Francia
Stato dell’Europa centroccidentale. Le invasioni barbariche del 5° sec. eliminarono rapidamente il dominio romano sulla Gallia tanto che nel 476, alla caduta dell’impero d’Occidente, vi sussisteva [...] il resto del territorio faceva parte di tre distinti regni barbarici: a S quello dei visigoti, che si estendeva anche opposizioni nel Paese. Ciò ebbe l’effetto di provocare la rivoluzione del popolo di Parigi (24-28 luglio 1830) e l’avvento di una ...
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Spagna
Stato dell’Europa Occidentale nella Penisola Iberica.
Antichità
La S. acquista visibilità storica con le contese per il suo possesso tra cartaginesi e romani nella seconda guerra punica. La presenza [...] sostituita in epoca visigotica da quella di Toledo.
Le invasioni barbariche e il regno visigotico
La regione, che era stata preda l’appoggio esterno dell’EH. Anche da parte del governo popolare si ebbe un cambiamento di linea: abbandonata la scelta ...
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Luciano Marchetti
L’Aquila
Tornare a volare
La ricostruzione dell’Aquila
di Luciano Marchetti
6 aprile
Oltre 25.000 persone prendono parte a quattro lunghi cortei con fiaccolata che attraversano le poche [...] . Civita di Bagno), Foruli (od. Civita Tomassa) e Aveia (od. Fossa). Distrutti questi centri durante le invasioni barbariche, nel Medioevo la popolazione si sparse in ville e castelli, dominati da signori feudali.
La nascita della città è legata alla ...
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(cin. Manchou, oggi Dongbei) Regione dell’Asia orientale (circa 800.000 km2 con 107.430.000 ab. nel 2005), identificabile con la sezione nord-orientale della Cina e divisa fra le province di Jilin, Liaoning [...] tungusi sinizzati. Più tardi fu disputata fra le dinastie barbariche della Cina settentrionale e il regno di Koryŏ (Corea storia della M. si confonde con quella della Repubblica Popolare di Cina.
Antropologia
I Manciù sono i soli sopravvissuti ...
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(lat. Raetia) Regione delle Alpi Centrali, corrispondente al Tirolo, a parte della Baviera e della Svizzera (oggi Grigioni), abitata anticamente da popolazioni di discussa origine etnica, di cui la più [...] parte montagnosa meridionale, e Raetia secunda, la pianura settentrionale lungo il Danubio. Con l’intensificarsi delle pressioni barbariche, malgrado le lotte sostenute dagli imperatori del 4° sec., la R. seconda cadde sotto Alamanni, Bavari, Svevi ...
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VALACCHIA (romeno Valahia; A. T., 79-80)
Marina EMILIANI SALINARI
Angelo PERNICE
Regione della Romania confinante con la Transilvania e la Moldavia a N., la Bulgaria a S., la Dobrugia a SE., il Banato [...] . (densità media del regno 61 ab. per kmq.); i distretti più popolosi, eccettuato quello di Ilfor, in cui sorge Bucarest, sono quelli di Prahova 1927, n. 11.
Storia. - Le invasioni barbariche in nessuna parte operarono un così profondo rivolgimento ...
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VALCAMONICA (A. T., 17-18-19 e 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Romolo PUTELLI
È così detta (dai Camuni, popolo reto-ligure che i Romani debellarono con P. Silio sulla fine del sec. I a. C.) la valle dell'Oglio [...] 5000 ab. Ne conta appena 2825 Darfo, che è il più popoloso, e appena 1600 Breno, che è considerato il capoluogo dell'intera Roma. Squallido fu invece il periodo delle invasioni barbariche, quando la valle divenne passaggio preferito delle orde ...
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Geografia dell’Impero
Giusto Traina
Inventari del mondo agli inizi del tardo Impero
L’anno 298 è segnato da una serie di vittorie decisive dei tetrarchi. Nel settore orientale, mentre Diocleziano riporta [...] ciò che si trova al di là del Danubio appartiene alla stirpe dei sarmati»102.
Consapevole della presenza dei ‘nuovi’ popolibarbari, lo Pseudo-Egesippo modifica il discorso geografico del testo originale di Giuseppe: così, nel discorso in cui Agrippa ...
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Italia, storia di
Massimo L. Salvadori
Tra il centro e la periferia della storia mondiale
La storia d'Italia è caratterizzata da una forte oscillazione: in alcuni periodi l'Italia è stata uno dei grandi [...] creò nel 5° secolo le condizioni per le invasioni barbariche (barbariche, invasioni). Roma venne a più riprese conquistata e nel centro politicamente autonomo di Venezia, sorta per opera di popolazioni che, fuggite di fronte ai nuovi invasori, si ...
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Germania, storia della
Francesco Tuccari
Grande cultura e potenti eserciti
La Germania ha fatto parte per circa novecento anni ‒ dal 10° al 19° secolo ‒ del Sacro Romano Impero, in un quadro di profonda [...] , per poi espandersi in tutta Europa nel 5° secolo d.C. Questo massiccio spostamento di popolazioni ‒ comunemente definito con l'espressione invasioni barbariche ‒ portò alla dissoluzione dell'Impero Romano d'Occidente (476) e alla formazione di una ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarie
barbàrie s. f. [dal lat. barbaries, der. di barbărus «barbaro»], invar. – 1. Condizione di popolo barbaro, stadio di civiltà primitiva: vivere nella b., in stato di b.; tempi di b.; uscire, risollevare dalla b.; popolazioni che si...