BETTISI, Leonardo, detto Don Pino
Giuseppe Liverani
Nato a Faenza da Antonio (o Ascanio?), è uno dei maestri maiolicari più noti del movimento "compendiario" o dei "bianchi" di Faenza, con G. B. Dalle [...] Alberto V di Baviera,in Faenza,XXX (1942), 5-6, pp. 79-89; G. Liverani, La maiolica italiana sino alla comparsa della Porcellana europea,Milano 1958, pp. 45 ss.; Id., La rivoluzione dei bianchi nella maiolica di Faenza,in Faenza,XLIV (1955), 2, p. 29 ...
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FANCIULLACCI
Chiara Briganti
Famiglia operosa per oltre cent'anni alle dipendenze dei marchesi Ginori nella manifattura di Doccia situata nei pressi di Sesto Fiorentino. Capostipite fu Iacopo, detto [...] passò a Giuseppe, altro figlio di Giovanni Battista, che la diresse dal 1836 al 1848.
Fonti e Bibl.: L. Ginori Lisci, Le porcellane di Doccia, Milano 1964, ad Indicem; La Manifattura Richard-Ginori di Doccia, a cura di R. Monti, Milano-Roma 1988, p ...
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conduttori elettrici
Giovanni Vittorio Pallottino
Corpi nei quali può passare corrente elettrica
Conduttori e isolanti si distinguono per la capacità di lasciarsi attraversare dalla corrente elettrica. [...] non è usato nei cavi elettrici perché troppo costoso). Allo stesso modo non tutti gli isolanti sono ugualmente efficaci: la porcellana e il teflon, per esempio, isolano molto meglio del cartone o del legno.
Conduttori liquidi e gassosi
E i liquidi ...
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Chimica
Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalino-terrosi; simbolo Ca, numero atomico 20, peso atomico 40,08, di cui sono noti diversi isotopi stabili: 4020Ca, 4220Ca, 4320Ca, 4420Ca, 4620Ca, 4820Ca. [...] di acciaio al nichel-cromo a temperatura sui 1200 °C, sotto vuoto. L’elettrolisi si compie di solito in crogioli di porcellana o di grafite; sono utilizzati anodi di carbone di storta e catodi di ferro e il bagno elettrolitico è costituito da una ...
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In chimica, aggregato (detto anche miscuglio) di due o più sostanze (componenti della m.) mescolate tra loro, la cui composizione può variare in un intervallo ampio e nel quale ogni componente conserva [...] e acido solforico concentrato, dotata di energiche proprietà ossidanti; si usa nei laboratori per la pulizia dei recipienti di vetro, di porcellana ecc.
M. frigorifere (o frigorigene) M. di due o più sostanze che mescolandosi danno luogo a un effetto ...
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Organo cavo (detto anche vescichetta biliare o colecisti) di forma ovolare, del volume di circa 40 cm3, annesso alle vie biliari extraepatiche. Situata sulla faccia inferiore del fegato, ha parete muscolomembranosa. [...] o in disturbi digestivi e dolorosi. Spesso si associa epatomegalia. Altra forma morbosa della c. è la colecisti di porcellana, caratterizzata da deposizione di sali di calcio nelle pareti, visibile a una radiografia diretta senza mezzo di contrasto ...
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Scultori francesi (Anne, nata Houllevigue, n. Marsiglia 1942; Patrick, n. Nantes 1942). I P. hanno affrontato una ricerca che ha come motivi costanti architettura, archeologia e mitologia, metafore della [...] catalogo della villa, costituito da 10 erme - calchi in carta giapponese contenuti sottovetro in casse di legno -, 10 fotografie su porcellana e 10 erbari ) e i lavori successivi su Ostia Antica (1972) e sulla Domus Aurea (1975-77), alle città ...
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Il nome colloide deriva dal greco κόλλα. Esso è servito in origine a indicare certe sostanze, come la gomma arabica, la gelatina, l'amido, ecc., che avevano in comune l'assoluta mancanza di forma cristallina [...] adoperando pressioni più o meno elevate. I filtri in collodio vengono con artifizî varî addossati a tele metalliche, candele di porcellana, ecc.
Con gli ultrafiltri non si possono trattenere particelle più piccole di 2 mμ. Nella zona fra 2 mμ fino ...
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LOWESTOFT (A. T., 47-48)
Lina Genoviè
Città di mare e stazione balneare nel Suffolk, Inghilterra, a 64 km. a NNE. da Ipswich sul Mare del Nord, alla foce del Waveney. La città vecchia è pittorescamente [...] causa di continui attriti fra Lowestoft e Yarmouth; durante l'ultima metà del sec. XVIII ebbe una fiorente industria della porcellana. Nelle sue acque, nel 1665, gli Olandesi sotto l'ammiraglio J. Opdam furono sconfitti dalla flotta inglese del duca ...
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fornaci
Andrea Carobene
Fuoco e calore per la produzione industriale
Con il termine fornace si indicano i forni usati per la produzione dei materiali da costruzione come cemento o calce, o i forni impiegati [...] la terracotta basta poco più del calore di un fuoco, per lavorazioni più raffinate, come quella della porcellana (ceramica e porcellana), è necessario raggiungere temperature più elevate, e quindi utilizzare fornaci vere e proprie.
Dal carbone al ...
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porcellana1
porcellana1 s. f. [der. del lat. porcus «porco» o porcellus «porcello», sulla base di un’analogia per noi poco chiara; il sign. 2 (documentato, come il sign. 1, già in Marco Polo) è dovuto prob. alla somiglianza di colore, brillantezza...
porcellana2
porcellana2 s. f. [lat. pop. *porcellago -agĭnis, der. del lat. porcillaca che a sua volta è alteraz. di portulaca (v. portulaca)]. – In botanica, altro nome dell’erba porcacchia e di varie altre piante: p. lattaria, la calenzuola...