ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] quas de Graecia perduxit (Lib. Pont., I, 1886, p. 176ss.), poste dagli architetti costantiniani insieme a quattro colonne in porfido a sostenere il ciborio del sacrario dell'apostolo in S. Pietro in Vaticano e decantate da Gregorio di Tours (590-594 ...
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TEODORA (Θεοδῶρα)
R. Calza
Moglie dell'imperatore Giustiniano; nata intorno al 500 d. C. Figlia d'un orsaro dell'Ippodromo di Costantinopoli, fin da bambina entrò a far parte dell'ambiente del circo, [...] e facciate delle chiese.
Le fonti letterarie parlano di varî ritratti: una immagine dell'imperatrice era eretta sulla colonna in porfido nel cortile delle Terme di Arcadio a Costantinopoli (Procop., De aedif., i, 12) e un'altra dinanzi al Ginnasio di ...
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STRADA (lat. strata da stratus, part. pass. di sternere "pavimentare, lastricare")
Giuseppe LUGLI
Piero GAMBAROTTA
Alberto BALDINI
C. I. A. * C. I. A.- Guido ZANOBINI,
Storia. - Si può studiare la [...] contrastanti, per modo che l'incontro dei cubetti di un arco con quelli degli archi contigui avvenga sempre ad angolo retto. I cubetti di porfido hanno dimensioni più sovente di cm. 6÷8 di lato, oppure cm. 8÷10, 10÷12 e 14÷16, e i loro giunti, dopo ...
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FACCHINI, Francesco
Renato G. Mazzolini
Nacque a Forno (ora frazione di Moena, in provincia di Trento) il 24 ott. 1788 da Domenico e Margherita Degaudenz. Dal sacerdote Cristoforo Welponer fu avviato [...] 1862).
Interessato alla questione dell'origine delle Alpi, il F. indagò con attenzione la relazione di reciproca giacitura del porfido augitico e della dolomite nelle valli di Fassa e di Fiemme che erano state oggetto privilegiato di studi da parte ...
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Vedi COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE dell'anno: 1973 - 1994
COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE (Collezioni dal Rinascimento al sec. XIX, ν. S 1970, p. 242)
C. Gasparri
Questo aggiornamento intende presentare solo le [...] nella libreria del duomo di Siena. La famiglia Piccolomini possiede una vigna a S. Lorenzo da cui provengono un vaso di porfido, altari, ecc.
Bibl.: M. Cristofani (ed.), Siena, cit., p. 156 ss.; G. Agosti, La fama di Cristoforo Solari, in Prospettiva ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le regioni dell'impero bizantino. Costantinopoli
Enrico Zanini
Michael Rogers
Maria Antonietta Marino
Costantinopoli
La città (gr. Βυζάντιον, Κονσταντινούπολις; turco [...] regno di Mehmet II il palazzo fosse un deposito di marmi pregiati. Da qui provenivano sicuramente le gigantesche rotae di porfido utilizzate per la Süleymaniye (1557) i diametri delle quali, rispettivamente 2,65 m e 3,08 m, suggeriscono colonne alte ...
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ROSSELLI, Domenico
Paolo Parmiggiani
– Figlio di Giovanni e di Lagia («lavoranti chon altri»; Fabriczy, 1899, p. 53), nacque nel 1439 a Pistoia (o nel circondario pistoiese). Ebbe quattro fratelli: [...] chiamato dal cognato Salvi d’Andrea a lavorare per la cattedrale di Pisa, dove fu incaricato di trasformare una colonna di porfido in un candelabro pasquale, attraverso l’aggiunta di una base e di un capitello. Il 9 dicembre 1462 ricevette il primo ...
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ZABAGLIA, Nicolò (Nicola, Niccola). – Nacque con il nome di «Nicolò Felice» a Roma, da Alessandro e da Geltrude Baldini, probabilmente nel gennaio del 1667 (Marconi, 2015, p. 18)
Stefano L'Occaso
e non [...] in ruolo (p. 28); già nel 1696 seppe dare prova della sua abilità di meccanico, movimentando la gran tazza in porfido e le statue bronzee poste nel battistero vaticano (p. 31). La sua attività è quasi completamente legata a interventi in Vaticano ...
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GIOVANNI di Paolo (Giovanni di Paolo Romano)
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo marmorario originario di Roma, figlio primogenito di Paolo, il capostipite di una famiglia di [...] della chiesa (Muñoz, p. 52).
Il ciborio appartiene al tipo a tegurio. La copertura, sostenuta da quattro colonne di porfido rosso coronate da capitelli corinzi di spoglio (Claussen, 1989), consta di due ordini di colonnine poste su architravi di ...
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GALERIO (Galerius Valerius Maximianus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano, nato presso Serdica nella Dacia Ripensis, da famiglia di oscura origine. Ignoto l'anno della nascita. Nominato Cesare da Diocleziano [...] e si riunisce con i capelli.
Il ritratto di G. ci è conservato in una delle erme di Salona e nei gruppi in porfido di Venezia e del Vaticano. Il tipo dei Cesari si distingue da quello degli Augusti per forme più slanciate e per una costruzione più ...
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porfido
pòrfido s. m. [da porfiro, per dissimilazione]. – In petrografia, termine generico usato per indicare rocce eruttive filoniane (corrispondenti ai graniti o alle sieniti) o effusive paleovulcaniche (corrispondenti alle lipariti e alle...
microporfido
micropòrfido s. m. [comp. di micro- e porfido]. – In petrografia, porfido nel quale le caratteristiche strutturali sono poco o per nulla visibili macroscopicamente, per le esigue dimensioni dei fenocristalli e dei componenti la...