PALERMO (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Gaetano Mario COLUMBA
Ernesto PONTIERI
Luigi BIAGI
Eugenio ROSSI
Giuseppe CARLOTTI
Tammaro DE MARINIS
Pietro SGADARI di LO MONACO
Adelmo DAMERINI
Città [...] della cattedrale: del periodo normanno sono da ricordare il candelabro per il cero pasquale della Palatina, le sculture in porfido del sarcofago di Federico II, alcuni capitelli nelle chiese e poche altre cose. Prima del Rinascimento non si trova ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] dal Cretacico, i basalti del Monte Baldo, del Veronese e del Vicentino eocenici, e i Berici. Miocenici sono i graniti e porfidi dell'Elba e della Catena metallifera, le sieniti di Biella e le dioriti di Traversella, i graniti di S. Fedelino. In ...
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MATERIALI da costruzione
Luigi SANTARELLA
Leo MADDALENA
Sono quei materiali naturali o artificiali che entrano a far parte della costruzione di un edificio, e anche di costruzioni idrauliche, stradali, [...] più durevoli e per l'interno le altre. Per es., nei climi incostanti, sono più adatti i graniti, le sieniti, i porfidi, i diaspri, mentre i calcari, o più propriamente i marmi, servono meglio per decorazioni interne.
Un dato che bisogna conoscere per ...
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Città del Perù. Antica metropoli e centro religioso, politico e amministrativo degl'Incas. È posta a 3920 m. s. m., in una fertile pianura irrigata dai fiumi Huatanay e Tulluomayu. La città, la cui fondazione [...] un carattere imponente e severo, oltre che per le linee, anche per il materiale di grossi blocchi di granito, porfido, diorite, squadrati e uniti con impareggiabile abilità, sì da non distinguerci quasi le connessure, lisciati con pazienza infinita ...
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TAZZA (fr. tasse; sp. copa, vaso; ted. Schale; ingl. cup, bowl)
Gaetano BALLARDINI
Goffredo BENDINELLI
Piccolo recipiente basso, rotondo, a bocca più larga del fondo, con o senza coperchio, con manico, [...] , la limitata profondità e la ricchezza artistica del piede e delle anse.
Il più sontuoso oggetto del genere è la tazza di porfido, semplice ma grandiosa (m. 4,15 di diam., in un solo pezzo), proveniente dalle Terme di Tito e situata al centro della ...
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Costantino e Costantinopoli sotto Mehmed II
L’eredità costantiniana dopo la conquista ottomana di Costantinopoli
Anna Calia
Il 29 maggio 1453 segna la caduta di un impero e l’atto di fondazione di un [...] colonne bizantine, nove gradini marmorei e due basamenti di un monumento dell’ippodromo, oltre a cinque sarcofagi imperiali in porfido, spostati dai Santi Apostoli.
Come si è detto, uno dei primi gesti tradizionalmente associati a Mehmed II dopo la ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] Al centro del Foro l’imperatore fece innalzare una colonna di porfido, che doveva raggiungere in origine i 50 metri di altezza, di Costantino che si ergeva in cima alla colonna di porfido, la onoravano accendendo lampade e bruciando incenso, le ...
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FONTANA
G. Di Flumeri Vatielli
Costruzione di carattere generalmente ornamentale destinata a ricevere l'acqua, artificialmente mediante condotte o spontaneamente da sorgenti naturali, e a regolarne [...] le abluzioni sono descritte spesso dal Lib. Pont. nell'atrio delle basiliche; si trattava di opere di marmo o di porfido (Colasanti, 1926, p. XII).L'ininterrotto rapporto con la cultura classica e i nuovi apporti dell'arte islamica condussero alla ...
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BUONVICINO (Bonvicino), Ambrogio
Serenita Papaldo
Figlio di Iacopo, nacque a Milano nel 1552 circa; fu detto anche "Malvicino", forse a causa del suo carattere che, come ricordano i documenti, lo portò [...] dove egli, secondo i documenti, avrebbe lavorato. Per S. Giovanni in Laterano eseguì nel 1597 gli Angeli in bronzo e porfido, sotto il ciborio dell'Olivieri, che, "discendenti dal manierismo lombardo del Fontana, divennero a Roma, come altri da lui ...
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CREMONA (Carmona), Melchiorre (Marchionne, Melchionne)
Rosella Carloni
Lombardo, scalpellino, erroneamente considerato dal Brun come appartenente alla famiglia di Giovan Pietro Cremona, è documentato [...] (ibid., pp. 120, 211). Nel 1599 scolpì i capitelli in marmo con lo stemma di Clemente VIII, posti sulle colonne di porfido all'ingresso della cappella di S. Giovanni Evangelista del battistero lateranense (Donati, 1942, pp. 337, 349 n. 2; Corbo, 1975 ...
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porfido
pòrfido s. m. [da porfiro, per dissimilazione]. – In petrografia, termine generico usato per indicare rocce eruttive filoniane (corrispondenti ai graniti o alle sieniti) o effusive paleovulcaniche (corrispondenti alle lipariti e alle...
microporfido
micropòrfido s. m. [comp. di micro- e porfido]. – In petrografia, porfido nel quale le caratteristiche strutturali sono poco o per nulla visibili macroscopicamente, per le esigue dimensioni dei fenocristalli e dei componenti la...