GRASSI, Luigi
Liliana Barroero
Quarto di cinque figli, il G. nacque a Roma il 18 apr. 1913 da Giuseppe, antiquario e restauratore, e da Edvige Bartoli. Dopo gli studi classici al liceo Mamiani frequentò [...] citati studi su Meloni, Aspertini e Ripanda) sia in studi dedicati agli artisti "maggiori" e più frequentati dalla critica (Appunti sul Pontormo e i suoi disegni, in Emporium, CIII [1946], pp. 29-46; Per un disegno di Lorenzo Lotto, in Paragone, V ...
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FRANCHETTI, Giorgio (Giorgio Gioacchino)
Adrianana Augusti
Nacque a Torino il 18 genn. 1865 dal barone Raimondo e da Luisa Sara Rothschild.
Il padre avrebbe voluto che il F., il minore dei suoi tre figli, [...] Venere dormiente con amorino di Paris Bordone, rintracciata in una collezione privata milanese, e dipinti di manieristi toscani come il Pontormo o G. Macchietti. Il raggio degli interessi del F. era molto ampio e così accanto alle opere italiane, tra ...
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COPPI, Iacopo, detto Iacopo del Meglio
Claudio Strinati
Nacque a Peretola (Firenze) nel settembre del 1523 da una modesta famiglia di artigiani. Non è chiaro se il padre si chiamasse Antonio del Meglio [...] sorta di summa dell'attività del Coppi. Caratterizzata da un esplicito e insistente richiamo allo stile e alla struttura del Pontormo, contiene anche quegli elementi di neovenetismo già divulgati a Firenze al tempo dello studiolo e in auge proprio in ...
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GUIDUCCI, Mario
Federica Favino
Nacque a Firenze, del "popolo" di S. Frediano, il 18 marzo 1583, da Alessandro del senatore Simone e Camilla di Iacopo Capponi. Ebbe almeno due fratelli, Giulio, morto [...] Tarquinio Galluzzi della Compagnia di Giesù, Firenze 1620. Protestatosi copiatore nel senso in cui lo sono stati occasionalmente grandi pittori come Pontormo o Andrea del Sarto o come lo è stato Platone nei confronti di Socrate, il G. prende su di sé ...
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DEL TASSO
Marco Collareta
Famiglia di legnaioli, scultori ed architetti fiorentini attivi nell'Italia centrale nel corso del XV e del XVI secolo. Il Vasari (1568) fa menzione di alcuni membri di questa [...] Compagnia di S. Zanobi e, stando al Vasari, eseguiva per intero il carro della Zecca reso famoso dalle pitture del Pontormo e quindi identificabile con quello costruito nel 1515 e conservato a Firenze fino al 1810. Per parte sua, Francesco ricevette ...
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GUIDI, Guido (Guido Guerra)
Mario Marrocchi
Quinto di questo nome, figlio del conte Guido (IV) e di Ermellina (Armellina), figlia di un esponente della famiglia Alberti, nacque intorno agli anni Settanta [...] di sua pertinenza, sostenne militarmente il margravio Corrado impegnato a contrastare il dominio dei conti Alberti sul castello di Pontormo. L'intervento del G. in tale area fu dettato anche dalla volontà di appropriarsi dei beni dei conti Codolingi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Paolo Lomazzo
Tomaso Montanari
Il lombardo Giovanni Paolo Lomazzo è una delle figure di spicco della cultura artistica italiana della seconda metà del Cinquecento. I suoi scritti appaiono il [...] e che intorno al 1550 aveva visto intervenire (grazie alla regia del letterato mediceo Benedetto Varchi) artisti come il Pontormo, Benvenuto Cellini, Vasari e lo stesso Michelangelo. Ovviamente, il pittore Lomazzo dà la palma alla propria arte, e lo ...
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PICCINELLI, Andrea e Raffaello, detti Andrea e Raffaello del Brescianino
Alessandro Nesi
PICCINELLI, Andrea e Raffaello, detti Andrea e Raffaello del Brescianino. – Figli del ballerino Giovanni Antonio [...] 1517) affrescati dal Sarto nel chiostro della Scalzo a Firenze.
Gli influssi della maniera fiorentina, estesi anche a Rosso e Pontormo, sono ben presenti in alcune tra le più riuscite opere attribuite ad Andrea, quali la Maddalena e il S. Sebastiano ...
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DELLA PALLA, Giovanni Battista
Sandra Pieri
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Maria Novella, il 4 ag. 1489 da Marco di Mariotto, speziale. Scarse sono le notizie sulla sua vita, fino a quando non [...] è tuttavia costituito dal tentativo di sequestro, autorizzato dalla Signoria, di alcune decorazioni lignee di Iacopo da Pontormo appartenenti a Pierfrancesco Borgherini. In quell'occasione, per quanto il dono dovesse servire a propiziare a Firenze ...
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MANNA, Ludovico (Angelo da Messina)
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque probabilmente a Messina nel 1514 da famiglia forse di origine spagnola; non sono noti i nomi dei genitori.
Divenuto domenicano con [...] anabattisti processati a Firenze nel 1552, in Arch. stor. italiano, CLIV (1996), pp. 68 s., 80; M. Firpo, Gli affreschi di Pontormo a S. Lorenzo. Eresia, politica e cultura nella Firenze di Cosimo I, Torino 1997, pp. 361 s., 378; G. Bertoli, Un nuovo ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...