GOTI
F. Panvini Rosati
Popolazione germanica insediata all'inizio dell'età augustea nell'area baltica, i G. furono protagonisti della più ampia serie di spostamenti che interessarono le genti indoeuropee [...] da Stilicone l'anno successivo, mentre di lì a poco il limes del Reno si dissolse sotto l'orda di popolibarbarici più imponente mai vista prima e gli eserciti federati, dopo l'esecuzione di Stilicone del 408, sembrarono aggregarsi nuovamente al ...
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PALMIRENA, Arte
A. Giuliano
G. Garbini
La fortuna di Palmira (v.) fu direttamente legata al commercio carovaniero che, transitando per la città, ne determinò la ricchezza per circa 300 anni. L'inizio [...] oreficerie (diademi, collane, orecchini, bracciali) che nella loro pesantezza richiamano da un lato le ornamentazioni barbariche delle popolazioni nomadi della steppa, dall'altro il gusto fastoso delle oreficerie achemènidi. La scultura palmirena è ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Eptaneso
Luigi Caliò
Pietro Militello
Eptaneso
di Luigi Caliò
Nome con cui si designano talvolta le Isole Ionie, tra cui le principali sono Corfù, Itaca, [...] antica di Corcira fu abbandonata a causa delle incursioni barbariche e gli abitanti furono trasferiti sul piccolo promontorio da Marco Antonio, mentre sotto Augusto parte della sua popolazione fu deportata per fondare la città di Nikopoli. Unita ...
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L'archeologia medievale
Alessandra Melucco Vaccaro
La disciplina oggi si definisce, rispetto alle altre archeologie, in relazione ad un dato di area culturale e ad uno cronologico: essa applica infatti [...] a lungo avvalorato la cosiddetta "archeologia germanica", che in Italia ha studiato le presenze barbariche come mera appendice della storia dei popolibarbari nelle loro sedi di origine, fuori del limes, come se questi gruppi di invasori fossero ...
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VENEZIA
I. Baldassarre
Città lagunare tra le foci del Piave e del Brenta, fondata dalle popolazioni del retroterra (Vèneti) fuggite in seguito alle invasioni barbariche (e in particolare quelle dei [...] Longobardi). Le origini di V., e cioè la sorte delle lagune tra Grado e Chioggia, dal sec. VI alla metà dell'VIII, presentano ancora punti non chiariti e contradditori, soprattutto a causa delle intenzionali ...
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Vedi STEPPE, Arte delle dell'anno: 1966 - 1997
STEPPE, Arte delle
¿ R. Grousset
M. J. Artamonov
R. Grousset
M. J. Artamonov
I. Le origini. - Le steppe coprono una vasta zona che si stende dal fiume [...] i Goti e gli Unni. Tuttavia il Bosforo (Panticapeo) anche nell'epoca della grande migrazione dei popoli e delle invasioni barbariche conservò la sua importanza come centro artistico-artigiano, il più significativo di tutta la costa settentrionale del ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province galliche. Belgica
Sergio Rinaldi Tufi
gallia belgica
Le Tres Galliae (note anche come Gallia Comata per l’abitudine dei suoi abitanti di portare [...] fine alla loro vicenda. In questo scorcio del III secolo si pone anche il problema delle invasioni barbariche: varie popolazioni germaniche penetrano soprattutto nella parte settentrionale della Belgica. Nel V secolo, dopo un ultimo tentativo di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] ecc.
È probabile che tra i Greci d’Asia Minore, primi a fare esperienza di prolungati contatti con popoli estranei, il termine “barbari” abbia trovato una prima oggettivazione nel confronto, tramutatosi presto in scontro frontale, con i Persiani. È a ...
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URBICHE, Porte
N. Venuti
Per Porta urbica, s'intende una costruzione in forma di passaggio, solitamente inserita nella cinta muraria di una città, caratterizzata da una ricerca di decoro architettonico [...] illustri personalità, simboli tangibili del lealismo nutrito dalle popolazioni o dagli enti pubblici nei confronti dell'Impero città oltre la linea pomeriale; ma, dopo le invasioni barbariche della fine del III sec., le città tornarono a rinchiudersi ...
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LUSITANIA
G. C. Susini
Provincia romana. Con questo nome, o con quello più proprio di Lusitania et Vettonia, si designò la parte occidentale della provincia repubblicana dell'Hispania ulterior, costituita [...] la riforma tetrarchica. Tra le migrazioni barbariche quella dei Visigoti diede il colpo decisivo y Bellido, Hispania Graeca, Barcellona 1948; P. Bosch-Gimpera, La formazione dei popoli della Spagna, in La Parola del Passato, IV, 1949, pp. 97-129; ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarie
barbàrie s. f. [dal lat. barbaries, der. di barbărus «barbaro»], invar. – 1. Condizione di popolo barbaro, stadio di civiltà primitiva: vivere nella b., in stato di b.; tempi di b.; uscire, risollevare dalla b.; popolazioni che si...