BESTA, Enrico
Carlo Guido Mor
Nato a Tresivio (Sondrio) il 30 giugno 1874, da Carlo e da Francesca Guicciardi (entrambi appartenenti alla vecchia nobiltà capitaneale di Valtellina), rimase presto orfano [...] F. Schupfer e N. Tamassia.
Il punto di frizione era la maggiore o minore importanza, nella formazione del diritto intermedio, del contributo dei popoligermanici - e in particolare dei Langobardi stanziatisi in Italia - facendo risalire ad un apporto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2021)
I barbari: un'opportunita
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per quanto il loro ingresso nell’impero sia senz’altro traumatico, [...] . Ad impedire un reale assorbimento dei nuovi arrivati, forse, contribuisce anche la stessa qualifica con la quale le popolazionigermaniche sono accolte nell’impero.
Quella dei soldati è già da tempo una categoria di professionisti che svolge il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gregorio Magno è un grande organizzatore della Chiesa, uomo politico e insieme letterato. Nella sua poliedrica [...] Longobardi (tra 568 e 604); tra i missionari in Inghilterra e Germania nei secoli VII-VIII; nella Spagna occupata dagli Arabi nel IX ’arianesimo diffuso tra i popoligermanici, spesso anche la tutela delle popolazioni cittadine dalla prepotenza dei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I regni romano-barbarici
Fabrizio Mastromartino
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il processo di sfaldamento dell’egemonia romana si protrae [...] ’impero.
Fino agli anni Quaranta del V secolo, i Romani cercano di opporre una fiera resistenza contro l’avanzata dei popoligermanici. La disfatta di Ravenna, capitale dell’impero d’Occidente, in cui Odoacre, a capo delle schiere barbare degli Eruli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Guerra e societa nei regni romano-barbarici
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con le invasioni dei secoli V e VI la cultura [...] dai 20 mila ai 30 mila guerrieri.
Organizzazione della guerra nei regni romano-barbarici
Lo stanziamento dei popoligermanici in Europa segna la fine delle forme di organizzazione militare romane, preservate nella sostanza pur con le profonde ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le aristocrazie
Giuseppe Albertoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’aristocrazia altomedievale è collegata alla funzione svolta e al [...] caso dei Franchi, che con le loro conquiste influenzeranno profondamente le strutture sociali altomedievali. Come altri popoligermanici, essi sono caratterizzati da una gerarchia basata sulla distinzione tra liberi, gli unici a costituire in senso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il consolidamento delle istituzioni monarchiche, l’influenza pratica della dottrina [...] di soluzione delle vertenze giudiziarie si riflette infatti, con tutta evidenza, la crisi della Weltanschauung magica, tipica dei popoligermanici, e l’emergere di una nuova razionalità.
La civiltà tardomedievale cessa di confidare in (e pertanto di ...
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cattolicesimo
Emanuela Prinzivalli
Chiesa cristiana che riconosce nel Papa la suprema autorità religiosa
Nel corso della storia, la religione cristiana ha dato luogo a varie confessioni, ossia a diverse [...] lento e contrastato, all'interno della cristianità occidentale; e lo divenne ancor più da quando, dopo le invasioni dei popoligermanici e la formazione dei regni romano-barbarici, venne meno l'autorità dell'imperatore romano, il quale, dai tempi di ...
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Aezio (o Ezio)
Aezio
(o Ezio) Ministro e generale dell’imperatore romano Valentiniano III (n. 390 ca.-m. 454). Dopo aver combattuto diversi popoligermanici, riuscì a contenere e poi a vincere Attila [...] nella battaglia dei Campi catalaunici (451), ma fu meno fortunato nel fronteggiare l’invasione unna in Italia (452). Fu ucciso in una congiura di palazzo istigata dal prefetto del pretorio Petronio Massimo ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] della sua storia, almeno per le aree interne e di popolamento indigeno, e soprattutto per l'epoca ellenistica o ellenistico- di storico), fu l'Italia in Europa a contendere alla Germania (e alle dipendenti Olanda, Austria e Svizzera) l'iniziativa ...
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popolo no-global
(popolo no global, Popolo No Global), loc. s.le m. I contestatori della globalizzazione. ◆ Gli anarchici, tutti in nero, un migliaio, tanti venuti dalle terre basche di Spagna e Francia, dalla Germania, sono spuntati come...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...