso un lato del fiore; le antere, che si aprono attraverso pori apicali; l’assenza di nettari; i semi usualmente piccoli e numerosi; le foglie opposte, con nervature secondarie subparallele che ...
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In botanica, apparato escretore presente in molte foglie, da cui escono goccioline di acqua per ‘guttazione’. Se ne conoscono due tipi: i. senza rapporti diretti con il sistema vascolare, detti i. epidermici, [...] , presenti sulla pagina inferiore della foglia; i. direttamente collegati con il sistema vascolare, detti stomi acquiferi o pori acquiferi, che differiscono dagli stomi normali perché immobili, sempre aperti e la loro camera sottostomatica è piena d ...
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poro
'pòro s. m. [dal lat. tardo porus, gr. πορός, propr. «passaggio», affine a πείρω «passare attraverso»]. – 1. In genere, piccola cavità che dall’interno si apre verso l’esterno in un corpo poroso: i p. della carta, dei mattoni, del legno,...
umidita
umidità s. f. [dal lat. tardo humidĭtas -atis, der. di humĭdus «umido»]. – 1. Il fatto, la condizione di essere umido: u. di una parete; una stanza piena di u.; i panni devono avere una certa u., per venire stirati bene. 2. Presenza...