Collezionista (Sydney 1835 - Londra 1909). Stabilitosi in Gran Bretagna nel 1857, costituì un'importante raccolta di porcellane, quadri e disegni antichi, e soprattutto di miniature che legò alla National [...] Gallery, al British Museum e al Victorian and Albert Museum ...
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Scultore (n. Firenze inizî sec. 18º - m. Doccia 1780). Diede un contributo notevole alla manifattura di porcellane Ginori di Doccia (Firenze), dove lavorò per diversi decennî dirigendo il reparto della [...] scultura e modellazione. A lui e al nipote Giuseppe, trasferitosi in seguito alla manifattura di Napoli, si devono gran parte delle statuine di Doccia (puttini, pastori, allegorie delle stagioni e delle ...
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Scultore e modellatore (Fischbach, Sassonia, 1706 circa - Meissen 1775). Dal 1731 diede per la manifattura di porcellane di Meissen modelli per servizî da apparato, gruppi di genere, ecc., di raffinato [...] gusto rococò. Autore di una guarnitura d'altare col Crocifisso e i dodici apostoli per Amalia d'Austria (1737-41, Vienna, Kunsthistorisches Museum) e busti di santi, papi e imperatori ...
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Chimico francese (Doazit, Landes, 1725 - Parigi 1801), si occupò di svariati problemi di chimica industriale, e di tecnologia (porcellane, saponi, acque minerali, leghe fusibili, ecc.); fu direttore della [...] fabbrica di porcellane di Sèvres, membro dell'Académie des sciences e lettore di chimica al Collège de France. Il figlio Jean-Pierre-Joseph (Parigi 1777 - ivi 1844), chimico, direttore della Zecca, si occupò anche di varî problemi tecnologici ( ...
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Industriale (Firenze 1823 - ivi 1878), figlio di Leopoldo Carlo; migliorò i metodi di lavorazione e di cottura della fabbrica di porcellane, riuscendo a sostituire alcune materie prime di importazione [...] con altre italiane; ottenne pure la perfetta riproduzione di alcune antiche maioliche. Di sentimenti liberali, prese parte attiva alle lotte politiche; deputato al parlamento subalpino (1860) e italiano ...
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Possedimento reale, con celebre parco, nei pressi di Madrid. Carlo di Borbone vi trasferì la fabbrica di porcellane di Capodimonte (1759). La nuova produzione, che imitò i modelli più vistosi delle fabbriche [...] francesi, tedesche e italiane, si rivolse soprattutto a rivestimenti parietali a rilievo. La marca di fabbrica è un giglio azzurro. La manifattura fu distrutta nel 1812 ...
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Incisore e pittore (Pforzheim 1883 - Ludwigsburg 1957), allievo di W. Trubner; lavorò (1907) per la manifattura di porcellane di Meissen; dal 1910 si dedicò in prevalenza all'incisione: serie dell'Othello [...] (9 fogli, 1910), Don Juan (14 fogli, 1912), illustrazioni della Bibbia, ecc. Di tendenze impressionistiche, dipinse anche ritratti, nudi femminili e composizioni figurate ...
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Industriale italiano (Firenze 1851 - Monaco di Baviera 1905), figlio di Lorenzo; continuò a sviluppare la fabbrica di porcellane dei suoi avi, e (1896) la fuse con la società Richard fondando la ditta [...] Società ceramica Richard-Ginori, con sede a Milano (nel 1977 tale società si è fusa con la Società ceramica Pozzi, dando luogo alla Soc. ceramica Pozzi-Richard-Ginori). Fu deputato e dal 1900 senatore ...
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BOSELLO, Domenico
Gino Barioli
Di famiglia di pittori, nacque a Venezia nel 1755. Già nel 1765 era nella fabbrica di porcellane del Cozzi, dove F. Parolin poté notare le sue felici disposizioni al disegno [...] 1924], Milano 1956, p. 163; C. Baroni, Le ceramiche di Nove di Bassano, Venezia 1931, p. 69; N. Barbantini, Le porcellane di Venezia e delle Nove (catal.), Venezia 1936, fig. 277; G. Lorenzetti, Maioliche venete del Settecento, Venezia 1939, p. 20; A ...
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Chimico (Parigi 1718 - ivi 1784); prof. di chimica (1771) al Jardin du Roi, lavorò come consigliere nella fabbrica di porcellane di Sèvres, collaborando alla produzione della prima porcellana francese [...] (1769). Ebbe in Francia un ruolo di primo piano nell'opera di sistematizzazione delle conoscenze chimiche nella seconda metà del 18º sec.: in partic. contribuì alla affermazione del concetto di affinità ...
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porcellana1
porcellana1 s. f. [der. del lat. porcus «porco» o porcellus «porcello», sulla base di un’analogia per noi poco chiara; il sign. 2 (documentato, come il sign. 1, già in Marco Polo) è dovuto prob. alla somiglianza di colore, brillantezza...
porcellana2
porcellana2 s. f. [lat. pop. *porcellago -agĭnis, der. del lat. porcillaca che a sua volta è alteraz. di portulaca (v. portulaca)]. – In botanica, altro nome dell’erba porcacchia e di varie altre piante: p. lattaria, la calenzuola...