PAGANI, Gregorio (Goro). – Figlio del pittore Francesco di Gregorio e di Elena Crocini, nacque a Firenze il 14 luglio 1559 (Firenze, Archivio dell’Opera del duomo, Registro dei battezzati maschi, 1558-59, [...] ’epoca vescovo di Cortona (Bocchi - Cinelli, 1677; Thiem, 1964). Benché le fonti ricordino il giudizio positivo del Pontormo, tali affreschi, condotti sugli esempi romani di Polidoro, furono giudicati opera mediocre da Vincenzo Borghini al momento di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra letteratura e arti visive, la grande stagione internazionale della Maniera è caratterizzata [...] e della accademizzazione dei moduli del primo Rinascimento. La breve ma significativa stagione che oggi definiamo anticlassicismo – Pontormo, Rosso, Pordenone e altri – è in realtà un’entità con proprie caratteristiche, diverse "eticamente" e ...
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LILLI, Andrea (Lilio)
Cecilia Prete
(Lilio). Le notiziebiografiche relative al L. non permettono di ricostruire con esattezza le date di nascita e di morte di questo pittore, figlio di Vincenzo, originario [...] di Anania e punizione di Saffira per la chiesa romana di S. Spirito in Sassia, significativamente già attribuito al Pontormo, per un'adesione enfatizzata a questi modelli, interpretati alla luce di una diversa intensità emotiva di matrice baroccesca ...
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PIERO di Cosimo
Carlo Gamba
Pittore, nato a Firenze nel 1462, morto forse nel 1521. Allievo di Cosimo Rosselli, lo aiutò negli affreschi della Sistina. Impressionato tecnicamente dal Pollaiolo, da Leonardo, [...] nella Galleria nazionale d'Arte antica a Roma.
Furono suoi scolari Ridolfo del Ghirlandaio, il Franciabigio, Andrea del Sarto, il Pontormo. V. tavv. XLVII e XLVIII.
Bibl.: F. Knapp, P. di C., Halle 1899; A. Venturi, Storia dell'arte ital., VII ...
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La moderna civiltà giuridica della tutela nacque in Italia con un anticipo di qualche secolo sul resto dell’Europa ed era già ben presente nella legislazione degli Stati preunitari: a Firenze come a Venezia, [...] antichi maestri erano quelli che il Vasari lodava nelle sue Vite: da Michelangelo a Fra Bartolomeo, da Filippo Lippi al Pontormo, dal Franciabigio a Daniele da Volterra. Il divieto di esportazione porta la firma del granduca Ferdinando de’ Medici e ...
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Donati, Danilo
Stefano Masi
Scenografo e costumista cinematografico, nato a Luzzara (Reggio nell'Emilia) il 6 aprile 1926 e morto a Roma il 1° dicembre 2001. Ha portato nel cinema la sua fantasia di [...] (1963, episodio del film collettivo RO.GO.PA.G), nel quale risulta evidente il rimando ai quadri cinquecenteschi di Pontormo e Rosso Fiorentino; il più concreto Il Vangelo secondo Matteo (1964), per il quale D. effettuò un'approfondita ricerca ...
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SANSEPOLCRO (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Antonio FALCE
Piccola città della Toscana nella provincia di Arezzo da cui dista 25 km. verso NE., situata nell'alta valle Tiberina [...] vi sorio due affreschi e un polittico di Piero della Francesca, quadri di Luca Signorelli, di scuola senese (secolo XIV), del Pontormo, di Santi di Tito, di Leandro Bassano e d'altri, sculture robbiane (sec. XVI).
Storia. - Le origini di Sansepolcro ...
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GALLUZZO (A. T., 24-25-26)
Anna Maria Ciaranfi
Grossa borgata, già capoluogo di un comune autonomo, da poco aggregata al comune di Firenze (v.), di cui costituisce col territorio circostante una frazione; [...] , un pulpito, un lavabo, con aggraziato stile decorativo. Ma le cose più notevoli sono forse gli affreschi del Pontormo nel chiostro grande (1522-28). Possono essere ricordati ancora: una Crocifissione di Mariotto Albertinelli (1506), una serie di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’importanza assunta dal disegno nella pratica artistica delle botteghe quattrocentesche [...] accomunate dallo stesso "principio", cioè dal disegno “origine, fonte e madre di amendue loro”, nel contesto della stessa disputa Pontormo dichiarava esplicitamente che “una sola cosa c’è che è nobile, che è el suo [dell’arte] fondamento, e questo ...
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CRISTOFANO di Papi dell'Altissimo
Silvia Meloni Trkulja
Nacque probabilmente a Firenze intorno al 1530, se nel primo documento che lo riguarda, del 1552, è già pittore maturo che viene inviato a Como [...] .
Lo stile di C. dipende strettamente da quello del Bronzino, di cui fu allievo dopo esserlo stato per breve tempo dei Pontormo, ed è in parallelo a coetanei come il Butteri nel bloccare le forme in volumi compatti, lucidi e levigati senza la minima ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...