Pittore (Pontormo, oggi Pontorme, presso Empoli, 1494 - Firenze 1557). Fu esponente della cosiddetta prima maniera, che preannunciò il manierismo. Le sue opere presentano sempre bellezze originali e raffinate [...] per eleganza e potenza di disegno, per delicatezza di tocco e di tonalità e per sensibilità e passione intima. P. rimase sempre eccellente nei ritratti, pieni di intimità psicologica e di sensibilità nervosa, ...
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Pittore (Fiesole 1537 circa - Firenze 1591). Allievo del Pontormo e collaboratore di Vasari nella decorazione pittorica di Palazzo Vecchio, fu uno dei più caratteristici rappresentanti del manierismo michelangiolesco. [...] Sue opere a Firenze (S. Maria Novella) e Roma (S. Giovanni Decollato, Trinità dei Monti) ...
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Pittore (Firenze 1515 circa - Roma 1598). Allievo di Andrea del Sarto, influenzato dal Pontormo, dal Rosso e da Michelangelo, si trasferì presto a Roma, dove ebbe contatti con Francesco Salviati e con [...] i seguaci di Raffaello, dei quali esasperò il gusto per le composizioni affollate e movimentate. Attivo a più riprese nell'Oratorio di S. Giovanni Decollato con gli affreschi: Annuncio a Zaccaria (1536 ...
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Pittore (Firenze 1503 - ivi 1572). Fu allievo di Raffaellino del Garbo, poi del Pontormo, del quale risentì profondamente l'influsso (e con il quale collaborò negli affreschi delle ville medicee di Poggio [...] a Caiano e di Careggi). La sua pittura esprime la complessa cultura figurativa del manierismo fiorentino, raffinandone l'essenza in maniera sottilmente preziosa. Più dei suoi quadri d'altare (Risurrezione ...
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Pittore e scultore (Valdibiena, Siena, 1486 circa - Siena 1551), tra i protagonisti, con il Rosso, il Pontormo, il Parmigianino, della "maniera" italiana; studiò da giovane le opere del Perugino, del Sodoma [...] e di Raffaello, manifestando sin dai suoi primi dipinti eccezionali qualità luministiche, di un'irreale vitalità, che fanno di lui il più "moderno" degli artisti senesi. Tra i principali dipinti: a Siena, ...
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Pittore (Firenze 1494 - ivi 1557). Forse allievo del Perugino, influenzato poi da Andrea del Sarto, nonché dal Pontormo e dal Vasari, è una caratteristica figura di artista-artigiano del manierismo fiorentino. [...] Nel 1546-53 fece i cartoni per due serie di 4 arazzi, eseguiti da J. Rost (Firenze, Uffizi), che sono la sua unica opera datata. Intorno ad alcune opere certe (tavolette per cassoni nuziali: Storia di ...
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Pittore (Firenze 1551 - ivi 1640). Fu allievo di Maso da San Friano; si rifece poi a fra Bartolomeo, Andrea del Sarto e Pontormo; seguì anche Santi di Tito. Fu autore di pale d'altare, nature morte e disegni, [...] opere significative per il passaggio dal tardo manierismo al Seicento. Ricordiamo: a Parigi, Madonna e santi (1579, Louvre); a Firenze, Concezione (1581, chiesa di S. Remigio) e S. Ivo protettore delle ...
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Nome con cui è noto il pittore Giovanni Battista di Iacopo de' Rossi (Firenze 1495 - Parigi 1540). Tra i maggiori esponenti, con il Pontormo e D. Beccafumi, del primo manierismo fiorentino, rivelò il suo [...] committente L. Buonafede, forse per l'eccessivo espressionismo delle figure. Le opere di questo periodo riflettono influssi del Pontormo; l'asprezza quasi brutale dei dipinti del R., animati da una carica anti-idealistica e antinaturalistica, l'uso ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] ), pp. 33-109; R.P. Ciardi, Il Rosso e Volterra, in Il Rosso e Volterra (catal., Volterra), Venezia 1994, pp. 17-100; Pontormo e Rosso, Atti del Convegno di Empoli e Volterra (1994), a cura di R.P. Ciardi - A. Natali, Venezia 1996; D. Franklin, Rosso ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] variamente come prima maniera o primo m., ‘primo anticlassicismo’, ‘sperimentalismo anticlassico’, l’esperienza fiorentina di Pontormo e Rosso e del senese D. Beccafumi; si sono messe in evidenza correnti ‘anticlassiche’ eccentriche, lontane ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...