Secondo la notizia di Polibio, che lo fa quarantacinquenne nel 202 a. C., quando si trattava la pace con Roma, sarebbe nato nel 247. Il padre, venendo in Ispagna, gli avrebbe fatto giurare odio eterno [...] umiliazione, l'abbandonò, e per la via d'Adrumeto dove era sbarcato dall'Italia, si portò a Tiro. Quindi giunse ad Efeso presso il re Antioco, a dimenticare gli interessi veri della patria e dei popoli attratti nel suo impero, ma tenne sempre teso lo ...
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VENETO (XXXV, p. 48; App. II, 11, p. 1096; III, 11, p. 1076)
Eugenia Bevilacqua
Bruna Forlati Tamaro
Negli ultimi anni il V. è stato funestato da alcune calamità che hanno apportato danni notevoli.
Un [...] , pp. 345-60. In generale: G. Buti, G. Devoto, Preistoria e storia delle regioni d'Italia, Firenze 1974; A.M. Radmilli, L'Italia della preistoria, in Popoli e civiltà dell'Italia antica, I, Roma 1975; A. Aspes,-L. Fasani, in Tremila anni fa a Verona ...
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È nel suo senso più generale, il potere di dar legge a sé stesso. Ma il termine, a seconda delle diverse epoche e dei diversi campi scientifici (della politica, del diritto, della filosofia) in cui venne [...] venivano a essere vincolate nei loro rapporti con gli altri popoli, nel senso che non potevano concludere accordi di nessun imposizioni in denaro si estende agli altri dipendenti autonomi fuori d'Italia: ma dall'età di Pompeo s'iniziò, in Siria, il ...
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Soldato armato di arco (v.). Gli arcieri nell'antichità. L'arco, arma antichissima, già usata dai cacciatori dell'età paleolitica, e diffusissima nelle sue varie forme, fu largamente impiegato in tutte [...] elementi più antichi della leggenda epica. Con la venuta dei Dori, popolo di lancieri, l'arco decade come arma da guerra; i Dori dopo il sec. IV e specialmente nell'età ellenisnca.
In Italia, la testimonianza dei monumenti ci mostra che l'arco fu ...
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SCIPIONE Emiliano, Publio Cornelio (P. Cornelius Scipio Aemilianus Africanus)
Gaetano De Sanctis
Generale romano. Fu il più giovane dei figli che L. Emilio Paolo, il vincitore di Pidna, ebbe da Papiria. [...] minacciavano. Dopo l'ultimo suo discorso in senato fu ricondotto a casa dai senatori e da una folla di popolo tra cui soci italici. Ritiratosi nella propria camera con in mano le tavolette cerate per preparare il discorso che doveva tenere il giorno ...
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Nacque il 24 ottobre 1798 a Torino dal marchese Cesare Taparelli d'Azeglio e da Cristina Morozzo di Bianzé, dopo i fratelli Roberto (v.), Prospero poi Luigi nella Compagnia di Gesù (v. taparelli), ed Enrico [...] , sono momenti passionali mirabili: nello sfondo v'è l'Italia, corsa e padroneggiata dagli stranieri, che esprime dal suo temporale dei papi, e si accennava all'autodecisione dei popoli. Ritornato Cavour al potere, dopo il breve ministero Rattazzi ...
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. Nome latino della spilla di sicurezza (in gr. περόνη, πόρπη, ἐνετή) adoperato dagli archeologi come termine tecnico per designare questo elemento del vestiario antico frequentissimo fra i materiali di [...] età del bronzo (Ciclo dell'arco di violino). - Ignorata dai popoli mediterranei fino al II millennio a. C., la fibula nasce o animalesca (fig. 5, n. 14). Nelle necropoli italiche s'incontrano anche esemplari d'oro, con maggiori varianti e adorni ...
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Significa originariamente "recinto, corte, cortile", poi ciò che in esso è riunito, e quindi "massa, schiera"; e fino al sec. I a. C. designò specialmente l'unità organica e tattica della fanteria degli [...] non in serie continua, neanche per quelle levate da uno stesso popolo se l'arruolamento non era contemporaneo, così che si hanno 3 esse risalgano a leve straordinarie fatte da Augusto in Italia durante la ribellione della Pannonia e dopo la sconfitta ...
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Persino il nome è incerto, essendo dalle varie fonti indicato come Diogene Laerzio o Laerzio Diogene quasi appartenente alla famiglia romana Larcia o Larzia; oppure Diogene Laerzio quasi proveniente dalla [...] si fa la storia dell'origine della filosofia presso i più antichi popoli, manca di una vera prefazione, che una volta forse esisteva, ...). Col libro vIII si apre la serie dei filosofi italici (Pitagora, Empedocle, Epicarmo, Archita, Eudosso); nel IX ...
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TRIBUTO
Ugo Enrico Paoli
. Antichità. - Prestazione diretta e tributo. - L'ordinamento finanziario dei Greci, quale soprattutto ci appare in Atene, è molto diverso dal nostro. Di questa diversità la [...] più forte ragione si ha nell'avversione che tutti i popoli antichi, viventi in regime di libertà, avevano per il denaro che il tributum non fu più richiesto. E poiché sui fondi italici non si pagava imposta fondiaria, sino all'età di Diocleziano (292 ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...