GISULFO
Andrea Bedina
Duca del Friuli (circa 590-circa 610), secondo di questo nome: l'estrema povertà di notizie offerte dalle poche fonti disponibili non consente che supposizioni, specie per quanto [...] da papa Gregorio I, in contatto epistolare con la regina e particolarmente attivo sul fronte della conversione delle popolazionibarbariche. La gran parte della gens Langobardorum, tuttavia, non solo permaneva nell'arianesimo, ma non erano rare ampie ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] documento cit. in G. Mini, cc. 4, 38, 68; v. lettera di F. Barbaro a N. Barbo, 25 maggio 1453, in A. M. Quirini, p. 305). Raccomandato visione globale di Roma antica, additata a modello ai popoli partecipi della sua eredità, non poteva non opporsi ...
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ADRIANO I, papa
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno [...] giuramento prestarono i rappresentanti di tutti i ceti della popolazione del ducato di Spoleto convenuti a Roma nel settembre 1935), pp. 150-214; G. Romano-A. Solmi, Le dominazioni barbariche in Italia, Milano 1940, pp. 442-494; O. Bertolini, Roma ...
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AGILULFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Non longobardo di sangue, perché della stirpe dei Turingi, certo si era unito ai Longobardi quando avevano invaso l'Italia, e nelle loro schiere aveva [...] II; ed A., per dare notizia ufficiale al suo popolo di entrambi questi felici eventi, scelse un'occasione di 434, 447 s., 481 s.; 107-147; G. Romano-A. Solmi, Le dominazioni barbariche in Italia, Milano 1940, pp. 281 s., 301-307; N. Grimaldi, S. ...
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ALBOINO, re dei Longobardi
Paolo Bertolini
Figlio di Audoino, re dei Longobardi, e di Rodelinda, sali al trono fra il 560 e il 565;pagano come suo padre, aveva, tuttavia, preso in moglie una principessa [...] Bizantini, A. doyette cercarsi un appoggio per difendere l'esistenza stessa del suo popolo, e lo trovò, ma a gravissime condizioni, presso una delle ultime genti barbariche arrivate a ridosso dei confini dell'Impero, gli Avari, di stirpe mongolica ...
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Nacque a Tregnago (Verona) il 9 nov. 1885, dal nobile Ciro e da Maria dei conti Franchini.
Il padre, storico e meteorologo, scoprì "la legge che lega assieme isobare e isoterme coll'isocrona dei temporali": [...] da P. Bonfante, da Schupfer) che il cosiddetto testamento barbarico abbia "influito a rendere l'istituto moderno così dissimile dal di Roma, l'elemento che spontaneamente erompeva dall'animo del Popolo italiano" (p. 494).
Nel 1935 il Consiglio della ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] .
B. apparteneva a una delle Sippen più illustri del suo popolo. Era nipote di Ildibado, che gli Ostrogoti avevano acclamato re dopo nella Tracia e nell'Illirico; cospicui contingenti di barbari ausiliari o mercenari: 2500 Longobardi inviati dal loro ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] il diretto governo temporale, in nome di S. Pietro, delle popolazioni che con i suoi vicari e con la sua Chiesa erano , pp. 95-98, 126-130; G. Romano-A. Solmi, Le dominazioni barbariche in Italia (395-888), Milano 1940, pp. 423-433; O. Bertolini, ...
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GELASIO I, papa, santo
Raiko Brato
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile nota del Liber pontificalis della Chiesa romana, sarebbe stato "natione Afer". Egualmente equivoca è, d'altra [...] ritenesse l'eresia un male peggiore delle devastazioni barbariche. Egli sembra piuttosto aver indirizzato i propri suo breve pontificato, la stima, l'ammirazione e l'amore del popolo cristiano, che, dopo la sua morte, non tardarono a trasformarsi in ...
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GRIMALDI, Francescantonio
Maria Luisa Perna
Fratello minore di Domenico, nacque a Seminara, presso Reggio Calabria, il 10 maggio 1741. Fu dapprima educato dal padre, marchese Pio, che ne sviluppò gli [...] inoppugnabilmente le descrizioni delle terre più lontane e la storia dei popoli antichi dell'Occidente. La società non è uno stato di romano, la fine dell'Impero, l'origine delle invasioni barbariche.
La morte impedì il compimento dell'opera, che fu ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarie
barbàrie s. f. [dal lat. barbaries, der. di barbărus «barbaro»], invar. – 1. Condizione di popolo barbaro, stadio di civiltà primitiva: vivere nella b., in stato di b.; tempi di b.; uscire, risollevare dalla b.; popolazioni che si...