DE ROCCHI, Francesco
Maria Flora Giubilei
Figlio di Carlo e di Rosa Morandi, nacque a Saronno (prov. di Varese) il 13 marzo 1902. Frequentò i corsi di A. Alciati e di G. Tallone e si diplomò all'Accademia [...] più distese e sintetiche.
Morì a Milano il 9 apr. 1978.
Fonti e Bibl.: M. G. Sarfatti, La nuova esposizione di Brera, in La Riv. illustrata dal Popolod'Italia, V (1927), II, pp. 43 ss.; N. Bertocchi, La Quadriennale romana, II, I lombardi, in L ...
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Uomo politico (Genova 22 giugno 1805 - Pisa 10 marzo 1872). Militante della Carboneria (1827-30), fu esule in Francia e in Svizzera. Allontanatosi dall’ideologia carbonara, maturò il progetto della Giovane [...] centrale fu fermata a Castel Pucci. Da Napoli, dove nell'ottobre 1860 aveva fondato il Popolod'Italia, amareggiato dall'ostilità che la sua presenza di "esule in patria" provocava, per l'indirizzo ormai regio del Risorgimento, affranto da sofferenze ...
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Uomo politico (Dovia di Predappio 1883 - Giulino di Mezzegra, Dongo, 1945). Socialista, si andò staccando dal partito, fino a fondare i Fasci da combattimento (1919). Figura emergente nell’ambito del neoformato [...] immediatamente sottraendogli la direzione dell'Avanti! ed espellendolo, ma già il 14 novembre usciva il primo numero del Popolod'Italia, quotidiano interventista da lui diretto. Consumata la rottura con il PSI, non era ancora consumato il rapporto ...
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Giornalista (Dovia di Predappio 1885 - Milano 1931), fratello di Benito; maestro elementare, dopo la prima guerra mondiale si stabilì a Milano, collaborando all'attività politica del fratello; dal 1º nov. [...] 1922 alla morte tenne la direzione del Popolod'Italia. Esercitò un certo influsso sul fratello, specie per il problema della conciliazione con la Chiesa. ...
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Scrittore e pittore (Rignano sull'Arno 1879 - Forte dei Marmi 1964); lasciò presto le scuole per studiare liberamente pittura; dal 1903 al 1907 visse a Parigi; tornato in Italia, fu tra i principali collaboratori [...] Popolod'Italia, e convinto sostenitore del fascismo; nel 1939 fu nominato accademico d'Italia. La sua prima attività fu di critico d (1928); Salti nel tempo (1939); Itinerario inglese (1947); D'ogni erba un fascio (1958). Le sue Opere sono state ...
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Pittore (Sassari 1885 - Milano 1961). Dopo l'adesione al futurismo, fu nel primo dopoguerra tra i più convinti sostenitori dell'esigenza di un ritorno all'ordine, che espresse attraverso uno stile definito [...] definitivamente a Milano dove, nel 1920, cominciò a collaborare come illustratore con il Popolod'Italia (presso il quale, dal 1928, svolse anche la funzione di critico d'arte) e presentò i primi paesaggi urbani (Aereo e città, 1919, Colonia, Museum ...
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Giornalista e uomo politico italiano (n. Roma 1875 - m. nel campo di concentramento alleato di Padula 1945); prof. di filosofia nei licei, nel 1903 entrò nella redazione dell'Avanti!, ma nel 1906 si distaccò [...] insegnò storia del giornalismo nella facoltà di scienze politiche di Perugia; dal 1924 al 1925 diresse l'edizione romana del Popolod'Italia; senatore del regno dal 1939. Fra le sue numerose pubblicazioni: Cristo e Quirino, 1901; I moderni, serie di ...
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Uomo politico (n. Monteleone di Calabria 1892 - m. in volo presso il Cairo 1935); giornalista e organizzatore sindacale, fu redattore del Popolod'Italia e segretario dei Fasci d'azione di Milano. Deputato [...] (dal 1924), divenne segretario e poi presidente della Confederazione dei sindacati fascisti dell'agricoltura (1928-33) e membro del Gran Consiglio del fascismo. Fu ministro per i Lavori pubblici (1935); ...
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Giornalista (Pescia 1887 - Roma 1967). Redattore (1905-15) di varî giornali socialisti e direttore della Voce Proletaria, passò al Popolod'Italia (1915-24) e aderì al fascismo; capo dell'ufficio stampa [...] della presidenza del Consiglio (1923-24), fu costretto alle dimissioni in seguito al delitto Matteotti, accusato di aver stretto rapporti, da lui stesso mai chiariti, con A. Dumini, responsabile materiale ...
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Scrittore (Catania 1889 - Roma 1965); insegnante di lettere negli istituti tecnici, fu critico letterario del Secolo-Sera di Milano (1925-35) e del Popolod'Italia (1935-43). Pubblicò varî volumi di versi [...] (La tavolozza e l'oboe, 1918; La bellezza intravista, 1923; Ombre sullo schermo, 1929; ecc.), nei quali, da un originario crepuscolarismo, è venuta svolgendosi una poesia di ispirazione amorosa, dai modi ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...