PREDICAZIONE
Giuseppe De Luca
. Il cristianesimo primitivo fu tutto una predicazione e, com'è noto, la parola stessa "vangelo" val quanto "annunzio". Della predicazione di Gesù Cristo basti ricordare [...] è proposto a credersi come rivelato da Dio". Nei "giudizî solenni" i teologi riconoscono le definizioni dei romani pontefici e dei concilî specialmente ecumenici; nel "magistero" ordinario e universale" vedono l'azione, per dir così, quotidiana, che ...
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. Prescindendo dalla iniziativa degli acemeti (v.) in Oriente e di loro imitatori in Occidente (specialmente nella zona della Lorena che fu poi culla dell'adorazione veramente perpetua del SS. Sacramento) [...] in data 27 giugno 1577 una precisa istruzione, che servì certo di modello a quelle dettate poi dai sommi pontefici (Acta Ecclesiae mediolanensis, ed. Ratti, II, p 1927). Da Milano la pia pratica si propagò rapidamente, ad opera specialmente ...
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TOWIANSKI, Andrzej
Maria Bersano Begey
Mistico polacco, nato il 10 gennaio 1799 ad Antoszwincie, morto a Zurigo il 13 maggio 1878. Studiò a Vilna, e vi esercitò la magistratura; indi visse nelle sue [...] e a Vittorio Emanuele II affinché imprimessero ai loro governi la direzione di fede e libertà consona ai tempi; e ai pontefici Gregorio XVI e Pio IX auspicando una riforma della Chiesa tutta interiore col rinnovamento delle coscienze entro ai dogmi e ...
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. È l'ultima delle grandi biblioteche romane uscite integre dalle case principesche in cui s'erano formate e fa parte oggi, come la Ottoboniana, la Barberiniana ed altre, della Vaticana. Era stata raccolta, [...] una dozzina di volumi in folio (Authentica varia): diplomi imperiali, lettere di sovrani e di principi, brevi e bolle di pontefici ecc. E vi gono pure disegni originali del Bernini, musica inedita del sec. XVII, stampe rare, documenti di topografia ...
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RODOLFO il Glabro (Rodulphus o Radulphus Glaber)
Fausto Ghisalberti
Monaco e cronista del sec. XI, nato in Borgogna verso il 985. Per castigare la precocità irrequieta della sua indole, un suo zio monaco [...] è travagliato dall'orrore per le eresie che accendevano i roghi d'Orléans, ma anche la corruzione serpeggiante fra i pontefici lo scoraggia, e la sua storia s'interrompe nel terrore del misterioso destino infernale che pare si sia abbattuto sulla ...
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SEGNERI, Paolo
Pietro Tacchi Venturi
Oratore sacro, nato di antica e nobile prosapia in Nettuno il 21 marzo 1624, morto a Roma il 9 dicembre 1694. Entrato a 10 anni nel Convitto dei Nobili tenuto dai [...] sommo tra gli oratori sacri d'Italia. Egli ebbe anche parte notevole nelle questioni del quietismo e del probabilismo sotto i pontefici Innocenzo XI e XII.
Bibl.: Il S. non ha ancora il suo biografo, non meritando questo nome, tra gli antichi, G ...
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Tribuno della plebe nel 59 a. C., sostenne energicamente il console M. Calpurnio Bibulo contro Cesare. Pretore del 56, forse presiedette il tribunale che doveva giudicare Celio. Nel 54 pose la sua candidatura [...] Fasti Capitolini. È ipotesi discussa l'affermazione che Domizio sia stato, come il più autorevole membro del collegio dei pontefici, un collaboratore di Augusto nel ristabilimento dell'antica religione romana, e discusso è anche il riferimento al suo ...
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URBANO VI, papa
Ivana Ait
URBANO VI, papa. – Figlio di Nicolò Prignano, probabilmente proveniente da Pisa ed emigrato a Napoli per motivi politici – era forse un mercante –, e di Margherita Brancaccio [...] Brancaccio.
L’obiettivo politico di Urbano VI fu ristabilire l’autorità papale su territori che, per la lunga assenza dei pontefici da Roma, si erano resi quasi indipendenti e mantenere sotto controllo il Regno di Napoli. La ricerca del pieno dominio ...
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Costantino
Enzo Petrucci
Imperatore dal 306 al 337, C. è una di quelle eccezionali personalità che vengono assunte come simbolo di una svolta storica e per cui l'esaltazione dei contemporanei (in questo [...] la cupidigia e la corruzione della Chiesa, aveva sovvertito l'ordine provvidenziale del mondo. E proprio nella simonia dei pontefici, causata dalla piuma, offerta forse con intenzion sana e benigna e che si sparse come gramigna per tutta la Chiesa ...
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ELISABETTA Farnese, regina di Spagna
Marina Romanello
Nacque a Parma il 25 ott. 1692 da Odoardo Farnese, primogenito del duca Ranuccio II, e da Dorotea Sofia di Neuburg, a sua volta figlia dell'elettore [...] l'anno 1714 ed ivi benedette dall'em. signor card. di S. Chiesa Ulisse Giuseppe Gozzadini legato a latere del sommo pontefice Clemente Undecimo, Parma 1717, pp. 11 s. (attribuito al Maggiali); L. de Saint- Simon, Mémoires, Paris 1978, X, pp. 198, 344 ...
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pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....
anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...