Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] in luce che non vi sono enunciati osservativi o asserti di controllo esenti da elementi teorici. Non era una tesi nuova: Popper, G. Bachelard e L. Fleck (un precursore di questo tipo di relativismo) l'avevano già sostenuta nel 1935. Ma la svolta ...
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Sociologo tedesco, nato ad Amburgo il 1° maggio 1929; esponente di primo piano del liberalismo, oltre che della sociologia tedesca ed europea. Compiuti gli studi di filosofia e filologia classica (1947-52) [...] successivamente alle università di Tubinga (1960) e Costanza (1966). Dal 1974 è direttore (quale successore di K. R. Popper) della London school of economics. Di rilievo anche la sua carriera politica: sottosegretario al ministero degli Esteri (1969 ...
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Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] influito sul pensiero di scienziati sociali come Hegel, Comte o Marx, non hanno niente in comune col sapere nomologico (v. Popper, 1957): esse non sono fondate sull'idea di causalità tipica delle scienze naturali, bensì sull'idea che la storia ha un ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] si distinguono da quelle di molti loro contemporanei.
Bibl.: W.H. Dray, Laws and explanation in history, Oxford 1957; K. Popper, The logic of scientific discovery, New York 1959 (trad. it., Torino 1970); L. Lévy-Bruhl, La mentalité primitive, Parigi ...
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TOPITSCH, Ernst
Antonio Rainone
Filosofo e sociologo austriaco, nato a Vienna il 20 marzo 1919. Laureatosi in filosofia (1946), conseguì la libera docenza nel 1951. Dopo un periodo d'insegnamento a [...] -marxismo. Sensibile alle istanze antimetafisiche del neopositivismo e, soprattutto, a quelle del razionalismo critico di K.R. Popper, T. si è in particolare impegnato in un lavoro di ''smascheramento'' delle varie concezioni metafisiche, considerate ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] querelles sul positivismo, quella della fine del XIX secolo e quella degli anni sessanta che ha avuto due protagonisti, Karl R. Popper e Theodor W. Adorno. L'eco di quest'ultima con il tempo si è spenta; sopravvive nelle scienze sociali francesi (v ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] e, precisamente, i suoi caratteri immutabili e statici. In un certo senso si può dire dunque che dalle critiche di un Popper, di un Ruyer e di un Dahrendorf emergono sul piano teorico molti di quelli che si vedranno più avanti essere i parametri ...
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Filosofo e antropologo sociale ceco (Parigi 1925 - Praga 1995). Di famiglia ebrea, trascorse l'infanzia a Praga, ma nel 1939 seguì la famiglia in Inghilterra per sfuggire alle persecuzioni razziali naziste; [...] (da ricordare la ricerca sulle popolazioni berbere in Saints of the Atlas, 1969) e, sotto l'influenza di K. R. Popper, allargò quindi lo sguardo a tutto il panorama delle scienze sociali. Di rilievo, nell'ambito della filosofia delle scienze sociali ...
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Individualismo metodologico
Raymond Boudon
Introduzione
L'espressione 'individualismo metodologico' indica in forma sintetica un concetto generale proprio delle scienze sociali; in una parola, indica [...] inconscie.
In breve, anche se l'individualismo metodologico in generale presuppone, sulla scia di autori come Weber e Popper, che l'attore sociale debba essere considerato come 'razionale', non presuppone però in alcun modo la trasparenza della ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] concettuali» e delle «forme di vita» è stato contestato da K.R. Popper, W.V.O. Quine, D. Davidson e H. Putnam, che hanno I.C. Jarvie, filosofo formatosi sotto la guida di K. Popper, ha affermato che alle spalle del r. è possibile intravedere il ...
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popper
〈pòpë〉 s. ingl. [prob. nel sign. di «bevanda gassata», ma anche in connessione col v. (to) pop «scoppiare, far scoppiare»] (pl. poppers 〈pòpë∫〉), usato in ital. al masch., gerg. – Nel linguaggio giovanile, fiala contenente una droga...
verificazione
verificazióne s. f. [der. di verificare]. – Forma che concorre con verifica sia nel linguaggio com. sia in quello scient. e tecn., rispetto alla quale è ormai meno frequente e ha usi più elevati e limitati: v. (o più spesso verifica)...