Più di un secolo fa, nel 1905, William Stead scriveva nella rivista The Review of Reviews:
«Vi è almeno una possibilità che l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo o il russo possano essere adottati [...] che adotterà l’irlandese, il gallese, il fiammingo, il basco o il bulgaro?»
Se escludiamo i mediatori o coloro dai dati Istat (2015), i quali riportano che il 60,1% della popolazione a partire dai sei anni conosce una lingua straniera, e che per il ...
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popolo no-global
(popolo no global, Popolo No Global), loc. s.le m. I contestatori della globalizzazione. ◆ Gli anarchici, tutti in nero, un migliaio, tanti venuti dalle terre basche di Spagna e Francia, dalla Germania, sono spuntati come...
parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha parlato presto, tardi; di solito, le bambine...
Antropologo ed etnologo spagnolo (Vergara, Guipúzcoa, 1860 - Barcellona 1945). Prof. di antropologia a Barcellona, fu uno dei più insigni illustratori del popolo basco nei suoi caratteri somatici e culturali.
Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) della Penisola Iberica, gli arcipelaghi...