HEMPEL, Carl Gustav
Eugenio Lecaldano
Filosofo della scienza, nato a Oranienburg l'8 gennaio 1905. Partecipò alle riunioni dei neopositivisti del gruppo di Berlino; lasciata la Germania (1934), si stabilì [...] scienza empirica, Milano 1961, pp. VII-XXIV; A. Pasquinelli, Nuovi principi di epistemologia, ivi 1964; D. Antiseri, Il modello Popper-Hempel, in La nuova Critica, 1969-70, pp. 7-68; A. C. Danto, Filosofia analitica della storia, Bologna 1971, pp ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] classica, il 'principio di bivalenza', per il quale o un enunciato è vero oppure è falso, autori come G. Frege, K.R. Popper e Th. Nagel finiscono per ritenere che enunciati dei quali non siamo in grado di accertare il valore di v. - per es., 'Se ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] dominato dall'idea della crisi della ragione e da una diversa immagine della scienza entro gli indirizzi postpositivisti (K. Popper, tra gli altri), egli mirò a interpretare l'impresa scientifica in tutta la sua complessità teoretica, tecnologica e ...
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Basi di conoscenze e banche dati lessicali
Tullio De Mauro
Le relazioni tra conoscenza e parola, tra cognizioni e lessici delle diverse lingue sono state e, giova dir subito, restano tuttora materia [...] quanto quello della loro circostanziabile falsificabilità.
La conoscenza in rete
È nota la distinzione dei ‘tre mondi’ proposta da Karl Popper (1972 e 1978). Il ‘mondo uno’ è il mondo dei fenomeni di esperienza diretta, il mondo di ciò che postuliamo ...
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Televisione
Peppino Ortoleva
Il fenomeno 'televisione': caratteristiche e problematiche
Che la televisione occupi, o almeno abbia occupato fino a tempi recentissimi, un posto di assoluto rilievo nella [...] Mander (v., 1978), per poi raggiungere almeno da noi un'inattesa e in parte strumentale popolarità con il volumetto di Karl Popper e John Condry (v., 1993) sugli effetti 'antieducativi' della TV. Ma non tutti coloro che negli anni ottanta e novanta ...
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TARANTELLA
Roberto CAGGIANO
. Danza popolare dell'Italia meridionale, per tradizione divenuta caratteristica del popolo napoletano. Secondo l'etimologia parrebbe originaria di Taranto, o forse deriva [...] per orchestra o per strumenti solisti e talvolta anche per canto. Così, ad es., quelle di F. Liszt, F. Chopin, M. A. Balakirev, G. Bazzini, J. Raff, D. Popper, B. Godard, F. Mendelssohn, G. Martucci, M. Castelnuovo-Tedesco, A. Casella, ecc. ...
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Riformismo
Zeffiro Ciuffoletti
1. Definizione di riformismo
La tradizionale sequenza storica che i paesi dell'Occidente hanno conosciuto, in forme e tempi diversi - dallo Stato liberale, allo Stato [...] . Una tradizione liberale che si era irrobustita teoricamente grazie alla critica del totalitarismo, a partire da pensatori come Karl Popper, teorico della "società aperta" (cfr. The open society and its enemies, London 1945), per il quale solo la ...
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test
Samantha Leorato
Procedura per determinare se una particolare ipotesi statistica (➔) sia o meno consistente con l’evidenza empirica (➔ anche stimatore), anche chiamata ipotesi nulla e indicata [...] è a volte chiamata regione di accettazione. Si tratta però di una terminologia impropria e fuorviante: come ricorda K.R. Popper, il fatto di non rifiutare l’ipotesi nulla non significa in generale che questa sia vera. Per illustrare un t. statistico ...
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Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] gli deriva dall’essere lo sviluppo della stessa Ragione o Spirito.
Con l’espressione r. critico K.R. Popper ha anche definito la propria concezione epistemologica fallibilistica, intendendo così indicare la distanza sia dall’empirismo classico sia ...
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Leadership
Luciano Cavalli
Il concetto di leadership
La parola e il concetto
Il concetto di leadership viene oggi impiegato, anche in sede scientifica, per un tipo di relazione sociale che ha il più [...] 1916.
Petracca, O.M., Leadership, in Dizionario di politica (a cura di N. Bobbio e N. Matteucci), Torino 1976, pp. 515-518.
Popper, K.R., The open society and its enemies, 2 voll., London 1945; ed. riv., 1950 (tr. it.: La società aperta e i suoi ...
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popper
〈pòpë〉 s. ingl. [prob. nel sign. di «bevanda gassata», ma anche in connessione col v. (to) pop «scoppiare, far scoppiare»] (pl. poppers 〈pòpë∫〉), usato in ital. al masch., gerg. – Nel linguaggio giovanile, fiala contenente una droga...
verificazione
verificazióne s. f. [der. di verificare]. – Forma che concorre con verifica sia nel linguaggio com. sia in quello scient. e tecn., rispetto alla quale è ormai meno frequente e ha usi più elevati e limitati: v. (o più spesso verifica)...