Nome con cui è noto il pittore Giovanni Battista di Iacopo de' Rossi (Firenze 1495 - Parigi 1540). Tra i maggiori esponenti, con il Pontormo e D. Beccafumi, del primo manierismo fiorentino, rivelò il suo [...] committente L. Buonafede, forse per l'eccessivo espressionismo delle figure. Le opere di questo periodo riflettono influssi del Pontormo; l'asprezza quasi brutale dei dipinti del R., animati da una carica anti-idealistica e antinaturalistica, l'uso ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] ), pp. 33-109; R.P. Ciardi, Il Rosso e Volterra, in Il Rosso e Volterra (catal., Volterra), Venezia 1994, pp. 17-100; Pontormo e Rosso, Atti del Convegno di Empoli e Volterra (1994), a cura di R.P. Ciardi - A. Natali, Venezia 1996; D. Franklin, Rosso ...
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Pittore fiorentino (m. forse dopo il 1572), allievo di Ridolfo Ghirlandaio, dipinse (1570-72) nello studiolo del granduca, in Palazzo Vecchio, il Lanificio e il Sacrificio di Lavinia, pitture vive e fresche [...] che rivelano l'influsso di Andrea del Sarto, del Rosso Fiorentino e soprattutto del Pontormo. ...
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MANZUOLI, Tommaso (detto Maso da San Friano)
Sabina Brevaglieri
Nacque a Firenze il 4 nov. 1531, nella zona di porta S. Frediano da cui derivò il soprannome. Nella bottega di P.F. Foschi ricevette la [...] cifra del manierismo internazionale. Parallelamente, la Madonna con Bambino (Firenze, Uffizi) esemplata sulla perduta Madonna del libro del Pontormo, diventò una sorta di modello per il M. e la sua bottega, su cui sperimentare più evidenti ascendenze ...
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LAPPOLI, Giovanni Antonio
Monica Grasso
Nacque ad Arezzo nel 1492, da Matteo di ser Jacopo di Bernardo, pittore allievo di Pietro Dei, detto Bartolomeo della Gatta, e da Caterina di Guittone d'Ottaviano [...] , ma non si sa esattamente quando. A Firenze fu attratto soprattutto dalle opere di Andrea del Sarto e di Iacopo Carucci, detto il Pontormo, presso cui andò a bottega, a quanto dice Giorgio Vasari (VI, p. 6), dopo aver ammirato le figure della Fede e ...
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JACOPO di Giovanni, detto Jacone
Sara Magister
Nacque a Firenze il 6 febbr. 1495 da Giovanni di Francesco (cfr. Pinelli). Entrò giovane nella bottega di Andrea d'Agnolo (detto Andrea del Sarto), presso [...] . 453; G. Fiocco, Primizie di Michelangelo, in Rivista d'arte, s. 3, XXVI (1950), pp. 150 s.; L. Berti, Fortuna del Pontormo, in Quaderni pontormeschi, II (1956), p. 23 n. 3; Id., Il Museo dell'Accademia Etrusca di Cortona, in Antichità viva, I (1962 ...
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CAPRAIA, Anselmo da
Franco Cardini
Nonostante la frequenza del nome Anselmo sia assai elevata nell'albero genealogico dei da Capraia, e ciò abbia dato luogo a una notevole confusione, possiamo ravvisare [...] una sorella di Ugolino di Donoratico sarebbero nati: il C. Guelfo, che in un documento (1256) è detto conte di Pontormo e curatore di Fiandina figlia di Uguccione della Gherardesca, e che troviamo nel 1282 insieme col fratello Anselmo a San Miniato ...
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BALDUCCI, Giovanni, detto il Cosci
Renzo Chiarelli
Nacque a Firenze intorno al 1560 da Bastiano di Marco. Fu chiamato "il Cosci", dal nome dello zio materno Raffaello Cosci, presso il quale era stato [...] gli epigoni vasariani e, in generale, i tardi manieristi fiorentini, con lontani riflessi dell'arte di Andrea del Sarto, del Pontormo, del Bronzino, e a volte - come in taluno degli affreschi dell'Oratorio dei Pretoni a Firenze, sua opera migliore ...
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Michelangelo e la pittura un itinerario biografico
Barbara Agosti
Quando compì i suoi primi esperimenti nell’ambito della pittura, al giovane Michelangelo Buonarroti (1475-1564) era già ben chiara la [...] di D.J. Gordon, London 1957, pp. 270-280; M. Hirst, Michelangelo draftsman, cit., pp. 92-93, n. 38.
91 M. Hirst, Michelangelo, Pontormo e Vittoria Colonna, in Id., Tre saggi, cit., pp. 4-29.
92 Le citazioni sono da G. Vasari, Le Vite, cit., V, p. 326 ...
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CURRADI, Taddeo, detto il Battiloro
Günter Passavant
Figlio di Francesco, fu battezzato a Firenze il 26 ott. 1529 (Firenze, Arch. dell'Opera di S. Maria del Fiore, Libri di battesimo 1522-1532, c. 124r: [...] duri" e il loro stile era ritenuto dal Naldini troppo antiquato. Il C. avrebbe da allora seguito il modello del Pontormo e grazie ai consigli dei Naldini avrebbe conferito al corpo dei crocifisso "tanta sveltezza e tanta grazia e divozione"; inoltre ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...