FACCHINI, Francesco
Renato G. Mazzolini
Nacque a Forno (ora frazione di Moena, in provincia di Trento) il 24 ott. 1788 da Domenico e Margherita Degaudenz. Dal sacerdote Cristoforo Welponer fu avviato [...] 1862).
Interessato alla questione dell'origine delle Alpi, il F. indagò con attenzione la relazione di reciproca giacitura del porfido augitico e della dolomite nelle valli di Fassa e di Fiemme che erano state oggetto privilegiato di studi da parte ...
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GIOVANNI di Paolo (Giovanni di Paolo Romano)
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo marmorario originario di Roma, figlio primogenito di Paolo, il capostipite di una famiglia di [...] della chiesa (Muñoz, p. 52).
Il ciborio appartiene al tipo a tegurio. La copertura, sostenuta da quattro colonne di porfido rosso coronate da capitelli corinzi di spoglio (Claussen, 1989), consta di due ordini di colonnine poste su architravi di ...
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MAGGI, Alessandro (noto anche come Alessandro Bassano)
Claudia Terribile
Figlio di Livio, nacque a Padova nel 1509; ebbe un fratello, Camillo, maggiore di lui, e sicuramente una sorella, andata in sposa [...] .
Il palazzo di famiglia a Padova, più noto come la "casa degli specchi" per via delle particolari decorazioni in porfido, fu progettato e fatto costruire dal nonno paterno del M., Annibale detto Bassianino. Questi fu attivo nella seconda metà del ...
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GIARDINI, Giovanni
Antonella Capitaniio
Figlio di Giacomo e Innocenza Guardigli, nacque nel 1646 a Forlì, nella cui chiesa cattedrale venne battezzato il 24 giugno dello stesso anno.
Quarto di sette [...] dal tesoriere del Sacro Palazzo e descritto come un "Tabernacolo di porfido guarnito con cornici di rame dorato, con due angeli anch' dorato con una croce opera del Gelpi. Urnetta di porfido guarnita di cristalli" (Bulgari). Altra opera di spicco ...
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FERRUCCI
Sandro Bellesi
Famiglia fiesolana di scultori e pittori, proveniente probabilmente da Piombino, stabilitasi in età medioevale a Firenze, dove molti suoi esponenti ricoprirono incarichi importanti [...] fu padre di Francesco (v. voce), artista morto a Firenze nel 1585 e detentore del segreto della lavorazione del porfido. Da Francesco nacquero Vincenzo, Cosimo, Giovan Battista e Romolo (v. voce). Da GiovanBattista, nato negli anni Trenta del sec ...
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MALATESTA, Annibale
Rosella Carloni
Figlio di Gaetano e di Flaminia Orlandi, nacque intorno al 1754, probabilmente a Roma.
Nel 1771 risiedeva in questa città in via Vittoria con la moglie Caterina Valentini [...] scolpirà l'epigrafe funebre nella chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo (1803; Id., 2001).
Nel 1795 acquistò 4 rare colonne di porfido nero dal duca Pio Bonelli (Caira Lumetti, p. 359) e due anni dopo presentò una richiesta al camerlengo per esportare una ...
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GIOVANNI di Paolo
Carolyn C. Wilson
Figlio di Paolo di Grazia e di una monna Mina, G. nacque a Siena probabilmente verso la fine del XIV secolo. Firmò spesso le sue opere come "Iohannis Pauli de Senis" [...] privato sono piccoli trittici con cornici a timpano, in legno dorato (in alcuni casi con il retro realizzato a imitazione del porfido e del marmo) con rappresentazioni della Madonna con Bambino e santi. Un primo esempio, databile al terzo decennio, è ...
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FANCELLI, Pandolfo
Sandro Bellesi
Figlio dello scalpellino settignanese Bernardo, nacque, probabilmente a Mantova, intorno all'ultimo decennio del sec. XV. Avviato alle arti plastiche nella bottega [...] risale la prima opera documentata a Pisa: il capitello per il cero pasquale destinato in origine a una colonna in porfido nella cattedrale; allogato al F. dall'operaio del duomo G. B. Papponi, fu lasciato interrotto alla morte dello scultore (1526 ...
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BUONVICINO (Bonvicino), Ambrogio
Serenita Papaldo
Figlio di Iacopo, nacque a Milano nel 1552 circa; fu detto anche "Malvicino", forse a causa del suo carattere che, come ricordano i documenti, lo portò [...] dove egli, secondo i documenti, avrebbe lavorato. Per S. Giovanni in Laterano eseguì nel 1597 gli Angeli in bronzo e porfido, sotto il ciborio dell'Olivieri, che, "discendenti dal manierismo lombardo del Fontana, divennero a Roma, come altri da lui ...
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CREMONA (Carmona), Melchiorre (Marchionne, Melchionne)
Rosella Carloni
Lombardo, scalpellino, erroneamente considerato dal Brun come appartenente alla famiglia di Giovan Pietro Cremona, è documentato [...] (ibid., pp. 120, 211). Nel 1599 scolpì i capitelli in marmo con lo stemma di Clemente VIII, posti sulle colonne di porfido all'ingresso della cappella di S. Giovanni Evangelista del battistero lateranense (Donati, 1942, pp. 337, 349 n. 2; Corbo, 1975 ...
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porfido
pòrfido s. m. [da porfiro, per dissimilazione]. – In petrografia, termine generico usato per indicare rocce eruttive filoniane (corrispondenti ai graniti o alle sieniti) o effusive paleovulcaniche (corrispondenti alle lipariti e alle...
microporfido
micropòrfido s. m. [comp. di micro- e porfido]. – In petrografia, porfido nel quale le caratteristiche strutturali sono poco o per nulla visibili macroscopicamente, per le esigue dimensioni dei fenocristalli e dei componenti la...