scrittura (escrittura)
Antonio Lanci
Vincent Truijen
Vincent Truijen
Guy Dominique Sixdenier
Usato con una certa frequenza anche nella Commedia, ricorre soprattutto nel Convivio.
Il senso proprio [...] al numero di 24 Girolamo enumerava in primo luogo il canone della Bibbia ebraica, fissato dagli scribi di Iamnia tra il 70 e il 100 d.C del suo valore figurale. La Vergine d'Israele (il popolo eletto) fu ricercata dall'Eterno con un fervore e una ...
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Lingue a rischio di estinzione
Emanuele Banfi
Le lingue del mondo
Non c’è accordo tra gli specialisti su quale sia il numero effettivo delle lingue del mondo. Le valutazioni brutalmente numeriche variano [...] 275 lingue; il Messico con 297 lingue; la Repubblica Popolare Cinese con 241 lingue; la Repubblica Democratica del Congo una lingua: ci si riferisce alla fortuna dell’ivrit, l’ebraico moderno, lingua ufficiale in Israele progettata ‘a tavolino’ a ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] resurrezione del Cristo compiendo guarigioni in mezzo al popolo e giungendo poi davanti al sovrano; questi, I. De Francesco, Milano 2006. Sui legami tra questi inni e le tradizioni ebraiche cfr. N. Séd, Les hymnes sur le Paradis de saint Éphrem et les ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] sente destinata da Dio a un'atroce impresa per liberare il suo popolo, ma è anche la donna che ha coscienza della propria bellezza e milanese, dottissimo di greco, di latino, di ebraico, giureconsulto insigne, vigile e benemerito difensore dei diritti ...
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lingua
Lucia Onder
Pier Vincenzo Mengaldo
Pier Vincenzo Mengaldo
In senso proprio, per l'organo della bocca: Cv I I 12 né denti né lingua ha né palato; If XVII 75 Qui distorse la bocca e di fuor trasse [...] altro: ora quello generico, ora lo specifico di parlata di popolo, o di lingua letteraria ". Ciò non meraviglia, date non è proprio assoluta: lo stesso ydioma è adoperato per la l. adamitica e l'ebraico (VE I IV 1, VI 1 e 7, VII 8), o, al plurale, ...
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Ampliar la città: spazio urbano, "res publica" e architettura
Ennio Concina
A ben considerare i modi, le forme, gli strumenti della conoscenza che la città-repubblica di San Marco ha di se medesima, [...] stesse, d'altra parte, sono le aree ove prevale l'edilizia popolare, in cui si mantengono tratti di arcaicità più o meno remota anni '30 del '500 faceva la sua comparsa la committenza ebraica. E fra il 1531 e il 1536 - dapprima per istanza ...
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LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] di un passato frugale e rustico (Saturae, IV, VI e VII). Anche nel mondo ebraico-cristiano prevale la condanna del lusso e la contrapposizione della frugalità del popolo di Israele al lusso dell'Egitto dei faraoni. I Padri della Chiesa, sulla scia di ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] dall'incontro con l'universalismo monoteistico di matrice ebraico-cristiana. Qualche aspetto comune vi è pure con risulta in costante accrescimento in età carolingia rispetto alla popolazione dei piccoli allodieri, aventi possessi propri, i quali ...
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PAOLO Diacono
Lidia Capo
PAOLO Diacono. – La vita di Paolo è nota solo per tappe essenziali, senza tempi e nessi certi: pochi dati, presenti nelle sue opere e nel suo epitaffio, scritto dall’allievo [...] di non ricordarne più niente, di aver appreso qualcosa di greco e di ebraico in scolis, da puerulus, e dà la traduzione latina di un carme poteva nutrire non solo la corte franca, ma anche la popolazione del Regno. È del resto falso che l’HL non ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] accessibile la produzione scritta a strati più ampi della popolazione, laddove fino al sec. XII gli unici detentori fine del sec. XIX) si designa la lingua delle comunità ebraiche stanziate nelle valli del Reno e della Mosella, dove sono presenti ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...