ROMOLO e Remo
Gaetano De Sanctis.
Romolo (Romŭlus) è l'eponimo e il fondatore di Roma. È corrente presso gli antichi l'uso di spiegare l'origine di una città, di una tribù, di una gente per mezzo di [...] il fondatore d'una città, o il capostipite, o re di un popolo, sia stato esposto bambino dai genitori o dȧ uno di essi e come pure che i Romani lo desumessero dai Greci. Presso gl'Italici esso s'innestava con la credenza che l'animale sacro avesse ...
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STATUTO
Enrico BESTA
Guido ZANOBINI
. Pure nella varietà delle sue accezioni, la parola ha un significato sostanzialmente unico e indica l'atto formale e solenne, nel quale sono espressi i principî [...] e poi in quelli dei podestà e dei capitanei del popolo o del sindaco generale, dovettero riflettersi i principali statuti andarono perduti. Ma qualche migliaio si conserva ancora e l'Italia può dirsi, fra tutte le nazioni, ben fortunata in rapporto ...
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GRACCO, Tiberio Sempronio (Ti. Sejnpronius Ti. f. P. n. Gracchus)
Giuseppe Cardinali
Fratello di Gaio Sempronio (v.), nacque nel 162 a. C. Nel 147 a. C. seguì in Africa Scipione Emiliano, che gli era [...] se e in quanto la legge riguardasse i federati italici, ma la soluzione più probabile pare questa, che le Pergamo, era morto lasciando il suo regno e le sue sostanze al popolo romano, e si trovava in Roma l'ambasciatore pergameno, Eudemo, che ...
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UMBRI (lat. Umbri, gr. 'Ομβρικοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Gli Umbri sono un popolo dell'Italia Centrale che occupa fino alla conquista romana la regione compresa fra il Tevere a ovest, il [...] Umbri cacciati dal territorio di Rieti hanno dato origine al popolo sabino. Poiché la tradizione fa discendere dai Sabini i Sanniti questo testo dal punto di vista storico-religioso e delle antichità italiche. Le tavole V a, V b 1-7 contengono due ...
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LADINI
Carlo Battisti
. Nei suoi memorabili Saggi ladini (in Archivio glottologico italiano, I, 1873), G. I. Ascoli indicò con questo nome i tre gruppi dialettali neolatini congiunti da vincoli di peculiare [...] maniera di commercio, si venisse via via dilatando) (Arch. glott. ital., XI, p. IX).
La teoria dell'Ascoli era stata preceduta dall ladina, in Silloge Ascoli, Torino 1929, pp. 409-444 e Popoli e lingue dell'Alto Adige, Firenze 1931, pp. 54-212), si ...
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GIOVE (Iuppiter)
Giulio Giannelli
Il sommo degli dei, nella religione dei Romani. Esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea di̯eu [...] tanto debbono essere separatamente illustrate.
Il Giove padre dei Latini è divinità comune, con lo stesso nome, a tutti i popoliitalici, i quali conobbero pure tutti l'epiteto di Lucetius ("apportatore di luce") col quale a Roma i Salî invocavano il ...
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MERCURIO (Mercurius)
Gioacchino MANCINI
Era presso i Romani il dio del commercio e del guadagno. Il suo nome va messo in relazione con le voci latine merx e mercari. Fu presto identificato col dio greco [...] i collegi consimili che si moltiplicarono in quasi tutti i municipi d'Italia e di fuori.
Il solo tempio dedicato a M., del quale Il dio bene esprimeva nella sua essenza il carattere del popolo romano, al tempo stesso pratico e abile nella politica e ...
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PRETORIANI
Ugo Antonielli
Costituirono la guardia ufficiale degl'imperatori romani, e insieme la più nobile e più privilegiata milizia di Roma imperiale, resasi arbitra più volte delle sorti del trono [...] ma con soldati scelti da tutte le legioni, dove ormai gl'Italici dal tempo dei Flavî più non militavano. In realtà, Settimio la turbolenta guardia, rimasta a Roma, fino a che il popolo stesso non insorse assediando i soldati nel loro accampamento. L' ...
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VENERE (Venus)
Giulio Giannelli
Divinità romana; non però, in Roma, molto antica, come dimostra l'assenza del suo nome nell'antico calendario romano e nei più vetusti documenti riferentisi al culto.
Il [...] IV, 2776); ed esso rimase anzi sempre quello genuino della divinità italica, anche quando il suo nome passò a designare, come ora come padre di Romolo, fu considerato il progenitore del popolo romano. Venere e Marte costituirono così una nuova coppia ...
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ITALIA, REGNO DI
Ettore Rota
Succede alla Repubblica Italiana il 17 marzo 1805, conseguenza della trasformazione imperiale della Francia. Napoleone cinge la corona regia in Milano (26 maggio) e nomina [...] Veneto, di 30 milioni. Il cumulo dei sacrifici costò a Napoleone la perdita del favore popolare.
Bibl.: G. Pecchio, Saggio stor. sull'ammin. finanz. dell'ex-Regno d'Italia, Torino 1852; Coraccini, Storia dell'amm. del R. d'I., Lugano 1823; E. Driault ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...