Pittore statunitense (n. San Francisco 1932). Dopo aver studiato grafica e pittura presso il California College of Arts and Crafts di Oakland, è tornato a San Francisco e si è dedicato alla sua arte, ma [...] di vita quotidiana, nonché luoghi del consumismo e della società di massa (immagini che i pittori fotorealisti riprendono dalla Popart); il suo soggetto prediletto è una macchina parcheggiata di fronte a edifici residenziali, per alcuni metafora di ...
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Scultore e pittore inglese (n. Londra 1928). Ha studiato alla St. Martin's school of art e al Royal college of art di Londra. Ottenuto il Prix de Rome (1955), è stato in Italia fino al 1957; in seguito [...] ha insegnato in varie scuole d'arte inglesi e alla School of visual art di New York (1966). Tra i protagonisti della popart inglese, T. ha sperimentato diversi materiali (vernici, legno, plexiglass, ecc.) e tecniche (dal collage al fotomontaggio, ...
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Lanzarotti, Letizia. – Artista italiana (n. Rho 1990). Conosciuta con il nome d’arte Lady Be, è inventrice della tecnica del mosaico contemporaneo, costituito da oggetti di plastica di recupero, giocattoli, [...] bigiotteria e altri manufatti d'uso. Erede della popart di R. Rauschenberg, R. Lichtenstein e A. Warhol, dal 2010 ha esposto in ha realizzato con la tecnica del mosaico ritratti di icone pop del cinema, della musica e dell’arte quali M. Monroe ...
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Scultore statunitense (Rochester, Indiana, 1927 - New York 2011). Ha studiato a Chicago, a New York e al Black Mountain College, uno degli ambienti più aperti alle nuove teorie ed esperienze artistiche. [...] Partito dal filone dell'espressionismo astratto ed evolutosi nella linea della popart, è stato tra i primi a introdurre nella scultura i metalli "trovati" - soprattutto telai e pezzi d'automobile schiacciati - che usa con grande libertà creativa, ...
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Importante istituzione museale britannica, la cui collezione è stata distribuita in quattro sedi. Presso la londinese Tate Britain (prima del 2000 Tate Gallery) è ospitata la collezione di artisti britannici [...] internazionale del 20° sec. con collezioni di P. Picasso, H. Matisse, di surrealisti, di espressionisti astratti statunitensi e popart. Le altre sedi sono a Liverpool (dedicata in partic. a forme d'arte d'avanguardia quali video, installazioni ecc ...
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Pittore (New York 1923 - Southampton 2002). Studiò alla Juilliard school of music di New York per poi dedicarsi, dalla seconda metà degli anni Quaranta, alla pittura. Allievo, dal 1948 al 1951, di H. Hofmann [...] e di W. Baziotes, soggiornò in Europa. Considerato uno dei precursori della popart americana, nei primi anni Cinquanta, pur avvalendosi del linguaggio proprio dell'espressionismo astratto, reintrodusse la figurazione recuperando immagini popolari ( ...
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Oggetto di uso comune, prefabbricato, scelto da un artista che, senza usare su di esso alcun intervento di carattere estetico, ne determina il valore con l’atto mentale di percepirlo come opera d’arte. [...] -bottiglie (1914). Il r. si differenzia dall’object trouvé («oggetto trovato»), che viene invece scelto proprio per le sue caratteristiche estetiche. Oltre che da artisti dada, il r. è stato usato nell’ambito della popart e del nouveau réalisme. ...
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Pittore inglese (n. Letchworth 1931 - New York 2016). Ha studiato alla St. Albans school of art e al Royal college of art e ha insegnato alla St. Martin's school of art e in diverse università americane. [...] Esponente della seconda generazione della popart inglese, dopo un soggiorno a New York (1959-61), ha svolto una ricerca in cui interventi sulla superficie della tela e sulla struttura del telaio (Corda bianca, 1973, New York, Museum of modern art). ...
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Nome d'arte della scultrice venezolana Marisol Escobar (Parigi 1930 - New York 2016). Dopo aver studiato a Parigi si è trasferita negli USA dove ha frequentato l'Art students league e la scuola di H. Hofmann [...] e R. Rauschenberg. Occupa un posto particolare nell'ambito della popart con le sue opere in legno, personaggi, spesso riuniti ieratica fissità e dalla pungente primitiva ironia (Famiglia, 1962, e L'Ultima cena, 1984, New York, Museum of modern art). ...
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Sui, Anna. – Creatrice di moda statunitense (n. Detroit 1964), di origine cinese. Dopo gli studi presso la Parsons school of design di New York ha iniziato a creare abiti per importanti aziende, prima [...] di realizzare la sua prima collezione nel 1991. Influenzata dal mondo della pop-art e del ready-made, ha realizzato le sue creazioni riutilizzando abiti vintage attualizzandoli con l’uso di nuovi materiali. Creatrice di linee di cosmetici, profumi, ...
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pop art
〈pòp àat〉 locuz. ingl. [accorciamento di popular art], usata in ital. come s. f. – Espressione riferita inizialmente alla cultura di massa e alle sue manifestazioni, estesa quindi al movimento artistico che a queste principalmente...
pop
〈pòp〉 agg. ingl. [accorciamento di popular «popolare»], usato in ital. come agg. e s. m. – Detto di produzioni e manifestazioni artistico-culturali di vario tipo che hanno avuto una diffusione di massa a partire dagli anni ’60 del Novecento:...