Gallerista e storico dell’arte francese naturalizzato italiano (Mulhouse 1949 - Milano 2020). Ha frequentato l’Università Bocconi di Milano prima di abbandonare gli studi e dedicarsi totalmente all’arte: [...] (2018); nel 2019, Quattro conversazioni sull'Europa e La mia Europa a piccoli passi; Racconto dell'arte occidentale dai greci alla popart (2020); Il giro del mondo dell'arte (post., 2021); Che cos'è la bellezza. Una lezione di storia dell'arte (post ...
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Ferrari, Renzo. – Pittore svizzero (n. Cadro 1939). Compiuti gli studi all'Accademia di Brera, negi anni Settanta ha sperimentato con felici esiti il linguaggio della Popart statunitense, prediligendo [...] Opere 1970-1990 (Civica Galleria d’arte Villa dei Cedri, Bellinzona), retrospettive del suo lavoro sono state ospitate al Musée d'art e d'histoire di Neuchâtel e al Museo Cantonale d'Arte di Lugano (Renzo Ferrari. Visioni nomadi, 2014-15), mentre in ...
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Hockney ⟨hòkni⟩, David. - Pittore inglese (n. Bradford 1937). Dal 1959 al 1962 ha studiato al Royal college of art. Ha viaggiato molto e soggiornato più volte negli USA. L'elemento figurativo, sganciato [...] sua produzione, per la quale usa colori acrilici su tela, sviluppando in modo originale le premesse estetiche della popart e suggerendo, mediante uno stile studiatamente ingenuo e nitido, atmosfere di irreale fissità. È autore di incisioni, disegni ...
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Pittore e scultore svedese (Stoccolma 1929 - New York 2022), naturalizzato statunitense dal 1953. Ha studiato alla Yale University e all'Art Institute di Chicago; a New York, dal 1956, è stato in contatto [...] A. Kaprow, la cui influenza lo ha spinto alla sperimentazione di nuove tecniche espressive (happening, environment). Protagonista della popart, O. ha elaborato in dipinti e sculture (spesso in scala gigante) tematiche legate alla civiltà dei consumi ...
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Artista italiano (n. Torino 1942 - m. 2023). Ha iniziato il suo percorso artistico negli anni Sessanta nel clima culturale della Post-PopArt facendosi conoscere dal grande pubblico con i Tappeti di natura [...] e superato attraverso un’esperienza totalmente artificiale. Ha partecipato alla nascita dell’Arte Povera e della Land Art e, nel clima fortemente politicizzato della fine degli anni Sessanta, ha interrotto la propria produzione artistica, cercando ...
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Fotografo e regista cinematografico statunitense di origine ungherese (New York 1928 - Parigi 2022). Dopo avere studiato sociologia, ha lavorato come illustratore; trasferitosi a Parigi (1948), si è dedicato [...] York (1956; nuova ed. 1995) che lo ha rivelato come fotografo. Le sue composizioni, ispirate al dadaismo, preludono anche alla popart. Ha lavorato per Vogue (1955-65) e nel 1957 ha ricevuto il Prix Nadar. Ha pubblicato libri fotografici dedicati a ...
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Ramos, Mel (propr. Melvin John). – Artista statunitense (Sacramento 1935 - Oakland 2018), tra i maggiori rappresentanti della popart statunitense. Abile sperimentatore di innovativi sincretismi tra realismo [...] ). Presente nelle collezioni di musei quali, tra gli altri, il Whitney Museum of American Art di New York, il San Francisco Museum of Modern Art e il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, nel 2011 l’Albertina Museum di Vienna gli ha dedicato una ...
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Scultore italiano (Roma 1926 - Milano 1998). Ha studiato a Milano e, dal 1956, ha insegnato all'Accademia di Brera. In una sfera che concilia simbolismo e popart, manipolando i più diversi materiali, [...] C. tese a fissare la realtà viva delle cose (elementi vegetali, oggetti, figure umane) spiazzandole dal contesto abituale sì da caricarle di più significati (Giochi proibiti, Avventure di Gustavo B., Apollo ...
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Britto, Romero. – Artista neopop brasiliano (n. Recife 1963). Abile contaminatore di codici comunicativi eterogenei, muovendosi tra cubismo, street art e pop-art ha elaborato un linguaggio espressivo di [...] forte impatto, dove l’uso di colori brillanti e la semplicità figurativa, dai tratti quasi infantili, creano universi segnici briosi e carichi di positività. Attivo nel settore pubblicitario e nel design, ...
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visiva, poesia Nella letteratura contemporanea, genere poetico sviluppatosi dagli anni Cinquanta in seno alle neoavanguardie artistiche europee su stimolo di una radicale revisione delle restrizioni poste [...] campi semantici di ciascun apporto fondendo letteratura alta e cultura pop. Alla ricerca poetico-visiva e alle sperimentazioni verbo-visuali condotte quali poesia concreta, poesia tecnologica, narrative art, videopoesia e poesia totale, in cui segno ...
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pop art
〈pòp àat〉 locuz. ingl. [accorciamento di popular art], usata in ital. come s. f. – Espressione riferita inizialmente alla cultura di massa e alle sue manifestazioni, estesa quindi al movimento artistico che a queste principalmente...
pop
〈pòp〉 agg. ingl. [accorciamento di popular «popolare»], usato in ital. come agg. e s. m. – Detto di produzioni e manifestazioni artistico-culturali di vario tipo che hanno avuto una diffusione di massa a partire dagli anni ’60 del Novecento:...