SALICETI, Natale
Maria Pia Donato
– Nacque a Oletta presso Nebbio in Corsica (allora sotto dominio della Repubblica di Genova) l’8 novembre 1714. Non sono noti i nomi dei genitori.
Compì gli studi inferiori [...] 295, c. 199), alimentando così involontariamente l’immagine negativa di Clemente XIV e il dilagare di una ‘leggenda nera’ del pontefice ucciso, se non dal veleno, dal rimorso per aver soppresso la Compagnia di Gesù.
La fama di ottimo medico e di ...
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Adriano V
Raoul Manselli
. Ottobono Fieschi, figlio di Tedisio e di Simona da Volta, nacque tra il 1210 e il 1215, dalla grande famiglia genovese, che aveva estesi feudi tra Sestri e Chiavari col titolo [...] evitare i miasmi malarici di Roma d'estate, ma, non più giovane e ormai malandato in salute, senza neppur esser consacrato pontefice, anzi non era ancora ordinato sacerdote, morì il 18 agosto dello stesso anno.
A. appare a D. steso sul pavimento del ...
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BALDESCHI COLONNA, Federico
Alberto Merola
Nacque il 2 sett. 1625 da Iacopo Baldeschi e Artemisia della Concia in Perugia, e in questa città iniziò gli studi giuridici. Dopo l'elezione di papa Innocenzo [...] (L. v. Pastor, XIV, 2, p. 519).
Ma una tale azione, che avrebbe richiesto lungo tempo, veniva interrotta dalla morte del pontefice e dal successivo richiamo a Roma del B., al quale il nuovo papa, Clemente IX, affidava l'incarico di segretario della ...
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Prati, Giovanni
Pompeo Giannantonio
, Poeta e patriota (Campomaggiore, Trento, 1814 - Roma 1884).
Il suo interesse per l'opera di D. fu più di carattere patriottico che letterario, in senso stretto, [...] un libro, quello di D., scritto con il coraggio e la fede, l'amore e l'ira, a documento di popoli, principi e pontefici, a vergogna dei deboli, a tormento dei vili, a castigo dei traditori, a vendetta dei giusti, a esaltazione di ogni civile e ...
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religione Divinità dei Romani e dei Latini, cui era strettamente associato il culto del focolare domestico e pubblico. Il nome della dea appare connesso con quello della greca Estia (῾Εστία, Ƒεστία), ma [...] V. era invocata in caso di pubbliche calamità e si attribuiva grande efficacia alle preghiere delle vestali. Augusto, quando divenne pontefice massimo (12 a.C.), fondò sul Palatino presso la sua abitazione un nuovo tempio di Vesta. Il culto pubblico ...
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Nell’antico calendario romano, i giorni dell’anno, indicati con la sigla F., in cui era lecita (fas) la trattazione degli affari pubblici e privati (contrapposti a nefasti). Il termine significò presto [...] . Cornelio Balbo (19 a.C.). Base per la loro redazione furono probabilmente gli Annales maximi compilati raccogliendo le notizie della cronaca che i pontefici massimi redigevano anno per anno fissandovi il ricordo degli avvenimenti più significativi. ...
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Todi Comune della prov. di Perugia (223 km2 con 17.162 ab. nel 2008, detti Todini). Il centro è situato a 400 m s.l.m. su un colle dominante la confluenza del torrente Naia nel Tevere. Tabacco, cereali, [...] sottomise Amelia e poco dopo Terni. L’esilio avignonese accrebbe l’autonomia di T., che riuscì a prendere Orvieto. Ritornati i pontefici a Roma, T. si sforzò di mantenere la sua indipendenza e i papi ne cedettero la signoria a capi diversi: Malatesta ...
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Nome gentilizio romano. La gens Marcia, di origine assai antica, aveva varî rami patrizî (Coriolano, Re) e plebei (Censorino, Filippo, Rutilo, ecc.). Tra i M. Figuli è da ricordare un Gaio (C. Marcius [...] anche lui Gaio, console nel 310 a. C., combatté contro Etruschi e Sanniti, presso Alife, ma fu poi sconfitto; fu uno dei primi quattro pontefici plebei (300 a. C.) e censore nel 294. Tra i M. Settimi si distinse un Lucio (L. Marcius Septĭmus), che fu ...
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. Famiglia originaria di Bergamo, si trasferì, con Guigliarello o Guigliadello, a Firenze, nei primi del sec. XII; e prese stanza nel Borgo Ss. Apostoli, dove continuò ad avere case e palazzi nei secoli [...] per il crescente bisogno di danaro di quei principi nelle lotte contro gli Aragonesi. Furono perciò ben visti dai pontefici, che fecero di essi i loro banchieri - campsores - e affidarono loro, talvolta in unione con le compagnie associate dei ...
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. La famiglia Della Rovere cominciò a fiorire con Francesco, nato nel 1414 da Leonardo della Rovere di Savona, di umile condizione, poi papa col nome di Sisto IV (v.) che fece salire a potenza e ricchezza [...] ; fu fatto poi prefetto di Roma e capitano generale della Chiesa e succedette al fratello nel ducato di Sora. Tranne i due pontefici, fu il primo della famiglia ad avere propria signoria; le opere fatte a Senigallia e l'affetto dei sudditi che lo ...
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pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....
anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...