Plotino
203-206
Nasce a Licopoli, in Egitto
232
Comincia a dedicarsi alla filosofia, frequenta per un decennio la scuola di Ammonio Sacca
243
Lascia Alessandria per seguire l’imperatore Gordiano III [...] e insegna, senza scrivere niente, fino al 253
254-263
Compone 21 trattati
264-268
Redige altri 24 trattati
268-269
Compone gli altri 9 trattati che, insieme ai precedenti, Porfirio ordinerà in 6 gruppi di 9: le Enneadi
269-270
Muore in Campania ...
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BRASAVOLA (Brasavoli), Antonio, detto Antonio Musa
Giuliano Gliozzi
Nacque a Ferrara il 16 genn. 1500 da Francesco, patrizio ferrarese, e da Margherita Maggi, di nobile famiglia bresciana.
Avviato in [...] da essere invitato nel 1519 - dopo soli due anni di corso - a tenere pubbliche lezioni sull'Isagoge di Porfirio, e da conseguire l'anno successivo la laurea in filosofia e medicina, sostenendo pubblicamente le proprie Conclusiones non soltanto ...
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genere
Alfonso Maierù
Il termine, nella forma volgare, occorre solo nel Convivio; nella forma latina (genus, greco γένος) occorre in tutte le opere latine di D., sempre con vari significati.
Secondo [...] apud philosophos sermo est "; vedi il confronto istituito da Boezio (In Isag., ediz. Brandt, I 34 ss.) fra la partizione di Porfirio e quella di Vittorino.
A proposito dell'uso logico di g., è da ricordare che nel Medioevo ci si chiese, seguendo ...
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Sotto tale denominazione si intendono due diverse scuole neoplatoniche. La prima, fiorita nella prima metà del 3° sec. d.C. e fondata da Ammonio Sacca, comprende filosofi come Longino, Origene pagano, [...] e si sviluppò a Roma, dove Plotino si trasferì nel 244 d.C. e dove finì di comporre le Enneadi (➔), soprattutto grazie a Porfirio di Tiro, suo allievo dal 263 (al quale si deve, tra l’altro, l’ordinamento tematico dell’opera, di cui fu l’editore ...
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CALVINO, Italo
Domenico Scarpa
Nacque a Santiago de Las Vegas, nell'isola di Cuba, il 15 ottobre 1923, figlio primogenito di Mario, agronomo, e di Giulia Luigia Evelina (Eva) Mameli, botanica.
Il padre [...] , l'attuale Imperia, tra il 1909 e il 1917 risiedette in Messico dove collaborò alla riforma agraria voluta dal dittatore Porfirio Díaz. Sul finire del 1917 si spostò a Cuba per dirigere la Stazione sperimentale di agricoltura all'Avana. La madre ...
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In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] Roscellino, maestro di Abelardo, Abelardo stesso e più tardi Guglielmo di Occam. Abelardo, alla domanda posta da Porfirio nell’Isagoge circa il valore da attribuire agli universali, in particolare ai generi e alle specie, rispondeva precisando ...
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Filosofo peripatetico, fiorito verso la metà del II sec. d. C. Rivolse la sua attività soprattutto allo studio e al commento degli scritti aristotelici, indagando il loro ordinamento e compiendo, in sei [...] Manuele Briennio; e di ciò ch'egli scrisse intorno alla musica pochissimo è conservato, attraverso le citazioni di Porfirio e di Teone Smirne. I suoi commentarî aristotelici, che poco si allontanavano dalla dottrina del maestro, furono molto citati ...
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Umanista (Brozas, Cáceres, 1523 - Salamanca 1601), pubblicò edizioni commentate di Ovidio (1546), Orazio (1591), Virgilio (1591), delle Sylvae del Poliziano (1596). Per quanto concerne la letteratura spagnola [...] ), un trattato di oratoria, De arte dicendi (1556), perfezionato poi nell'Organum dialecticum et rhetoricum (1579), Minerva, seu de causis linguae latinae (1587), ecc. Per il trattato De los errores de Porfirio (1588) ebbe contrasti col Sant'Offizio. ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] Apamea sull'Oronte, che diede i natali a Posidonio, avevano operato Numenio (II sec.) e Giamblico (IV sec.), discepolo del grande Porfirio di Tiro. A Gaza continuava a esistere la scuola di retorica che, a partire dalla fine del V sec., fu centro di ...
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differenza
Il concetto appare già chiaramente tematizzato nel pensiero di Aristotele, a partire dall’analisi del concetto di definizione e del metodo per costruirla attraverso il genere prossimo e la [...] gli animali terrestri che sono uomini da quelli che non lo sono. Un’analisi più profonda del concetto di d. è proposta da Porfirio nella sua opera Isagoge (268 - 270 d.C.). La d. è inserita tra i categorumeni o predicabili e distinta in un senso ...
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porfira
pòrfira s. f. [lat. scient. Porphyra, dal gr. πορϕύρα «porpora», per il colore del tallo]. – Genere di alghe rodoficee della famiglia bangiacee, con 25 specie distribuite in tutti i mari, di cui 2 in Italia caratterizzate da un tallo...
porfiria
porfirìa s. f. [der. di porfir(ina)]. – Malattia primitiva determinata da alterato metabolismo dell’eme e connessa a fattori genetici o a cause tossiche, di cui esistono diverse forme cliniche (p. eritropoietica, p. epatica, ecc.)...