L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] forse in Oriente, si diffuse, attraverso i popoli barbarici, fino nel Nord della Germania, quindi bizantina, distrutta dagli iconoclasti, dai saccheggi dei crociati e dei Turchi; persiste la tradizione formale antica, accanto a elementi persiani. La ...
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Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] di Roma, esercitando attività missionaria specialmente tra i popoli slavi e unificando le Chiese nei riti (liturgia delle autocefalie più piccole: 3.500.000 fedeli sparsi in Turchia, Grecia, Europa occidentale, America e Australia.
Il Patriarcato di ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] Sciti, un’etichetta che comprendeva in realtà popolazioni nomadi indoeuropee, popolazioni germaniche come i Goti e, appunto, S durò fino al 1371, quando cadde sotto l’avanzata turca.
Originariamente gli S. meridionali erano collegati, senza soluzione ...
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(gr. Θράκη) Regione della Penisola Balcanica ripartita tra la Grecia e la Turchia, in gran parte, e la Bulgaria, per un breve tratto. Si affaccia sul Mar Nero, sul Mar di Marmara e sull’Egeo. A O si considera [...] nei nomi di Évros, Rodópi, Xánthi. Il confine con la Turchia è nettamente segnato dal corso della Mariza. Mentre a N si estende Macedonia; i Romani dovettero spesso intervenire a domare popolazioni indigene e costituì un vero pericolo il forte regno ...
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Regione tra il Mar Nero e il Mare d’Azov a O e il Mar Caspio a E (465.000 m2): costituisce un ampio istmo mediante il quale l’Europa è congiunta all’Asia. Tagliata in due dal sistema montuoso del Caucaso, [...] o Karačaevcy) e i Tauli sono penetrati nelle montagne, mentre Turcomanni, Turchi e Tatari popolano le pianure del basso Kura. Nelle steppe costiere del Caspio vivono nomadi altre due tribù turco-tatare, i Cumucchi e i Nogai.
Le lingue caucasiche non ...
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Geografia
Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinonimo quindi di ovest. Emisfero occidentale Nella rappresentazione cartografica del globo terrestre in due emisferi, [...] Politologia
In senso storico e culturale, l’insieme dei popoli, delle civiltà, delle culture dei paesi occidentali, minor misura, in una religione comune. Con l’allontanamento dei Turchi dall’Europa, si affermò una concezione etico-politica per la ...
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Nome di origine germanica con cui furono designati complessivamente vari popoli germanici già conosciuti dai Romani (Catti, Brutteri, Tencteri ecc.), penetrati nell’Impero romano nel 3° sec., quando combatterono [...] , con la crisi dell’impero carolingio (9° sec.).
Al tempo delle Crociate, furono chiamati F., da Greci, Turchi e Arabi, genericamente tutti i popoli dell’Occidente europeo e l’aggettivo franco fu sinonimo, in quelle lingue, di europeo o di cattolico ...
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(turco-pers. Dāghistān) Repubblica autonoma della Russia (50.300 km2 con 2.640.984 ab. nel 2006), che si stende fra il Caucaso a S, il fiume Kuma a N e il Mar Caspio a E. Capitale Mahačkala (già Petrovsk). [...] verso N, sono il Kuma e il Terek.
La popolazione del D. è un mosaico di popoli: Lesghi (o Curi), Lachi (o Casicumucchi), Avari, dei califfi, e subì poi le incursioni dei Mongoli e dei Turchi. La penetrazione russa iniziò nel 18° secolo. La conquista ...
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ar-Rūm Termine usato dagli Arabi e dagli altri popoli musulmani per indicare l’Impero Romano d’Oriente. Derivato dal gr. ῾Ρωμαῖοι «Romani, Romei», con cui i sudditi dell’impero si designavano, ricorre [...] scrittori arabi medievali designa talvolta anche le popolazioni latine d’Africa e d’Europa. In persiano e in turco, fin dal 12° sec., si diede l’appellativo di R. ai Turchi d’Anatolia e d’Europa. Il derivato turco Rūm-īlī («paese dei Rūm») fu usato ...
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- Intellettuale e scrittore arabo (Aleppo 1849 - Cairo 1902 ). Fondò la prima rivista di orientamento riformista del mondo arabo (al-Furat, 1878) che subì la censura del governatore ottomano in Siria. [...] sviluppo del mondo arabo e auspicando l'emancipazione dei popoli attraverso la diffusione del sapere. In Taba' al- uno stato democratico arabo che facesse da guida a tutti i popoli musulmani. Di ritorno da un viaggio a Karachi morì avvelenato, ...
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turco1
turco1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo turk (plur. di turkī) «le genti turche», che è dal pers. turkī o turk; in turco osmanico türk «turco»] (pl. m. -chi). – Della Turchia, stato storico e moderno, attualmente esteso, attraverso i...
tataro
tàtaro agg. e s. m. (f. -a) [dal turco Tatār]. – Dei Tàtari o Tàrtari (v. tartaro1), nome dato originariamente alle tribù mongole di Genghiz khān, quindi ai popoli turchi o turchizzati dell’Orda d’oro, e infine ai gruppi di diversa...