Città del Messico (265.033 ab. nel 2005), capitale dello Stato omonimo, posta a 1545 m s.l.m. in un’ampia vallata. Lavorazione artigianale e fabbriche di tessuti. Sviluppato il turismo; industrie alimentari. [...] nel 1522 circa, rimase fedele al governo vicereale durante le guerre d’Indipendenza fino al 1812; nel 1864-65 fu roccaforte di Porfirio Díaz contro i Francesi, che la conquistarono nel febbraio 1865.
Stato di O. (95.952 km2 con 3.506.821 ab. nel ...
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Scrittore latino cristiano originario dell'Africa (n. 280-285 circa). Dotato di notevole vigore, V. utilizza, negli scritti teologici ed esegetici, la sua cultura retorica e filosofica nell'ambito di una [...] ) tra cui traduzioni e commenti del Perì hermeneias e delle Categorie di Aristotele; una trad. dell'Isagoge di Porfirio; un'Ars grammatica, un Liber de definitionibus, le Explanationes in Ciceronis Rhetoricam (commento al De inventione) che ebbero ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] importanza la verità storica e la precisione, mi sono proposto di indagare con cura»40, dice subito dopo l’accenno a Porfirio, e continua spiegando la struttura dell’opera. In essa anche l’inizio da Abramo, il profeta in cui sono chiamate tutte ...
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Los olvidados
Rinaldo Censi
(Messico 1950, I figli della violenza, bianco e nero, 88m); regia: Luis Buñuel; produzione: Oscar Dancigers per Ultramar; sceneggiatura: Luis Buñuel, Luis Alcoriza, Max Aub, [...] dalla sua personalità. Il gruppo picchia a sangue un vecchio suonatore ambulante cieco, don Carmelo, sostenitore del dittatore Porfirio Díaz. Jaibo vuole poi vendicarsi del suo compagno Julián, che considera responsabile del suo arresto: lo aspetta ...
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PACHECO, Carlos
Ezequiel A. Chavez
Generale e uomo di stato messicani, nato a Balleza (Chihuahua) nel 1839, morto il 15 settembre 1891. Arruolatosi soldato a 19 anni, combatté contro l'intervento francese. [...] commercio (1881-1891), spiegò in questa carica un'intensa e benefica attività. Fedele seguace delle tendenze di Porfirio Díaz, fondò, la direzione generale della statistica; promosse i lavori pubblici, specialmente ferroviarî, telegrafici e portuali ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] quella monarchia assoluta che è diventata l’Impero. Basterà ricordare un passo del discorso di Macario Magnete, maschera di Porfirio, che polemizza con la posizione cristiana:
Tuttavia cercheremo di sapere in modo chiaro ciò che riguarda la monarchia ...
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specie (spezie; spece, per ragioni di rima)
Alfonso Maierù
Il termine designa ciò che vale a caratterizzare una classe d'individui che partecipa della stessa essenza, e quindi sia gl'individui considerati [...] " di una certa cosa.
Il termine conserva prevalentemente l'uso tecnico quale è stato diffuso nel Medioevo dalle traduzioni dell'Isagoge di Porfirio; in essa s. è definita innanzi tutto come quel concetto che è compreso in un genere (v. GENERE, e cfr ...
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Scienza greco-romana. Armonica
Andrew Barker
Armonica
La scienza armonica nel IV secolo
Dallo studio delle fonti greche si evince che i fenomeni musicali iniziarono a essere considerati secondo un [...] in modi che non trovano riscontro da nessun'altra parte e si collegano a speculazioni sull'animo umano più vicine a Plotino e Porfirio che a Platone stesso.
Dei due rimanenti libri, il primo è poco più di un compendio, per quanto di valore, dell ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] . La pergamena, di colore rosso cupo, necessitava di lettere in forte risalto, onde poter essere lette agevolmente; nel volume di Porfirio, così come in c. purpurei più tardi, ciò fu ottenuto utilizzando l'oro e l'argento, che, in esemplari più ...
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Filosofo (n. in Scozia, prob. presso Duns, Berwick, 1265-66 circa - m. Colonia 1308). Verso il 1278 entrò nell'ordine dei frati minori; nel 1303 leggeva le Sentenze a Parigi ove divenne poi maestro di [...] (commenti alle Sentenze: il primo opera diretta di D. S., il secondo reportatio dei discepoli), Quaestiones su opere logiche (Porfirio, Aristotele), De anima e Theoremata (redatte da discepoli, non sappiamo se approvate dal maestro). D. S., che è ...
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porfira
pòrfira s. f. [lat. scient. Porphyra, dal gr. πορϕύρα «porpora», per il colore del tallo]. – Genere di alghe rodoficee della famiglia bangiacee, con 25 specie distribuite in tutti i mari, di cui 2 in Italia caratterizzate da un tallo...
porfiria
porfirìa s. f. [der. di porfir(ina)]. – Malattia primitiva determinata da alterato metabolismo dell’eme e connessa a fattori genetici o a cause tossiche, di cui esistono diverse forme cliniche (p. eritropoietica, p. epatica, ecc.)...