TRANSDANUBIO
E. Marosi
Regione storica appartenente attualmente per la maggior parte all'Ungheria, che comprendeva, fino al 1920, parti dei tre comitati occidentali di Sopron, Vas e Zala, ora nel Burgenland [...] pietra calcarea rossastra dura) proveniente dai monti Gerecse, nei pressi di Esztergom. Il suo utilizzo, in sostituzione del porfido, come materiale da costruzione e per opere di scultura architettonica e tombe, sia nel Medioevo sia nel Rinascimento ...
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FANCELLI, Pandolfo
Sandro Bellesi
Figlio dello scalpellino settignanese Bernardo, nacque, probabilmente a Mantova, intorno all'ultimo decennio del sec. XV. Avviato alle arti plastiche nella bottega [...] risale la prima opera documentata a Pisa: il capitello per il cero pasquale destinato in origine a una colonna in porfido nella cattedrale; allogato al F. dall'operaio del duomo G. B. Papponi, fu lasciato interrotto alla morte dello scultore (1526 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I programmi figurativi della cristianita in Occidente
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il passaggio dall’era antica [...] secolo si pone verosimilmente il ciborio di Sant’Ambrogio, un unicum in stucco policromo innalzato su colonne di porfido sopra l’altare di Vuolvinio, che rappresenta il tramite di un procedimento artistico ininterrotto proiettato già verso gli esiti ...
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RONDONI, Alessandro
Cristiano Giometti
– Nacque a Roma verso il 1644 da Francesco e da Margherita Lapi. L’anno di nascita si ricava dagli stati d’anime della parrocchia di S. Andrea delle Fratte, in [...] ben 80 scudi (González-Palacios, 2004).
La peculiarità dell’opera sta nel fatto che la mozzetta del porporato è realizzata in porfido, mentre la testa è in marmo bianco, forse sull’esempio del busto di Urbano VIII eseguito nel 1631 da Gian Lorenzo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eta ottoniana in Germania e in Italia
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La diversificata produzione artistica ottoniana [...] di Merseburg, il sovrano fa appositamente giungere a Magdeburgo marmi preziosi, ancora riconoscibili nei fusti di colonne in porfido e serpentino posti nel coro dell’odierno edificio. Il cronista non si addentra in dettagli circa ulteriori antichi ...
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Vedi ALESSANDRINA, Arte dell'anno: 1958 - 1973
ALESSANDRINA, Arte
A. Adriani
1. Il problema dell'arte A. - Il problema dell'arte A. è ancora fra i più oscuri dell'arte ellenistica. La relativa scarsezza [...] . Arch., XLIX, 1945, p. 425 ss.; idem, in Proc. Amer. Philos. Society, XCIII, Filadelfia 1949, p. 425. Tarde sculture in porfido, K. Michalowski, in Röm. Mitt., XLIII, 1928, p. 132 ss.; R. Delbrück, Ant. Porphyrwerke, Berlino-Lipsia 1932; G. Lippold ...
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VENEZIA
I. Baldassarre
Città lagunare tra le foci del Piave e del Brenta, fondata dalle popolazioni del retroterra (Vèneti) fuggite in seguito alle invasioni barbariche (e in particolare quelle dei [...] vol. ii, p. 353).
d) Tetrarchi. - All'angolo esterno del Tesoro, verso il Palazzo Ducale, si trovano quattro figure di porfido, per le quali si veda la voce tetrarchi.
e) Tesoro. - Anche nel Tesoro di S. Marco sono conservati alcuni pezzi eccezionali ...
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MONALDI, Carlo.
Laura Possanzini
– Nacque probabilmente a Roma intorno al 1683, come si desume dall’iscrizione alla base della statua di S. Gaetano Thiene, realizzata dal M. nel 1730 in S. Pietro in [...] 1732 e il 1735. Nel 1732 Clemente XII decise di utilizzare per la cappella alcune colonne di porfido e un'antica fontana termale di porfido collocate nel Pantheon; la statua marmorea che doveva servire per il suo predecessore Benedetto XIII sarebbe ...
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ARRAS
A. Jacques
Città della Francia settentrionale, sul sito dell'antica Nematocenna o Nematacum. Capitale dello stato degli Atrebati, arrivò a estendersi per 35 ha. La presenza nella zona di miniere [...] da chiarire), sono importanti i materiali rinvenuti, che nel loro insieme fanno pensare a un contesto cultuale: una statuetta in porfido rosso e un piccolo bronzo raffigurante Attis, un balsamario in bronzo con effigie di Bacco, un vaso in terracotta ...
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MASSIMINO DAZA (Galerius Valerius Maximinus)
E. Panvini Rosati
Imperatore romano, figlio di una sorella di Galerio.
Non si conosce l'anno della sua nascita, ma, secondo le fonti (Lact., De mort. pers., [...] meno brutale di quella di Galerio e sembrano accennare una maggiore scaltrezza.
Discussa è l'attribuzione a M. del busto in porfido da Athribis del museo del Cairo; la somiglianza con le effigi monetali di Licinio e l'età matura del personaggio ...
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porfido
pòrfido s. m. [da porfiro, per dissimilazione]. – In petrografia, termine generico usato per indicare rocce eruttive filoniane (corrispondenti ai graniti o alle sieniti) o effusive paleovulcaniche (corrispondenti alle lipariti e alle...
microporfido
micropòrfido s. m. [comp. di micro- e porfido]. – In petrografia, porfido nel quale le caratteristiche strutturali sono poco o per nulla visibili macroscopicamente, per le esigue dimensioni dei fenocristalli e dei componenti la...