GIOVANNI di Paolo
Carolyn C. Wilson
Figlio di Paolo di Grazia e di una monna Mina, G. nacque a Siena probabilmente verso la fine del XIV secolo. Firmò spesso le sue opere come "Iohannis Pauli de Senis" [...] privato sono piccoli trittici con cornici a timpano, in legno dorato (in alcuni casi con il retro realizzato a imitazione del porfido e del marmo) con rappresentazioni della Madonna con Bambino e santi. Un primo esempio, databile al terzo decennio, è ...
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TRANSDANUBIO
E. Marosi
Regione storica appartenente attualmente per la maggior parte all'Ungheria, che comprendeva, fino al 1920, parti dei tre comitati occidentali di Sopron, Vas e Zala, ora nel Burgenland [...] pietra calcarea rossastra dura) proveniente dai monti Gerecse, nei pressi di Esztergom. Il suo utilizzo, in sostituzione del porfido, come materiale da costruzione e per opere di scultura architettonica e tombe, sia nel Medioevo sia nel Rinascimento ...
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FANCELLI, Pandolfo
Sandro Bellesi
Figlio dello scalpellino settignanese Bernardo, nacque, probabilmente a Mantova, intorno all'ultimo decennio del sec. XV. Avviato alle arti plastiche nella bottega [...] risale la prima opera documentata a Pisa: il capitello per il cero pasquale destinato in origine a una colonna in porfido nella cattedrale; allogato al F. dall'operaio del duomo G. B. Papponi, fu lasciato interrotto alla morte dello scultore (1526 ...
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Vedi ALESSANDRINA, Arte dell'anno: 1958 - 1973
ALESSANDRINA, Arte
A. Adriani
1. Il problema dell'arte A. - Il problema dell'arte A. è ancora fra i più oscuri dell'arte ellenistica. La relativa scarsezza [...] . Arch., XLIX, 1945, p. 425 ss.; idem, in Proc. Amer. Philos. Society, XCIII, Filadelfia 1949, p. 425. Tarde sculture in porfido, K. Michalowski, in Röm. Mitt., XLIII, 1928, p. 132 ss.; R. Delbrück, Ant. Porphyrwerke, Berlino-Lipsia 1932; G. Lippold ...
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VENEZIA
I. Baldassarre
Città lagunare tra le foci del Piave e del Brenta, fondata dalle popolazioni del retroterra (Vèneti) fuggite in seguito alle invasioni barbariche (e in particolare quelle dei [...] vol. ii, p. 353).
d) Tetrarchi. - All'angolo esterno del Tesoro, verso il Palazzo Ducale, si trovano quattro figure di porfido, per le quali si veda la voce tetrarchi.
e) Tesoro. - Anche nel Tesoro di S. Marco sono conservati alcuni pezzi eccezionali ...
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MASSIMINO DAZA (Galerius Valerius Maximinus)
E. Panvini Rosati
Imperatore romano, figlio di una sorella di Galerio.
Non si conosce l'anno della sua nascita, ma, secondo le fonti (Lact., De mort. pers., [...] meno brutale di quella di Galerio e sembrano accennare una maggiore scaltrezza.
Discussa è l'attribuzione a M. del busto in porfido da Athribis del museo del Cairo; la somiglianza con le effigi monetali di Licinio e l'età matura del personaggio ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] Al centro del Foro l’imperatore fece innalzare una colonna di porfido, che doveva raggiungere in origine i 50 metri di altezza, di Costantino che si ergeva in cima alla colonna di porfido, la onoravano accendendo lampade e bruciando incenso, le ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] 1990, p. 40), il pannello isolato e i lunghi stipiti di casa Martorana, oggi conservati a palazzo Abatellis.Le tombe di porfido nella cattedrale di Cefalù giunsero nella cattedrale di P. per volere di Federico II nel 1215, a eccezione della tomba di ...
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FONTANA
G. Di Flumeri Vatielli
Costruzione di carattere generalmente ornamentale destinata a ricevere l'acqua, artificialmente mediante condotte o spontaneamente da sorgenti naturali, e a regolarne [...] le abluzioni sono descritte spesso dal Lib. Pont. nell'atrio delle basiliche; si trattava di opere di marmo o di porfido (Colasanti, 1926, p. XII).L'ininterrotto rapporto con la cultura classica e i nuovi apporti dell'arte islamica condussero alla ...
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BUONVICINO (Bonvicino), Ambrogio
Serenita Papaldo
Figlio di Iacopo, nacque a Milano nel 1552 circa; fu detto anche "Malvicino", forse a causa del suo carattere che, come ricordano i documenti, lo portò [...] dove egli, secondo i documenti, avrebbe lavorato. Per S. Giovanni in Laterano eseguì nel 1597 gli Angeli in bronzo e porfido, sotto il ciborio dell'Olivieri, che, "discendenti dal manierismo lombardo del Fontana, divennero a Roma, come altri da lui ...
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porfido
pòrfido s. m. [da porfiro, per dissimilazione]. – In petrografia, termine generico usato per indicare rocce eruttive filoniane (corrispondenti ai graniti o alle sieniti) o effusive paleovulcaniche (corrispondenti alle lipariti e alle...
microporfido
micropòrfido s. m. [comp. di micro- e porfido]. – In petrografia, porfido nel quale le caratteristiche strutturali sono poco o per nulla visibili macroscopicamente, per le esigue dimensioni dei fenocristalli e dei componenti la...